Il film: Masquerade – Ladri d’amore (Mascarade), 2022. Regia: Nicolas Bedos. Cast: Pierre Niney, Isabelle Adjani, François Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle Devos, Laura Morante. Genere: commedia. Durata: 134 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in lingua originale.
Trama: Adrien, aspirante scrittore che in realtà fa il mantenuto di lusso, si innamora della truffatrice Margot, e insieme decidono di organizzare l’inganno definitivo.
Da qualche anno è appuntamento fisso al Festival di Cannes, fuori concorso, il cinema di Nicolas Bedos, attore che ultimamente si è dato alla regia in ambito comico. Così è stato anche nel 2022, anche se tra il debutto alla Croisette e l’uscita in sala c’è stata qualche modifica (il regista, insoddisfatto del primo montaggio dopo averlo visto col pubblico, ha tagliato 13 minuti di materiale), portando a quello di cui parliamo nella recensione di Masquerade – Ladri d’amore.
La trama: inganni sentimentali
Siamo a Nizza, dove Adrien Saillard, aspirante scrittore che era destinato a una brillante carriera da ballerino prima che un incidente in moto la stroncasse, fa il mantenuto in quanto toyboy di Martha Duval, attrice il cui periodo di gloria è finito da un pezzo. Un giorno, a una festa, Adrien fa la conoscenza di Margot Hansen, esperta truffatrice che durante questo primo incontro si finge inglese. I due imparano a conoscersi meglio e presto diventano amanti, e insieme architettano un piano per poter vivere felici e contenti. Con l’aiuto di Giulia, vecchia conoscenza di Adrien, identificano il bersaglio perfetto nella persona di Simon Laurenti, agente immobiliare frustrato.
Il cast: truffatori e vittime
I due giovani imbroglioni sono Pierre Niney, lanciato nel 2014 con la sua performance in uno dei due biopic su Yves Saint Laurent, e Marine Vacth, nota soprattutto per le sue collaborazioni con François Ozon. Il malcapitato Simon è François Cluzet, mentre sua moglie Carole ha il volto di Emmanuelle Devos. Nel ruolo di Giulia una presenza internazionale, l’italiana Laura Morante. Quanto a Martha, personaggio che ricorda un po’ la Norma Desmond di wilderiana memoria, ella ha le fattezze di Isabelle Adjani, che dopo anni si ritaglia un bel ruolo da protagonista e ci regala la sua performance più bella e strepitosa degli ultimi tempi, insieme a quella altrettanto autoironica nella serie Chiami il mio agente.
Costa Azzurra, costa ladra
Nel 2019, Nicolas Bedos ha firmato La belle époque, commedia dal cuore un po’ amaro dove si poteva rivivere il passato tramite un’apposita società che ricrea i momenti di ieri nei minimi dettagli; due anni dopo, chiudendo Cannes 2021, ha diretto Jean Dujardin e Pierre Niney nel terzo capitolo delle avventure parodistiche di OSS 117, spia francese talmente vintage che precede la creazione di James Bond; qui siamo in epoche più contemporanee, ma c’è un certo sapore d’altri tempi nella scelta di raccontare una storia di truffe a Nizza e dintorni, sulla falsariga di altre operazioni simili, di produzione sia francese che angloamericana, che nel corso dei decenni hanno trasformato la riviera transalpina in terreno privilegiato per questo tipo di narrazione, spesso con toni leggeri ma a volte anche con svolte un po’ più dark (e qui non si può non pensare a Brian De Palma, che con fare autoriflessivo ha collocato parte del suo Femme Fatale proprio all’interno del Palais des Festivals dove si svolge la manifestazione cinematografica cannense).
Satira gallica
Se, come nei suoi film precedenti, Bedos scivola un po’ a livello di scrittura (l’intreccio diventa abbastanza prevedibile nella seconda metà del lungometraggio, complice la scelta di iniziare in medias res e di avere una cornice narrativa un po’ troppo didascalica), rimane comunque godibilissima la grinta satirica con cui mette a nudo le falle della società francese più altolocata, divertendosi a demolire quell’eleganza che lui stesso ostenta sul piano formale. A suo modo, in minima parte, è un Viale del tramonto alla francese, per ambizione se non per esito, con Martha che è l’incarnazione perfetta del pensiero di Norma Desmond: la sua interprete è ancora grande, anzi, grandissima; sono i film che, in un modo o nell’altro, si sono fatti più “piccoli”. A lei il compito di elevarli, come fa in questa sede con un brio esilarante.
La recensione in breve
Nicolas Bedos firma una satira a base di truffe e amori in Costa Azzurra, con uno schema prevedibile che però diventa frizzante il giusto grazie a un ottimo cast.
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Voto CinemaSerieTV