A chi è consigliato? A chi aveva già apprezzato il film originale, Doppio sospetto, e chi ama guardare thriller tutti al femminile dalla trama torbida e malata, dove verità e paranoia sono separati da un filo sottolissimo.
Arriva nelle sale italiane giovedì 9 maggio con la distribuzione di Vertice 360 ed è il remake statunitense di Doppio Sospetto (Duelles), thriller belga tutto al femminile del 2018 e diretto Olivier Masset-Depasse. Stiamo parlando di Mothers’ Instinct, atteso lungometraggio con protagoniste due premi Oscar qui al massimo del loro talento recitativo: Jessica Chastain ed Anne Hathaway, ancore di salvezza di un rifacimento cinematografico che però non risulta accattivante, né superiore al suo precedente di sei anni prima.
Nella nostra recensione di Mothers’ Instinct vi racconteremo gli snodi narrativi principali del film (ovviamente, senza alcuno spoiler), analizzeremo la regia di Benoit Delhomme, qui al suo esordio dietro la macchina da presa tra l’altro, e vi spiegheremo più in dettaglio perché questo remake in salsa Usa non riesce a reggere l’impietoso confronto con Doppio Sospetto, finendo per aver portato sul grande schermo un’operazione cinematografica sì interessante ed avvincente, ma che purtroppo convince solo a metà.
Casalinghe disperate (ma non troppo)
![Mothers' Instinct](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/05/mothers-1.jpg)
Nell’America di periferia del 1960, Alice (Jessica Chastain) e Céline (Anne Hathaway) sono due madri con figli della stessa età e vicine di casa. Un giorno, Alice organizza una festa a sorpresa per il compleanno di Céline, durante la quale le tensioni tra Alice e suo marito Simon (Anders Danielsen Lie) diventano evidenti. Il giorno successivo, il figlio di Céline, Max, rimane a casa perché non si sente bene; poco dopo quella mattina, Alice lo nota mentre cerca di costruire una casetta per gli uccelli sporgendosi però troppo in avanti sul davanzale del balcone di casa, in una posizione pericolosamente precaria. La donna tenta di avvisare Céline del pericolo, ma le due non riescono ad arrivare in cima al balcone abbastanza velocemente e Max cade dal portico perdendo la vita. Dopo la morte di Max, Céline sembra prendere le distanze da Alice, ma si avvicina a suo figlio Theo, tanto che al funerale di Max, Theo nota uno dei suoi giocattoli nella bara del bambino e va su tutte le furie. Sarà l’inizio di un’inquietante sequela di dubbi e paranoie che le due donne proietteranno l’una sull’altra, con conseguenze inaspettate ed imprevedibili.
Tratto dal romanzo “Oltre la barriera” di Barbara Abel, Mothers’ Instinct è prima di tutto adattamento cinematografico di “terza generazione”, perché diretto rifacimento (tra l’altro, fedelissimo) del film Doppio Sospetto con Veerle Baetens e Anne Coesens, che proprio da quel libro prende le sue istanze e che venne presentato con grande successo di critica e di pubblico nel corso del 2018 in occasione del Toronto International Film Festival. Se il lungometraggio belga diretto da Olivier Masset-Depasse ricalcava ed omaggiava con grazia ed intelligenza alcune delle strutture narrative del thriller alla Alfred Hitchcock, l’esordio alla regia del direttore della fotografia Benoit Delhomme risulta invece operazione poco spessa, priva di profondità ed ambizione artistica, salvata in egual misura dal contenuto prima del romanzo e poi del film del 2018, e da due prove d’attrice che illuminano Mothers’ Instinct anche nei suoi momenti più bui.
Un (doppio) sospetto
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L’ambiguità delle vite e delle psicologie delle due protagoniste è emblematica sin dalle primissime scene: Alice si affaccia dal vetro della finestra di casa e guarda la sua vicina Céline uscire con l’automobile; con sguardo impenetrabile, prende le chiavi di casa della sua dirimpettaia, apre la porta e si intrufola nell’abitazione del personaggio interpretato da Anne Hathaway: cosa starà mai architettando Alice? Dopo qualche minuto dall’incipit del film di Delhomme, scopriamo che si trattava semplicemente dell’organizzazione della festa di compleanno a sorpresa per Céline; eppure bastano praticamente i primi cinque minuti di Mothers’ Instinct ad instillare nello spettatore più casuale sospetto, dubbi, ansie e paranoie. Le stesse che nel corso del racconto filmico provano a proiettare l’una sull’altra le due protagoniste interpretate dalle attrici statunitensi premio Oscar.
Più che adattamento del romanzo Oltre la siepe di Barbara Abel, il primo lungometraggio dietro la macchina da presa di Benoit Delhomme è quasi remake copia carbone di Doppio Sospetto (Duelles) di Olivier Masset-Depasse. Certo, rispetto al cult movie belga del 2018 cambia ambientazione (qui siamo in un ridente quartiere di periferia suburbana degli Stati Uniti d’America, nel pieno dei rutilanti anni ’60) ed attori davanti la macchina da presa, ma nomi dei personaggi, scene e situazioni paiono ricalcare pedissequamente l’incedere fermo e sicuro del thriller torbido uscito nelle sale europee sei anni prima. Peccato però che Mothers’ Instinct del suo predecessore non condivida vivacità e freschezza nella messa in scena.
Il buio oltre la siepe
![Mothers' Instinct](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/05/mothers-3.jpg)
Perché la regia di Benoit Delhomme (la sceneggiatura adattata è stata affidata alla penna femminile di Sarah Conradt) pare non volersi impegnare nell’allestimento di uno spettacolo cinematografico degno di assurgere a coscienzioso e consapevole remake all’americana di Doppio Sospetto; tutto ciò che il regista francese e la sceneggiatrice statunitense mettono in campo è sì senso di reverenza e rispetto verso il prestigio del lungometraggio belga del 2018, ma la confezione finale riesce a convincere solo a metà perché pericolosamente affine al risultato di un prodotto forse preferibilmente destinato al piccolo schermo più che alle grandi sale.
Ciò che invece dall’altro lato mantiene a galla l’attenzione dello spettatore che magari non ha visto il film precedente o non ha letto il romanzo d’origine è il torbido ed ambiguo contenuto della narrazione, a cavallo tra sospetti e verità sotterranee, motori narrativi che muovono e spingono le due protagoniste ad agire l’una ai danni dell’altra e con conseguenze di violenta efficacia psicologica. Lungi dal voler individuare un capro espiatorio ed un colpevole unitario ai tragici eventi che costellano la pellicola di Delhomme, Mothers’ Instinct mantiene tuttavia un approccio cinematografico asciutto ed essenziale, sempre a debita distanza dal pericolo della colpevolizzazione o del dito puntato contro l’una o l’altra protagonista.
Una (duplice) grande prova d’attrice
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Pregi che erano già parte del dna artistico di Doppio Sospetto, e che qui il direttore della fotografia divenuto regista rispetta e replica però senza personalità dietro la macchina da presa, tramutando il suo esordio in cabina di regia in semplicistico compito ben svolto, manieristico ma senza traccia di forme di autorialità all’orizzonte. Questo però non significa che Mothers’ Instinct non sia opera cinematografica di alcun pregio, perché nonostante tutto propone allo spettatore due prove d’attrice di grande spessore: in veste duplice di produttrici del film, Jessica Chastain ed Anne Hathaway donano complessità e sfaccettature adeguate alle Alice e Céline del grande schermo, posizionandole così come alcuni dei ritratti femminili più efficaci e centrati delle loro rispettive e splendenti carriere.
Un doppio asset di grande richiamo che un remake del genere aveva assoluta necessità di possedere nel suo arsenale, perché in periglioso bilico tra operazione low-budget riuscita solo a metà e rifacimento non all’altezza del brillante capostipite di sei anni prima. Eppure, Mothers’ Instinct alla fine della fiera intrattiene ed avvince, soprattutto per tutti colori che si approcceranno al film in uscita nelle nostre sale giovedì 9 maggio con Vertice 360 senza nulla sapere di romanzo e pellicola preesistenti.
La recensione in breve
Mothers' Instinct è il remake statunitense dell'ottimo thriller belga Doppio Sospetto ed esordio alla regia del direttore della fotografia Benoit Delhomme. Peccato però che l'adattamento (fin troppo fedele) e la messa in scena siano poco ispirati e ridotti all'osso; per fortuna che Jessica Chastain ed Anne Hathaway dimostrano ancora una volta grande prodezza attoriale.
Pro
- Le prove d'attrice delle due splendide protagoniste
- L'ambientazione anni '60
- La storia torbida ed avvolgente, tra dubbi e paranoia
Contro
- Tutto sommato, un remake non all'altezza dell'originale
- Regia ed adattamento sono ridotti all'osso
- La sensazione è quella di un'occasione un po' mancata
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Voto CinemaSerieTV