Il film: Parlami d’amore, 2022. Regia: Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio. Cast: Achille Togliani, Adelmo Togliani, Valeria Fabrizi, Caterina D’Amico. Genere: Documentario. Durata: 70 minuti. Dove l’abbiamo visto: al Torino Film Festival.
Trama: La vita e la carriera di Achille Togliani, cantante e attore che tra gli anni ’40 e gli anni ’60 fu una voce e un volto tra i più popolari in Italia e all’estero.
È prima di tutto l’omaggio di un figlio al padre, il film che Adelmo Togliani ha dedicato al padre Achille, ma non è un semplice gesto d’affetto o un ricordo. È un omaggio che ha a che fare con uno scavo fisico ed emotivo, una ricerca tra i sentimenti che diventa un viaggio tra i cimeli, i reperti, gli oggetti e le testimonianze di un talento che il filtro dell’amore filiale non lucida, anzi rende per intero, con paradossale oggettività, come spiegheremo nella recensione di Parlami d’amore.
La trama: una vita tra cinema e musica
Il film – presentato al Torino Film Festival 2022 e in onda il 9 dicembre su Rai3 – racconta la vita e la carriera di Achille Togliani, mantovano di nascita e poi divenuto star nazionale e internazionale, cantante e attore che dagli anni ’40 per 50 anni ha dato alla musica melodica italiana il tocco vellutato e il fascino dei crooner americani, i cantanti confidenziali da Bing Crosby a Frank Sinatra. Realizzato dal figlio Adelmo, assieme al montatore Daniele Di Biasio che firma da co-regista (mentre il capillare e prezioso montaggio è opera di Simone Barletta), Parlami d’amore è soprattutto un percorso che parte dai ricordi di un bimbo, poi ragazzi e infine giovane uomo, per arrivare alle immagini vive di quei ricordi, alla ricerca nell’immenso archivio personale del cantante tra premi e cimeli.
Il documentario come atto d’amore
Tutto parte dal cinema, dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma presso cui si diplomò nei primi anni ’40, e al cinema torna vista anche la grande passione che il protagonista del film nutriva, nel mezzo c’è una carriera che forse oggi gli spettatori più giovani ignorano, ma che aveva portato Togliani a essere uno dei nomi della musica italiana più amati nel mondo, come dimostra il breve e folgorante estratto in cui Alberto Sordi, nel film Domenica è sempre domenica, si vanta di conoscere il cantante per poter entrare in Rai; di quella carriera ascoltiamo celebrazioni e ricordi, ma ciò che più tocca il cuore sono i filmati di repertorio, alcuni rari o inediti come il film con Sophia Loren che all’epoca fu al centro di molti pettegolezzi sentimentali di giornali e riviste, e soprattutto il cuore con cui quei filmati o documenti sono stati cercati, custoditi e poi messi in scena.
Parlami d’amore racconta una carriera all’insegna del sentimento, che ha messo il cuore al centro di ogni produzione artistica, ma non è solo Achille nel film a parlare e cantare d’amore, lo fa anche il figlio Adelmo, nella cura mai svenevole con cui ha costruito il film, nella voce emozionata con cui parla del padre o ne legge le parole. Regalandole allo spettatore che non conosce questa figura, ma soprattutto alla memoria di un uomo e di un artista.
La recensione in breve
Parlami d'amore è al tempo stesso un atto di amore verso un padre e un artista, ma anche un viaggio nella memoria che prende vita e forma con immagini e canzoni.
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Voto CinemaSerieTV