Il film: Reptile, 2022. Regia: Grant Singer. Cast: Benicio del Toro, Justin Timberlake, Alicia Silverstone. Genere: Thriller. Durata: 136 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima stampa su Netflix, in lingua originale.
Trama: Una giovane e bellissima agente immobiliare viene uccisa e trovata dal fidanzato. Toccherà al detective Tom Nichols e alla sua squadra indagare sul caso: più si immergono nella vicenda, però, più si renderanno conto che dietro la morte della donna si nasconde qualcosa di molto più inquietante del previsto…
Presentato al Toronto International Film Festival di quest’anno, Reptile è il nuovo thriller Netflix arrivato ad arricchire il già cospicuo catalogo della piattaforma. Diretto da Grant Singer, all’esordio in un lungometraggio, il film si appoggia su una solida sceneggiatura e sull’ottima interpretazione di Benicio Del Toro (che, tra l’altro, è accreditato sia tra i produttori che tra gli sceneggiatori), che porta sullo schermo uno di quei personaggi che gli sono sempre riusciti meglio, ossia un uomo dalla moralità ambigua costretto a muoversi in un mondo inquietante e pericoloso.
Come vedremo in questa recensione di Reptile, se non fosse per un ritmo a tratti un po’ strascicato e per la resa forse eccessivamente artificiosa e sopra le righe di alcuni dei suoi momenti di massima tensione (difetti assolutamente perdonabili trattandosi di un debutto alla regia), potremmo considerare il film di Singer uno dei migliori prodotti del genere dell’anno. L’esperienza di visione immersiva è garantita, anche grazie all’ispirata colonna sonora di Yair Elazar Glotman Arca: le musiche tese e inquietanti divengono parte integrante dello sviluppo narrativo, trascinando lo spettatore in un crescendo di emozioni. Non a caso Singer ha alle spalle un passato da regista di video musicali, e – forse facendosi prendere un po’ troppo la mano ogni tanto – fa del suono un elemento centrale delle sua opera, trasformandolo in espressione materica e pesante dell’interiorità dei suoi protagonisti.
La trama: La morte di Summer
Ad aprire il film è la morte di una giovane e bellissima donna, Summer (Matilda Lutz), il cui corpo trucidato viene trovato dal fidanzato Will (Justin Timberlake). La donna era un’agente immobiliare che lavorava con la famiglia del compagno, da decenni nel campo della compravendita di abitazioni. Ad occuparsi del caso un gruppo di poliziotti locali guidati da Tom Nichols (Benicio del Toro), agente dall’oscuro passato che si è da poco trasferito vicino alla famiglia della moglie Judy (Alicia Silverstone) con l’intento di ricominciare.
Fin da subito Tom si accorgerà che la morte di Summer nasconde molto di più che un semplice delitto passionale, qualcosa che potrebbe mettere in pericolo la sua nuova e tranquilla esistenza. Indagando l’esperto detective porterà alla luce una rete di corruzione, vendita di droghe e riciclo di denaro sporco: ma chi è stato il mandante dell’omicidio? Quanto lontano potrà spingersi Tom per scoprire la verità?
Illustri fonti di ispirazione
A fare da ispirazione a questa storia dai risvolti più oscuri e drammatici che mai c’è senza dubbio la filmografia di David Fincher: quello di Singer è un film crudo, ricco di sorprese, in cui la violenza viene raccontata con impressionante schiettezza e in cui la tensione cresce in modo costante, trascinando lo spettatore fino al suo emozionante climax finale. Se inizialmente le atmosfere ci sembrano anche quelle di un classico del piccolo schermo come True Detective, con il tempo Reptile prende una strada propria, raccontando uno spaccato di America in cui, anche dietro case di lusso e prati ben curati, si nascondono orrore e marciume.
Come vi anticipavamo in apertura, tra gli evidenti (ma perdonabili) difetti di Reptile c’è l’eccessiva durata (ben 136 minuti): il film di Singer si dilunga un po’ troppo in momenti non particolarmente necessari – la scena in cui Tom compra rubinetti è divertente, questo si, ma un po’ inutile – che finiscono per smorzare involontariamente la tensione. Il film avrebbe giovato di una maggiore asciuttezza, ma comunque la visione non risulta mai troppo pesante e lo spettatore non fatica a mantenere alta l’attenzione.
Un ottimo cast
A colpire del film è anche il ricco cast, capitanato da un Benicio Del Toro in gran spolvero: l’attore nel ruolo di Tom da il meglio di sé, rendendo convincente un personaggio più che mai ambiguo e dai lati oscuri. La sua perfetta controparte è la moglie Judy, interpretata da una frizzante quanto intensa ed affascinante Alicia Silverstone, che insieme a Del Toro ruba veramente la scena. La chimica tra i due è evidente, e mettono in scena una dinamica di coppia davvero particolare e a suo modo estremamente credibile, capace di farci empatizzare ancor di più con i loro personaggi.
Qualche dubbio lo abbiamo invece sul personaggio di Justin Timberlake, che per quanto conferisca al suo personaggio la necessaria duplicità ci è sembrato poco a suo agio in un ruolo di questo tipo. C’è da chiedersi se l’attore fosse la scelta migliore per un ruolo così centrale in una storia cupa ed angosciante come questa, contesto così diverso rispetto a quelli in cui siamo abituati a vederlo sul grande e piccolo schermo.
La recensione in breve
Reptile è un buon prodotto di genere, interessante e coinvolgente dall'inizio alla fine. Ottime le scelte di cast, capitanato da un Benicio Del Toro e da una Alicia Silverstone in grande spolvero.
- Voto CinemaSerieTV