Il film: Ricky Stanicky: L’amico immaginario (Ricky Stanicky), 2024. Regia: Peter Farrelly. Cast: Zac Efron, Jermaine Fowler, Andrew Santino, Lex Scott Davis, Anja Savcic, Jeff Ross, William H. Macy, John Cena. Genere: commedia. Durata: 115 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Prime Video, in lingua originale.
Trama: Tre amici devono fare i conti con le conseguenze di una bugia che raccontano da anni.
È forse un segno dei tempi che anche Peter Farrelly, un tempo campione d’incassi con le sue commedie (in co-regia con il fratello Bobby, da cui si è artisticamente separato negli ultimi anni), non esca più in sala con i propri film: dopo i due Oscar vinti per Green Book, è infatti andato prima su Apple TV+ con The Greatest Beer Run Ever (visto al cinema solo in occasione della prima mondiale al Toronto International Film Festival e negli Stati Uniti per la solita uscita tecnica per poter concorrere agli Oscar) e ora su Prime Video – anche se il film reca la firma di MGM, un tempo una delle grandi major di Hollywood – con quello che sulla carta sarebbe il suo ritorno alla commedia spudorata e pecoreccia. Un ritorno di cui parliamo nella nostra recensione di Ricky Stanicky: L’amico immaginario.
Ricky e poveri

Halloween 1999: tre bambini inventano la figura di Ricky Stanicky per evitare le conseguenze di uno scherzetto andato male, e nel corso degli anni Stanicky diventa il loro capro espiatorio, anche nella vita adulta come scusa per andare via nei weekend (la biografia del personaggio lo ha reso uno che lavora in ambito umanitario). Poi, un giorno, si crea una situazione che richiederebbe la presenza fisica dell’amico immaginario, di cui tutti i parenti e amici del trio hanno sentito parlare senza mai vederlo di persona. Disperati, i tre protagonisti trovano una soluzione: ingaggiare un attore squattrinato, conosciuto in un casinò ad Atlantic City, che si guadagna – poco – da vivere con cover pornografiche di canzoni di successo. In teoria è un incarico di pochi giorni, ma presto diventa chiaro che Ricky Stanicky non sparirà tanto facilmente…
Indovina chi viene? Cena

Pur essendo l’ultimo del cast menzionato nei titoli di coda (ma con l’importante dicitura “and”), è John Cena a fare la parte del leone nei panni di Stanicky, un ruolo che gli consente di esibire nuovamente quel miscuglio di sincerità emotiva e onesta buffonaggine che è diventato il suo marchio di fabbrica e lo ha reso uno dei nomi più gettonati nel cinema comico odierno. Al suo cospetto non può che impallidire il trio centrale, dove il nome più noto è Zac Efron, alla seconda collaborazione consecutiva con Farrelly. William H. Macy si ritaglia uno spazio minore ma spassoso come capo di Efron, ed è insolitamente misurato, nei panni di un rabbino, il comico Jeff Ross, conosciuto negli Stati Uniti per la sua partecipazione ai vari episodi di Comedy Central Roast (dove un personaggio del mondo dello spettacolo si fa insultare, con il suo consenso, da colleghi, amici e comici professionisti) ma sostanzialmente anonimo nel resto del mondo.
La risata errante

Così come la MGM è ora una pallida ombra del suo glorioso passato, ridotta a fabbrica di contenuti per Prime Video (salvo rare eccezioni come i film di James Bond, per i quali vige una clausola circa l’uscita in sala secondo la formula tradizionale), anche Farrelly, che torna al suo genere prediletto dopo due pellicole più serie, sembra quasi una fotocopia sbiadita di sé stesso. Forse con gli istinti dimezzati per l’assenza del fratello, si avvicina a un soggetto che sarebbe stato perfetto per lui anni addietro (e difatti il progetto è in circolazione a Hollywood dal 2010, e in momenti diversi della lavorazione il protagonista doveva essere Jim Carrey o Joaquin Phoenix) e lo annacqua, lasciando per strada le gag – salvo un paio di momenti che strappano almeno qualche sorriso – a favore di una progressiva ricerca di pathos che edulcora la promessa irriverente dell’argomento di base. Viene quasi da immaginare cos’avrebbe potuto fare con l’ideale prequel di questo film, un racconto tutto incentrato sulla carriera di “Ricky” prima dell’incontro con i tre amici. Difficilmente, a questo giro, gli spettatori saranno tutti pazzi per il protagonista, perché quei tempi sono ormali lontani e irreplicabili.
La recensione in breve
Peter Farrelly cerca di ritrovare lo spirito irriverente di un tempo, ma i buoni sentimenti hanno la meglio sulle (poche) gag scurrili.
- Voto CinemaSerieTV