Il film: Royalteen: la principessa Margrethe, 2023. Regia di: Ingvild Søderlind. Cast: Elli Müller Osborne, Sammy Germain Wadi, Amalie Sporsheim. Genere: Drammatico. Durata: 98 minuti. Dove l’abbiamo visto: su NOW TV.
Trama: Sulla scia dello scandalo al ballo scolastico la principessa Margrethe desidera normalità mentre fatica a mantenere la sua perfetta facciata quando affronta drammi familiari.
Dopo la storia d’amore tra Kalle e Lena, Netflix pone al centro della storia la principessa di Norvegia Margrethe – nonché sorella Kalle – in questo sequel intitolato Royalteen: la principessa Margrethe. Il film diretto da Ingvild Søderlind inizia esattamente da dove si era concluso il capitolo precedente, con il ballo scolastico e il ricovero della giovane principessa in ospedale a causa di un pericoloso cocktail di droga e alcol.
Come vedremo nella nostra recensione di Royalteen: la principessa Margrethe, la pellicola adattamento cinematografico dell’acclamata saga di romanzi per adolescenti scritti da Randi Fuglehaug e Anne Gunn Halvorsen mette al centro della narrazione il tema del desiderio di normalità che prova la protagonista, sebbene la trama sia un po’ inconsistente.
La trama di Royalteen: la principessa Margrethe
Royalteen: la principessa Margrethe inizia esattamente dove il racconto si era interrotto nel capitolo precedente: mentre la principessa Margrethe (Elli Rhiannon Müller Osbourne) si trova al ballo della scuola – molto contrariata dal rapporto tra il fratello Kalle e Lena, ragazza del ceto medio – perde i sensi a causa di un pericoloso mix di droga e alcol. Ricoverata in ospedale, alla giovane viene raccomandato di non fare parola con nessuno di quanto successo, per evitare che lo scandalo travolga la famiglia reale di Norvegia. Ma cosa è successo davvero la sera del ballo? Lo veniamo a scoprire man mano che la narrazione procede, mentre vediamo Margrethe impegnata da un lato ad evitare che la verità venga a galla, dall’altro a continuare a dimostrarsi quella principessa forte e responsabile che tutti conoscono. Quello che emergerà, invece, sarà il suo lato più vulnerabile, soprattutto quando decide che sia arrivato il momento di trovare l’amore.
Desiderio di normalità
Sei tu la più forte tra noi
Il tema portante del film è sicuramente il disperato desiderio di normalità da parte di Margrethe, che vorrebbe solo poter essere una ragazza come tutte le altre mentre, invece, è costretta a mantenere quella facciata di perfezione che si conviene alla corona. Non solo, la principessa, adesso, deve anche far fronte ai drammi familiari: evitare che ciò che è successo al ballo distrugga per sempre la sua reputazione, ma anche prendersi cura della madre. Quest’ultima, infatti, come avevamo già visto nella nostra recensione di Royalteen – L’erede, soffre di un grave disturbo d’ansia che le impedisce di condurre una normale vita sociale. Una situazione che – unita all’assenza del padre e alla vita mondana del fratello – ha spinto la principessa ad assumere il ruolo del pilastro della famiglia, la persona più forte sulla quale tutti fanno affidamento. Ma Margrethe, per quanto provi ad essere sempre la migliore, è vulnerabile e commette sbagli proprio come tutti i ragazzi della sua età.
Tutto per l’amore
Essere la più forte significa, spesso, non aver nessuno a cui potersi rivolgere quando ci si trova nei guai. E questo è proprio ciò che succede a Margrethe che, sentendosi completamente sola e incompresa, prova a cercare rifugio in quella che crede l’unica cosa in grado di poterla salvare: l’amore. La principessa si butta quindi anima e corpo – soprattutto corpo – per trovare il suo principe azzurro, che individua ben presto in Alexander (Sammy Germain Wadi), erede al trono di Danimarca che sembra lanciare alla ragazza segnali inequivocabili. Margrethe si renderà presto conto, però, che prima di cercare una persona che stia al suo fianco, dovrà riuscire a ritrovare se stessa.
Il cast di Royalteen: la principessa Margrethe
Difficile pensare a un lavoro corale quando si guarda un film come Royalteen: la principessa Margrethe, in cui i personaggi che si muovono attorno alla protagonista assumono unicamente ruoli marginali o poco più. Elli Müller Osborne è la sola – proprio come Margrethe nel film – a tener in piedi una narrazione piuttosto inconsistente, nella quale non succede assolutamente nulla nella prima mezz’ora e troppo poco nell’ora successiva, mantenendo un ritmo costante e logorante. Giusto il personaggio di Sammy Germain Wadi può vantare una presenza un po’ più corposa sullo schermo, sebbene presto dimenticata, mentre i membri della famiglia reale – salvo qualche scena – vengono messi completamente ai margini, perdendo un po’ quello che dovrebbe essere il senso del film.
La recensione in breve
Royalteen: la principessa Margrethe mette al centro della narrazione il tema del desiderio di normalità che prova la protagonista, sebbene la trama sia un po' inconsistente e i personaggi che ruotano attorno alla protagonista del tutto marginali.
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