Il film: Ruby Gillman, la ragazza coi tentacoli, 2023. Regia: Kirk DeMicco. Cast: Lana Condor, Toni Collette, Colman Domingo, Jane Fonda, Annie Murphy. Genere: Animazione. Durata: 91 minuti. Dove l’abbiamo visto: Al cinema, in anteprima stampa.
Trama: Una timida adolescente scopre di provenire da una famiglia reale di leggendari kraken e viene a sapere che il suo vero destino giace nelle profondità delle acque del mare, che sono più grandi di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Dopo il buon riscontro di pubblico e di critica ottenuto da Il Gatto con gli Stivali 2, Dreamworks Animation risale la china di una precedente fase artistica non proprio rosea per tornare ad essere studio di produzione animata valido e competitivo. Un esempio di questo rinnovato vigore e fiducia in sé è il delizioso Ruby Gillman, la ragazza coi tentacoli, nuovo outing cinematografico per la major in arrivo nelle nostre sale a partire da mercoledì 5 luglio.
Diretto da Kirk DeMicco (fu l’autore dietro la macchina da presa del buon successo Dreamworks I Croods), il nuovo lungometraggio d’animazione della casa di produzione statunitense è un’arma a doppio taglio, ma in senso assolutamente positivo. Nella nostra recensione di Ruby Gillman, la ragazza coi tentacoli vi spiegheremo meglio perché il film di DeMicco e con le voci originali, tra le altre, di Jane Fonda e Toni Collette, è molto di più dell’ennesimo racconto adolescenziale destinato a un target (quasi) prettamente femminile.
La trama: il destino di una giovane kraken in fondo al mare
Ruby Gillman (Lana Condor), una giovane Kraken di 16 anni, scopre di essere la prossima nella linea di successione dei leggendari Kraken. Nonostante il suo nobile destino, desidera disperatamente inserirsi all’Oceanside High. Ruby fatica ancora di più ad adattarsi quando sua madre (Toni Collette) le proibisce di andare in spiaggia. Dopo aver disobbedito, scopre di discendere dalle Regine Guerriere e salirà al trono come sua nonna (Jane Fonda), la Regina Guerriera dei Sette Mari. Il Kraken è una razza che ha giurato di proteggere gli oceani del mondo dalle sirene vanitose e assetate di potere. Il confronto giunge al culmine quando una famosa sirena di nome Chelsea (Annie Murphy) si iscrive alla scuola di Ruby. Inizialmente ostili l’una all’altra, Ruby e Chelsea iniziano a diventare amiche.
Eccolo quindi l’incipit narrativo di Ruby Gillman, la ragazza coi tentacoli, nuovo lungometraggio d’animazione targato Dreamworks Animation, decisamente meno sperimentale rispetto al vivace e tecnicamente eclettico Il Gatto con gli Stivali 2, ma che tuttavia conserva tutti i crismi del grande racconto adolescenziale per grande schermo, con una giovane protagonista femminile che indirizza tutta la sua attenzione verso un target di spettatori prettamente adolescenziale e femminile, per tema e ambizioni contenutistiche.
Un racconto di formazione leggero ma mai superficiale
Tanto che questi prodromi ed elementi narrativi fondanti del coming of age in salsa animata li avevamo già visti in maniera pericolosamente similare in un altro lungometraggio d’animazione digitale sbarcato su Disney+ un paio di anni fa; stiamo parlando di Red, delizioso racconto adolescenziale che mescolava cliché sovrannaturali in chiave allegorica e patemi d’animo e fisiologici della delicata fase della pubertà femminile. Non è quindi un errore fare un paragone con la pellicola Disney/Pixar guardando per la prima volta Ruby Gillman, la ragazza coi tentacoli, eppure il film diretto da Kirk DeMicco riesce brillantemente a svicolarsi dall’eredità contenutistica del recente passato e a raccontare una storia semplicissima con un risultato di grande efficacia.
Leggerissimo e semplice nella sua struttura narrativa e nel sistema di personaggi eppure mai banale, la nuovissima pellicola targata Dreamworks è un perfetto racconto di formazione per la Generazione Alpha mai superficiale nel suo intento, che anzi trae forza non tanto in quella che potremmo ascrivere a prevedibilità della trama (di certo veramente esile), quanto nello slancio dissacrante e assolutamente ironico con il quale prende giocosamente di mira una delle figure mitologiche più celebri della letteratura per ragazzi e del cinema e la televisione degli ultimi decenni.
La ragazza coi tentacoli è l’anti-Sirenetta
Non andiamo troppo lontani dalla verità affermando che uno dei punti di forza maggiore di Ruby Gillman è il suo essere fieramente e sfacciatamente anche e soprattutto una satira veemente e divertentissima degli elementi fondanti de La Sirenetta. Fiaba dal tragico epilogo scritta prima dal danese Hans Christian Andersen e poi portata sui grandi e piccoli schermi sempre con ottimo successo (vedi il celeberrimo cartoon Disney del 1989 e poi il recentissimo e controverso live-action attualmente nelle sale), nel film di Kirk DeMicco diventa asset principale che dona identità e significato all’opera Dreamworks.
A partire ovviamente dal modo in cui il lungometraggio dipinge il mondo sottomarino dei kraken e delle sirene, in eterna lotta per il possesso del magico tridente degli oceani, oggetto capace di donare potere assoluto sui Sette Mari per chi lo possegga. Un amuleto che i kraken (compresa la famiglia della stessa Ruby) hanno per secoli cercato di proteggere affinché le perfide sirene non potessero averlo tutto per loro e dominare il regno mitologico sotto il pelo dell’acqua. Vi è familiare tutto questo? Chiaro che ci tornano alla mente alcuni degli eventi più importanti de La Sirenetta della Disney, tanto che la ciliegina sulla torta nel film Dreamworks è senza dubbio il personaggio di Chelsea, sirena adolescente e spregiudicata che nel suo aspetto dai fluenti capelli rossi non può che ricordare e ricalcare in forma assolutamente ironica quello della celeberrima Ariel dei lungometraggi della Casa di Topolino.
Un divertimento adatto a ogni età
Insomma, in Ruby Gillman il sovvertimento dei ruoli tipici nelle fiabe letterarie e cinematografiche del secolo scorso e degli anni più recenti è la carta vincente e più identitaria del nuovo outing per il grande schermo di casa Dreamworks; al contrario di quanto abbiamo imparato tutti quanti da bambini, le bellissime sirene sono in realtà delle creature sottomarine infide e assolutamente pericolose, mentre i temibili kraken, esseri tentacolari che da sempre incutono timore negli esseri umani che si trovano per mare, sono dipinti come benevoli guardiani degli oceani, pronti a salvare il loro mondo e quello della terraferma dalle loro acerrime nemiche.
Un fuoco incrociato, quello della mitologica guerra tra kraken e sirene, in cui si ritroverà invischiata l’adolescente Ruby Gillman, una creatura marina che vive sulla terraferma come qualsiasi essere umano, e che alle soglie dell’adolescenza intraprende un viaggio alla scoperta di se stessa e dell’eredità della sua famiglia che la cambierà per sempre. Un film d’animazione che vola orgogliosamente basso, abbassa mestamente le pretese e divertirà un pubblico di spettatori non solo femminile e adolescenziale, ma forse molto più ecumenico di quanto non possa sembrare all’apparenza. E scusateci se è poco.
La recensione in breve
Dietro la patina di film d'animazione tutto costruito sui patemi di un'adolescente in fase di sviluppo e in cerca di indipendenza, Ruby Gillman sorprende non tanto per la trama piuttosto semplice quanto nel voler sovvertire con freschezza e senso dissacrante una delle fiabe più attuali di sempre... La Sirenetta di Andersen!
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Voto CinemaSerieTV