Il film: Scoop, 2024. Diretto da: Philip Martin. Genere: Drammatico. Cast: Gillian Anderson, Rufus Sewell, Billie Piper. Durata: 103 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix, in anteprima stampa ed in lingua originale.
Trama: I retroscena della storica intervista che mise sulla graticola il principe Andrew di Inghilterra, accusato di essere amico del noto criminale Jeffrey Epstein.
A chi è consigliato? A tutti coloro che amano i film tratti dalle storie vere, che hanno apprezzato The Crown e soprattutto a chi ama le storie con personaggi femminili forti.
Non potrebbe esserci momento migliore di questo – visto quanto si sta parlando della famiglia reale britannica grazie al cosiddetto “Kate-Gate” – di un film dedicato ad uno dei momenti più controversi e scandalosi della storia recente della monarchia inglese. Il film Netflix diretto da Philip Martin e sceneggiato da Peter Moffat racconta i retroscena della famigerata intervista fatta da BBC Newsnight al principe Andrew d’Inghilterra: in quell’occasione il “figlio preferito” della regina Elisabetta si ritrovò a parlare della propria amicizia con Jeffrey Epstein (ricchissimo finanziere americano accusato di abusi e traffico internazionale di minorenni, morto in prigione) e del rapporto con Virginia Giuffre, giovane donna che all’epoca degli incontri (sessuali) con Andrew era ancora minorenne.
Come vedremo in questa recensione di Scoop il valore aggiunto del film è senza dubbio il suo cast, Gillian Anderson e Billie Piper nei ruoli delle giornaliste dietro all’intervista e un irriconoscibile Rufus Sewell in quello del principe. I tre attori elevano la storia – che non si sofferma mai sui lati più scabrosi della vicenda Epstein – a qualcosa di ben più interessante del semplice resoconto di quanto accaduto, mettendo in scena con chiarezza certe dinamiche che al pubblico non sono familiari: qual è il rapporto tra la famiglia reale inglese ed i media? Cosa accade dietro le quinte di un’intervista di questa portata? Soprattuto il film ci mostra la forza delle donne che hanno realizzato quest’indimenticabile pagina di giornalismo e la piccolezza di un uomo che per vanità finisce per rovinarsi la vita.
Un’intervista che ha fatto la storia del giornalismo
Scoop esplora tutti i retroscena dell’intervista al Principe Andrew per BBC Newsnight del 2019. Come sono riusciti a convincerlo a partecipare quando il motto della famiglia reale è da sempre “Never Explain, Never Complain” (mai dare spiegazioni, mai lamentarsi)? Chi erano le donne che hanno assicurato l’intervista e l’hanno portata avanti per un’ora di incredibile televisione? La donna che, come un mastino, ha insistito per ottenere l’intervista è Sam McAlister (Billie Piper), riuscendo in un incredibile lavoro di mediazione con i rappresentanti della famiglia reale e con quelli della BBC (i rischi erano tanti da entrambe le parti). Ad intervistare il principe viene poi chiamata Emily Maitlis (Gillian Anderson), capace al contempo di metterlo a suo agio e di metterlo sulla graticola, l’abilità della donna è infatti sta quella di capire il modo migliore con cui approcciarsi a chi ha davanti, facendo sottilmente leva sul suo ego e spingendolo a scavarsi la fossa da solo.
All’arrivo sulla BBC l’intervista ad Andrew ebbe un impatto senza precedenti, cambiando la storia del giornalismo e dell’emittente inglese, che mai aveva tenuto così tante persone incollate allo schermo con in quella occasione. E ha spinto la regina Elisabetta a togliere i privilegi di Altezza Reale ad Andrew, che da allora si è completamente ritirato dalla vita pubblica.
Un trio d’attori perfetti nei ruoli
Come vi anticipavamo in apertura a rendere la visione di Scoop così piacevole è il lavoro fatto dai tre protagonisti, da una parte Billie Piper e Gillian Anderson nei ruoli delle donne forti che hanno “incastrato” Andrew, dall’altra il disgraziato principe, sessantenne ossessionato tanto dai propri peluche che dalla propria madre (che come racconta adorante, “gli ha pettinato i capelli personalmente prima che lasciasse il palazzo per la prima volta“). Un personaggio a cui Sewell da vita evidenziandone la piccolezza e l’ego spropositato, la convinzione di possedere un’irresistibile fascino essendo però completamente disconnesso dalla realtà. L’esempio più calzante è quando si chiede stupito perché si stia alzando un tale polverone riguardo alla sua amicizia con Epstein considerando che conosceva “Jimmy Savile molto meglio” (Savile fu un conduttore radiofonico e televisivo britannico accusato di aver abusato per decenni giovani e giovanissimi).
La perfetta controparte per l’Andrew di Sewell sono Piper, che soprattutto nella prima parte del film è una vera forza della natura, e Anderson, che quando si arriva al culmine del film, ossia la sequenza dell’intervista, è assolutamente magnetica e ruba completamente la scena. L’attrice – che già si era trovata “faccia a faccia” con la famiglia reale quando ha interpretato Margaret Tatcher in The Crown – carica il suo personaggio di un carisma sottile, fatto di gestualità e sguardi che ammaliano chi ha di fronte, anche un principe.
Raccontare l’istituzione
Scoop è l’ennesimo tentativo del cinema e della televisione di raccontare la monarchia britannica come istituzione, c’è molta attenzione infatti a chi ci lavora, a chi ne manda avanti gli ingranaggi (uno dei personaggi più importanti è la segretaria personale di Andrew, la Amanda Thirsk di Keeley Hawes), evidenziando cos’ le idiosincrasie tra una realtà ancora così ancorata al passato ma che esiste nel mondo di oggi.
Il mondo di Andrew è dipinto mettendone in evidenza le stranezze – la collezione di peluche, la continua ricerca di approvazione nei confronti della madre – e lasciando lo spettatore a chiedersi: ma c’è ancora bisogno di un’istituzione di questo tipo? Quando i suoi membri sfruttano il proprio potere per abusare sessualmente giovani donne è una domanda che viene più che mai da porsi. L’ultima scena in cui lo vediamo è decisamente la più significativa di tutte: completamente nudo di fronte alla televisione, mentre viene trasmessa la sua intervista e lui scopre centinaia di migliaia di reazioni negative sui social. “Il re è nudo!”: finalmente è chiaro a tutti, anche allo stesso Andrew, quanto sia diventato la caricatura di sé stesso, senza merito e valore.
La recensione in breve
Scoop è il resoconto di un'intervista storica e di tutti i suoi retroscena: una storia affascinante che tiene incollati allo schermo anche grazie alle ottime interpretazioni dei suoi attori protagonisti.
Pro
- La recitazione intensa di Gillian Anderson e Billie Piper
- Il trasformismo di Rufus Sewell
- La sceneggiatura serrata di Peter Moffat
- Le ottime scelte di regia di Philip Martin
Contro
- Il film scorre troppo velocemente, ne vorremmo di più
- Voto CinemaSerieTV