Il film: Sidney, 2022. Regia di Reginald Hudlin. Cast: Sidney Poitier, Oprah Winfrey, Denzel Washington, Quincy Jones, Morgan Freeman, Halle Berry, Spike Lee.
Genere: documentario. Durata: 106 minuti. Dove lo abbiamo visto: al Toronto International Film Festival, in lingua originale.
La trama: un documentario che ripercorre l’incredibile vita artistica e personale dell’attore Sidney Poitier.
Dei grandi festival internazionali, quello di Toronto è forse il più aperto alle nuove evoluzioni dell’audiovisivo, avendo ospitato durante la sua edizione 2022 film di varie piattaforme streaming. Tra queste Apple TV+, che al festival ha portato il nuovo documentario di Reginald Hudlin, cineasta specializzato in ritratti di grandi personalità afroamericane. Qui si è confrontato con una leggenda del cinema, di cui parliamo in questa nostra recensione di Sidney.
La trama: una vita dignitosa
Sidney Poitier ha fatto in tempo a completare la sua partecipazione al progetto, come voce narrante e intervistato, prima di morire il 6 gennaio 2022 all’età di 94 anni. Il film ripercorre i tratti salienti della sua vita, dall’infanzia alle Bahamas ai primi contatti con la cultura americana e il razzismo insito in essa, dalla decisione di diventare attore all’evoluzione di una carriera mai prevedibile, inclusa la decisione di ritirarsi dalle scene alla fine degli anni Novanta perché riteneva di aver dato abbastanza davanti e dietro la macchina da presa.
Il cast: una leggenda e i suoi amici
La parte del leone, ovviamente, la fa lo stesso Poitier, con l’aggiunta di interventi di entrambe le mogli e delle sue sei figlie. A contestualizzare il suo impatto sulla cultura popolare e sul percorso artistico degli afroamericani ci pensano colleghi, ammiratori e amici come Oprah Winfrey (che ha anche prodotto il film), Denzel Washington (generalmente ritenuto il grande erede di Poitier), Morgan Freeman, Spike Lee, Quincy Jones e Halle Berry. Il rapporto umano e lavorativo tra Poitier e l’amico Harry Belafonte è evocato principalmente tramite materiale d’archivio, in particolare una celebre intervista doppia dove i due si punzecchiano simpaticamente a vicenda.
Impatto emotivo aumentato
Difficile vedere il film senza la componente emozionale aggiuntiva legata alla scomparsa di Poitier, uno dei primi morti illustri del 2022 e letteralmente simbolo della fine di un’era, data la sua importanza pionieristica nel cinema americano. Prima di lui, infatti, i ruoli di un certo spessore a Hollywood per gli attori di colore erano praticamente inesistenti, e le star afroamericane facevano i buffoni o i domestici. Lui, influenzato dalla filosofia di vita del padre, optò per un percorso all’insegna della dignità, scelta che gli valse l’approvazione del pubblico e lo trasformò nel volto di un nuovo tipo di cinema, il cui impatto si sente ancora oggi (il suo primo film da regista, Non predicare… spara!, è citato nel recentissimo Nope di Jordan Peele). E quando lo vediamo e sentiamo riflettere sul bilancio della propria vita, e sull’imminente fine di essa, il groppo in gola è abbastanza inevitabile.
Approccio frammentario
Ma tra un momento emozionante e l’altro si fa avanti anche la sensazione che qualcosa manchi. Il film copre le grandi linee della vita di Poitier, senza mai però approfondire singoli aspetti che meriterebbero un film a sé o, dato il contributo produttivo di Apple TV+, una miniserie. Soprattutto la seconda parte del documentario, dalle regie in poi, è molto frettolosa, e diluisce anche e soprattutto l’impatto visivo ed emotivo dell’eredità di Poitier (Washington e Berry vinsero i due Oscar per i protagonisti nello stesso anno in cui lui ricevette il riconoscimento per l’intera carriera, una cosa che Washington sottolineò nel suo discorso di ringraziamento). Rimane il piacere di rivedere pezzi delle sue grandi interpretazioni, ed è apprezzabile il tentativo di non essere completamente agiografico (la vita privata dell’attore non era priva di pecche), ma in fin dei conti il film fa quello che lo stesso Poitier si rifiutava di fare: rimane in superficie.
La recensione in breve
La grande e importante vita di Sidney Poitier non trova sempre il giusto spazio per l'approfondimento nel pur interessante documentario che contiene la sua ultima intervista prima della scomparsa.
- Voto CinemaSerieTV