Il film: Strange World – Un mondo misterioso, 2022. Regia di: Don Hall. Cast: Jake Gyllenhaal, Dennis Quaid, Lucy Liu, Gabrielle Union, Jaboukie Young-White. Genere: Animazione. Durata: 102 minuti. Dove l’abbiamo visto: In anteprima stampa, in lingua italiana.
Trama: L’avventurosa famiglia Clade di Avalonia intraprende un grande viaggio in una terra ignota popolata da creature fantastiche che nessun essere umano aveva mai visto prima. Quella che sembra all’apparenza una missione di salvataggio diventerà una grande avventura che la famiglia di esploratori dovrà affrontare per sopravvivere.
Da mercoledì 23 novembre arriva nelle sale italiane il 61° classico d’animazione Disney; diretto dal regista premio Oscar Don Hall (Big Hero 6), Strange World – Un mondo misterioso continua in maniera efficace e inclusiva l’eredità dell’ondata contemporanea di film animati prodotti dalla Casa di Topolino: al passo con i tempi che cambiano e con una storia che ha a cuore molte delle problematiche più scottanti che la nostra società attuale sta affrontando.
Nel suo piccolo e senza superare in brillantezza e memorabilità alcuni dei classici d’animazione Disney degli anni passati, il film diretto da Don Hall e scritto da Qui Nguyen riesce parlare al cuore di un pubblico transgenerazionale, dal più grande al più piccino, che ha bisogno di sentirsi rappresentato sul grande schermo. Nella nostra recensione di Strange World – Un mondo misterioso, cercheremo di analizzare quanto questi elementi contemporanei rendano il nuovo film Disney perfetto per un pubblico di famiglie post-moderne.
La trama: benvenuti ad Avalonia
Ci troviamo nella fantasiosa città di Avalonia, un luogo fuori dal mondo conosciuto che per decenni ha sempre idolatrato le gesta della famiglia Clade; guidati dal pater familias Jaeger Clade (Dennis Quaid), i Clade si sono da sempre distinti per le loro abilità di esploratori; tutto però cambia quando Jaeger decide di avventurarsi oltre le montagne per cercare una pianta miracolosa che avrebbe fornito alla sua città sostentamento per vivere; scomparendo dalla vista di tutti, lascia dietro di sé la moglie Meridian (Gabrielle Union) e suo figlio Searcher (Jake Gyllenhaal), che dopo venticinque anni si rifanno una vita e allargano la famiglia. Fino a quando Callisto Kal (Lucy Liu), la Presidentessa di Avalonia, esorta Searcher a seguirla per una nuova avventura che potrebbe cambiare per sempre la vita di tutti.
Questa è l’intrigante premessa di Strange World – Un mondo misterioso, sessantunesimo lungometraggio d’animazione targato Walt Disney Pictures che arriva nelle sale di tutto il mondo un anno dopo lo straordinario e inaspettato successo di Encanto. Un testimone piuttosto ingombrante per il regista premio Oscar Don Hall, che nel 2014 aveva ottenuto la statuetta per il tenero e commovente Big Hero 6 e di cui Strange World ha molto più in comune di quanto non appaia in superficie.
Una storia di tre generazioni
Così come per il classico d’animazione ambientato nella colorata San Fransokyo, anche Strange World – Un mondo misterioso parla di famiglia e di rapporti padre figlio, stavolta scomodando ben tre generazioni all’interno della stesso albero genealogico. Quella dei Clade infatti non è affatto un’eredità leggera da omaggiare e perpetrare; il grande esploratore Jaeger vorrebbe che suo figlio Searcher seguisse i suoi passi, ma la scomparsa improvvisa del padre spinge nel tempo il figlio a dedicarsi a una vita dimessa e circondata dalla bellezza semplice e funzionale dell’agricoltura. Tutto sommato, una forma diversa del prendersi cura della Natura rispetto all’approccio più “aggressivo” e avventuroso del padre esploratore.
Un’eredità, quella dell’agricoltura, che però sembra venire disattesa dal giovane Ethan Clade (Jaboukie Young-White), perdutamente innamorato di un suo coetaneo e con il sangue che gli ribolle carico di desiderio di avventura. Pane per i propri denti, che otterrà quando tutta la famiglia verrà coinvolta in una lisergica ricerca di nuove fonti naturali di sostentamento in un mondo sotterraneo che pare omaggiare il romanzo fantascientifico Viaggio al centro della terra di Jules Verne e il film cult del 1966 Viaggio allucinante.
Esploratore o agricoltore? Questo è il dilemma
Quando tutti i Clade si ritroveranno a vagare in questo coloratissimo e pericoloso mondo sotterraneo, scopriranno che i legami famigliari sono ciò che li tiene ancora uniti nonostante le differenze personali e le aspettative disattese. Dove Strange World – Un mondo misterioso fa centro è proprio quando mette da parte la narrazione di puro stampo fantascientifico e avventuroso e si addentra nelle psicologie delle tre generazioni di padri e figli che si scontrano: dal redivivo Jaeger al figlio Searcher per poi passare al piccolo Ethan, il film d’animazione di Don Hall racconta con tatto e genuina sensibilità le colluttazioni culturali e le incomprensioni che possono nascere all’interno di più generazioni di uno stesso nucleo famigliare.
Del resto, il dubbio amletico dei Clade può essere ridotto a questa scelta: vivere la propria vita come un esploratore oppure come un agricoltore? I ben caratterizzati protagonisti di Strange World impareranno con il tempo (e tra una rocambolesca avventura e l’altra) ad amarsi esattamente per quello che sono, rispettando i propri sogni, desideri e aspirazioni; senza deludere le aspettative famigliari, anzi celebrandole con un senso di naturale accettazione che pervade tutta la morale di questo buon film Disney inclusivo.
Il film d’animazione Disney più arcobaleno di sempre
Pur senza abbandonare tracciati narrativi già battuti, Strange World riesce a centrare due obiettivi fondamentali volando relativamente basso rispetto ai classici Disney che lo hanno preceduto: raccontare con grande senso dell’avventura una storia dagli imprevedibili afflati ecologisti e abbracciare calorosamente una nuova fetta di pubblico giovanile LGBTQ+, finalmente rappresentata nel personaggio di Ethan con pennellate di scrittura cinematografica delicate e inclusive, tutt’altro che ruffiane.
Due obiettivi tematici che parlano direttamente a un mondo e a una società, la nostra, in continuo cambiamento e trasformazione; per questo motivo Strange World – Un mondo misterioso riesce a centrare l’obiettivo delle sue ambizioni contemporanee con insospettabile efficacia e semplicità. Un vero e proprio film d’animazione che si rivolge a un pubblico di famiglie post-moderne, formate da grandi e piccini di ogni età, orientamento e generazione. Stavolta, per davvero.
La recensione in breve
Strange World - Un mondo misterioso è il 61° classico d'animazione Disney e, al passo con i tempi che cambiano, porta sul grande schermo una tenera storia di generazioni famigliari che riesce a parlare al cuore di grandi e piccini in maniera sorprendentemente democratica ed inclusiva. Una narrazione semplice ma efficace fa il resto nonostante non riesca a tenere testa ai classici degli anni passati in brillantezza e memorabilità.
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Voto CinemaSerieTV