Il film: Suzume (Suzume no Tojimari), 2022. Regia: Makoto Shinkai. Cast: Nanoka Hara, Hokuto Matsumura, Eri Fukatsu, Shota Sometani, Sairi Ito, Kotone Hanase, Kana Hanazawa, Ryunosuke Kamiki, Hakuo Matsumoto.Genere: animazione, fantastico. Durata: 122 minuti. Dove l’abbiamo visto: alla Berlinale, in lingua originale.
Trama: La giovane orfana Suzume scopre l’esistenza di una porta misteriosa che le permette di accedere a un altro mondo.
Al di fuori di eventi specializzati come il festival di Annecy, c’è ancora un certo pregiudizio nei confronti dell’animazione come se si trattasse di qualcosa di “minore”, spesso da relegare a sezioni o categorie minori o da bollare come mero intrattenimento per bambini (un aspetto, questo, che ha fatto molto arrabbiare i professionisti in occasione della notte degli Oscar nel 2022, quando commenti in tal senso sono usciti dalle bocche delle attrici che interpretano le principesse Disney in live-action). Da quel punto di vista è stato encomiabile il lavoro della Berlinale, la cui edizione 2023 ha accolto l’animazione su larga scala, inclusa la selezione in concorso di due titoli, tra cui la prima internazionale del nuovo lungometraggio di Makoto Shinkai, del quale si parla nella nostra recensione di Suzume.
La trama: la porta del destino
Suzume ha diciassette anni e vive con la zia, avendo perso la madre da bambina. Un giorno, mentre si reca a scuola, incrocia un giovane di nome Souta, il quale sta cercando una porta. Lei lo segue e scopre che c’è effettivamente una porta, in mezzo a delle rovine. Aprendola si crea un collegamento con un altro mondo, da cui fuoriescono presenze oscure, invisibili al resto della popolazione, che potrebbero distruggere tutto. La missione di Souta, e ora anche di Suzume, è trovare tutte le porte in Giappone e chiuderle per sempre. Ad aiutarli, o forse no, c’è un’entità misteriosa che si manifesta con le sembianze di un gatto.
Il cast: voci dall’altro mondo
In lingua originale è fondamentale l’alchimia tra Suzume e Souta, le cui voci giapponesi sono due esordienti nel campo dell’anime, l’attrice Nanoka Hara e l’attore-cantante Hokuto Matsumura, noto soprattutto in quanto membro della boy band SixTONES. Le loro interazioni danno la giusta componente umana a un racconto intriso di trovate surreali, con tonalità che sono perfettamente in sintonia con le caratterizzazioni dei rispettivi personaggi, senza che gli attori abbiano attivamente contribuito allo sviluppo delle loro parti (nella tradizione giapponese, a differenza dell’animazione americana ed europea, i dialoghi sono registrati durante la post-produzione, e non prima che gli animatori comincino a lavorare sulle sequenze e possano quindi usare le voci come ispirazione per la componente grafica).
L’abbandono della metafora
Per certi versi, Suzume è parte di un ciclo di film con cui Makoto Shinkai fa i conti con le sequele dei disastri naturali in Giappone, e in particolare del terremoto-tsunami di Tohoku del 2011. La catastrofe ha ispirato la cometa in Your Name e la premessa di Weathering With You (dove la protagonista ha il potere di controllare il meteo), con una presenza sempre allegorica, di facile assimilazione per il pubblico locale e dal valore più universale per gli altri. Qui la metafora è accantonata in nome di immagini più direttamente evocative di un disastro simile a quello vero, un approccio più “terra terra” per quanto coerente con l’approccio classico di Shinkai a base di surreale che intrude nella vita di tutti i giorni nel contesto di un riconoscibile racconto di formazione. E se da un lato questa tecnica più diretta smorza un po’ la progressione emotiva della storia, che a volte si perde nella digressione visiva associata a una tragica realtà, dall’altro contribuisce in modo importante alla maturazione formale della poetica di Shinkai, che fa della collisione tra reale e irreale un viaggio ipnotico e affascinante e qui, complice un certo fattore che si può quasi definire celeste, raggiunge nuove vette spesso altamente incantevoli.
La recensione in breve
Makoto Shinkai rinuncia alla metafora per affrontare di petto i disastri naturali in Giappone, ma pur sempre con un approccio a base di suggestive interazioni tra il mondo reale e un'altra dimensione.
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