Il film: The Devil on Trial – Processo al diavolo, 2023. Regia: Chris Holt. Genere: Documentario, true crime, horror. Durata: 82 minuti. Dove l’abbiamo visto: In anteprima stampa su Netflix.
Trama: Il giovane David è posseduto: dopo l’intervento dei coniugi Warren, il bambino viene esorcizzato, ma il demonio che lo perseguitava si sposta nel corpo di un’altra persona, il fidanzato della sua sorella maggiore, Arne Johnson. E Arne, sotto influenza demoniaca, si macchierà un terribile omicidio…
Dopo il recente successo di The Conjuring – Per ordine del diavolo (qui l’ordine cronologico in cui vedere i film della saga creata da James Wan) difficile non immaginare, giusto leggendo il titolo di questo nuovo docufilm Netflix, quale sia il caso su cui è incentrato. Come vedremo in questa recensione di The Davil on Trial – Processo al diavolo, il film esplora infatti la possessione del piccolo David Glatzel e di Arne Johnson, protagonisti, appunto, di The Conjuring 3: questo famosissimo caso, ancor più conosciuto perché i coniugi Warren vi parteciparono attivamente, fu alla base del primo processo – almeno negli Stati Uniti – in cui la difesa di un imputato si basò sull’attenuante che l’imputato era posseduto al momento dei fatti. Arne Johnson, infatti, fu accusato dell’omicidio del suo proprietario di casa, Alan Bono, ma dichiarò di essere stato sotto influenza demoniaca mentre lo uccideva; come raccontato anche dal film il demone che ne aveva preso il controllo era stato prima il persecutore del fratellino della sua fidanzata Debbie Glatzel, David, e poi si era spostato dopo un esorcismo (a cui avevano partecipato proprio gli Warren).
La possessione di David e di Arne
Il documentario diretto si compone di due porzioni, la prima dedicata alla possessione del piccolo David, la seconda a quella di Arne. Inizialmente scopriamo quindi che cosa, ipoteticamente, a dato il via al terribile incubo che cambierà per sempre la vita di una famiglia intera, spostandosi prima da un bambino innocente poi ad un giovane adulto il cui unico desiderio era quello di proteggere il fratellino della sua fidanzata. Ad aiutare il piccolo David arrivano i famosi demonologi Ed e Lorraine Warren, che indirizzeranno la famiglia nei passi da seguire per liberarsi dell’oscura presenza e per relazionarsi con la chiesa cattolica, che condurrà il necessario esorcismo.
Sarò proprio durante il rito a David che il demone deciderà di spostarsi nel corpo di Arne, dopo che lui l’avrà interpellato con parole di sfida. Dopo qualche mese Arne si macchierà del delitto di Alan Bono, il suo proprietario di casa, e dichiarerà di essere stato costretto al terribile omicidio dall’influenza dell’entità dentro di lui.
In attesa del contraddittorio
Durante il documentario, che è ricchissimo di testimonianze – da David ad Arne, dai parenti delle vittime, fino agli avvocati e ai poliziotti che presero parte al caso e al nipote degli Warren, deceduti entrambi – e di documenti audio e fotografici (uniti a numerose ricostruzioni con attori), seguiamo la storia di David e di Arne in tutti i più piccoli dettagli, ascoltandone il racconto direttamente dalla bocca dei suoi protagonisti. Come cercarono di liberarsi dalle possessioni, come affrontarono il processo per omicidio e la vita una volta liberi dall’influenza demoniaca che ha sconvolto le loro esistenze.
La prima parte del film racconta i fatti dal punto di vista delle vittime, presentando quello che è accaduto con obiettività ma organizzando le testimonianze per narrare agli spettatori una storia “reale” di possessione, senza presentare alcun contraddittorio. Se inizialmente quindi The Devil on Trial può sembrare interessato a convincere chi guarda dell’esistenza del Diavolo e del demone che ha posseduto Arne e David, pian piano la narrazione si arricchisce di indizi verso una realtà diversa: più ci avviciniamo alla conclusione del film più la prospettiva si ribalta, e ci vengono mostrati inaspettati lati oscuri. E se gli Warren fossero stati interessati solo al guadagno e alla fama? Se Arne avesse ucciso Bono per gelosia e vendetta? Se la madre di David “avvelenasse” la famiglia provocando così allucinazioni nei suoi cari ed in particolare nel bambino?
Se inizialmente il film ci era sembrato un noioso resoconto di fatti sovrannaturali – ci si può credere o no, questo dipende dalla sensibilità dello spettatore – con il tempo la narrazione si fa sempre più interessante, smentendo quanto detto in precedenza. Dispiace quindi aver “perso” così tanto tempo inizialmente nel “solito” resoconto di possessione demoniaca per arrivare solo alla fine agli spunti più stimolanti: che cosa c’è dietro il famosissimo caso di David e di Arne Johnson? Probabilmente gli interessi personali di diverse persone e la manipolazione di un bambino, cresciuto in un ambiente estremamente religioso. David Glatzel è forse la vittima di qualcosa di molto peggiore di una possessione demoniaca, suggerisce il film, ed ancora oggi non si è ripreso dai fatti che hanno completamente dirottato il suo percorso di vita.
La recensione in breve
The Devil on Trial - Processo al diavolo, sembra inizialmente il solito resoconto di fatti sovrannaturali a cui si può credere o meno, con il procedere della narrazione si fa però più interessante, presentando un intrigante contradditorio.
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Voto CinemaSerieTV