b>Il film: The Misfits, 2021. Regia: Renny Harlin. Cast: Pierce Brosnan, Tim Roth, Nick Cannon, Jamie Chung, Rami Jaber, Hope Corfield
Genere: azione, thriller. Durata: 94 minuti. Dove l’abbiamo visto: a noleggio su Apple TV, in lingua originale.
Trama: Richard Pace, famoso ladro, viene ingaggiato dai sedicenti Misfits per portare a segno un ambizioso colpo.
Decisamente strana, la carriera internazionale del regista finlandese Renny Harlin: dopo il successo del secondo Die Hard (che gli vale ancora presentazioni entusiaste quando il film passa in TV nel paese d’origine del cineasta), il suo è stato un percorso a dir poco altalenante, votato da circa vent’anni (dopo il prequel de L’esorcista) a titoli che escono in poche sale o direttamente in home video o su piattaforma, nell’anonimato generale (e anche quando gira in patria l’apertura di credito non è più la stessa). In questa categoria rientra anche il suo nuovo action, passato sotto silenzio nel 2021 nonostante fosse un progetto a cui Harlin in teoria teneva molto, trattandosi della tanto agognata collaborazione con Pierce Brosnan. Collaborazione di cui parliamo nella nostra recensione di The Misfits.
La trama: vendetta carceraria
Chi sono i Misfits? Sono dei ladri, riuniti in un gruppo per le loro caratteristiche specifiche: Ringo è un maestro del travestimento, Violet una combattente, il Principe la fonte delle finanze della squadra, Wick l’esperto di esplosivi, e Hope la figlia di colui che sperano di reclutare per il colpo del secolo. Si tratta di Richard Pace, appena evaso e noto per vari furti formidabili. Contattato dal gruppo, riceve la possibilità di fare qualcosa di mai visto prima: rubare una fortuna in lingotti d’oro custodita in quella che sarebbe una delle prigioni più sicure al mondo. Prigione di proprietà del losco uomo d’affari Schultz, bersaglio privilegiato per due motivi: per i Misfits, che rubano per giuste cause, è la vittima ideale in quanto un vero poco di buono, mentre per Pace la questione è personale, siccome è finito in galera per colpa di Schultz.
Il cast: il nome è Pace, Richard Pace
Pierce Brosnan, abbonato ai ruoli action anche dopo aver abbandonato la parte di James Bond, è perfettamente a suo agio nei panni di Richard Pace, e si è visibilmente divertito in questa avventura girata, tra l’altro, ad Abu Dhabi. Divertito e divertente anche Tim Roth, pienamente nel suo elemento con la parte di Schultz, mentre per i Misfits i due nomi di più alto livello sono Nick Cannon nel ruolo di Ringo e Jamie Chung in quello di Violet. Parti costruite su misura ma al contempo indice di quanto il film fosse poco interessato a rimpolpare il cast principale una volta ottenuti i due pesi massimi, elementi fondamentali per l’eventuale successo a livello di vendite internazionali. Perché anche dietro le quinte, complice la partecipazione produttiva degli Emirati Arabi, è questione di soldi.
Senza arte né parte
Il film è stato oggetto di controversie al momento del debutto statunitense per il suo presunto coinvolgimento nel conflitto ideologico tra gli Emirati, che hanno contribuito a livello finanziario, e il Qatar, che nel lungometraggio viene descritto con termini poco lusinghieri. Una questione che, volente o nolente, è anche l’elemento più interessante associato a questo thriller che, anche per gli standard piuttosto bassi di Harlin da un paio di decenni a questa parte, procede in modo schematico e al contempo confuso, con tempi morti e cadute di ritmo che rendono problematica anche la durata relativamente breve di 94 minuti. E a nulla, o quasi, serve l’impegno di Brosnan e Roth, due attori che sanno stare al gioco ma che non riescono a elevare più di tanto materiale che, in fin dei conti, sa un po’ di quello di cui campano i loro personaggi: un’attività mercenaria intrapresa nella speranza che all’orizzonte si manifesti qualcosa di più edificante.
La recensione in breve
Renny Harlin non ha più la grinta di un tempo, e nemmeno Pierce Brosnan e Tim Roth possono risollevare le sorti di un film stanco e privo di mordente.
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Voto CinemaSerieTV