Il film: Trois Amies, 2022. Regia: Emmanuel Mouret. Cast: Camille Cottin, Sara Forestier, India Hair, Grégoire Ludig, Damien Bonnard, Vincent Macaigne, Éric Caravaca. Genere: Commedia. Durata: 118 minuti. Dove l’abbiamo visto: In anteprima alla Mostra del cinema di Venezia.
Trama: Joan non è più innamorata di Victor, ma le fa male pensare di essere disonesta con lui. Alice, la sua migliore amica, la rassicura: lei stessa non prova passione per il suo compagno Eric, eppure la loro relazione va a gonfie vele. Non sa che lui ha una relazione con la loro comune amica Rebecca. Quando Joan decide finalmente di lasciare Victor e lui scompare, le vite delle tre amiche e le loro relazioni vengono sconvolte.
A chi è consigliato: Agli amanti delle commedie sentimentali
A destare particolare interesse all’interno del concorso ufficiale dell’81sima edizione della Mostra del cinema di Venezia (al lido dal 28 agosto al 7 settembre 2024) c’è senza dubbio il trittico di opere provenienti dalla Francia: Jouer Avec le Fou delle sorelle Coulin con Vincent Lindon protagonista, Les enfants après eux di Zoran e Ludovic Boukherma e soprattutto Trois Amies di Emmanuel Mouret. E proprio il film di quest’ultimo è stato presentato quest’oggi al Lido. Una pellicola che come vedremo in questa recensione si tratta di commedia sentimentale dal gusto irresistibilmente retrò, scritta e diretta da un regista amatissimo in territorio d’Oltralpe per i suoi Choses qu’on dit, Les Choses qu’on fait (2020) e Una relazione passeggera (2022), e molto voluto dal direttore artistico Alberto Barbera per il suo tipo di cinema che richiama la tradizione della commedia francese. Con il suo inserimento nella competizione di Venezia 81 ora ha finalmente l’occasione per farsi conoscere anche a livello internazionale.
L’amore ha i suoi alti e bassi
Trois amies si struttura secondo i canoni di un intreccio amoroso che vede coinvolte tre amiche insegnanti in una Lione dal fascino invernale: Joan (India Hair), Alice (Cottin Camille) e Rebecca (Sara Forestier). Tre donne avvolte in relazioni sentimentali difficili e ciascuna con una percezione diversa dell’amore. La prima, più malinconica e romantica, ormai incapace di trovare degli stimoli e dei nuovi desideri all’interno del rapporto con il marito, padre di sua figlia. La seconda, che vede il suo matrimonio come una convenienza realizzante diversa da un qualcosa derivante da una pulsione sentimentale. La terza, infine, vive tutte le sue esperienze come una vera e propria avventura da assorbire sul momento, e difatti in segreto sta intrattenendo una relazione con Eric, il compagno di Alice. Ma quando il marito di Joan muore in seguito alla separazione voluta dalla moglie, la vita delle tre amiche viene scombussolata in tutti i sensi.
Relazioni disilluse, fortuite e temporanee
Mouret continua ancora una volta il suo racconto dell’amore sul grande schermo, elaborando storie di relazioni disilluse, fortuite e temporanee. Trois Amies cerca proprio di adagiarsi sullo stesso filone dei film precedenti del regista francese, portabandiera di un cinema romantico che racconta le fragilità e le passioni di personaggi che, come le tre amiche protagoniste, sono animati dai loro desideri e tormentati dalle loro moralità, a tal punto che più volte la sua intera opera è stata accostata non solo alle atmosfere dei grandi titoli della tradizione francese, ma pure allo stile di Woody Allen e Eric Rohmer. Anche in questo nuovo film presentato in concorso a Venezia 81 Mouret gioca proprio con quella semplicità delle ambientazioni e soprattutto con quell’attenzione e cura per i dialoghi che portano con sé il peso della grande eredità lasciata dai grandi maestri della commedia mondiale.
Pur essendo nella sua completezza generale un film alquanto classico e compatto, Trois amies fatica, nelle sue dinamiche narrative, a riallacciarsi propriamente a quel cinismo e a quella brillantezza di scrittura di Allen e Rhomer, pur con alcuni richiami a “Mariti e mogli” e “Hannah e le sue sorelle” del maestro newyorkese. Rimane comunque un prodotto che sicuramente conserva al suo interno una buona costruzione di momenti goffi e malinconici, a tratti intelligenti e allo stesso tempo di particolare profondità. E per questo motivo chissà se a fine kermesse vedremo Mouret uscire dalla cerimonia di premiazione con in mano il premio per la migliore sceneggiatura, considerando anche il possibile interesse della connazionale presidente di giuria Isabelle Huppert.
Trois amies sarà distribuito prossimamente nelle sale italiane grazie a Lucky Red.
La recensione in breve
Trois amies è una godibile commedia sentimentale che conserva al suo interno una buona costruzione di situazioni intelligenti, malinconiche, goffe, profonde e in bilico tra le atmosfere di Woody Allen e Eric Rohmer. Prive però di quel cinismo del cinema del primo e di quella brillantezza narrativa dell'opera del secondo.
Pro
- Buona costruzione dei dialoghi
- Presenza di una serie situazioni e momenti intelligenti e divertenti.
- Performance attoriali di ottimo livello
Contro
- Una durata leggermente eccessiva
- Una sceneggiatura che poteva osare di più.
- Voto CinemaSerieTV