Il film: Tyler Rake 2 (Extraction 2), 2023. Regia: Sam Hargrave. Cast: Chris Hemsworth, Golshifteh Farahani, Adam Bessa, Olga Kurylenko, Idris Elba, Tornike Gochrichiani.
Genere: azione, thriller. Durata: 122 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix (screener), in lingua originale.
Trama: Il mercenario Tyler Rake accetta un nuovo, pericoloso incarico, le cui implicazioni personali potrebbero avere conseguenze spiacevoli.
È stato uno dei fenomeni streaming del 2020, senza dubbio agevolato dal contesto pandemico che ha aiutato le piattaforme nella prima metà dell’anno: parliamo dell’esordio di Tyler Rake, mercenario ideato dai fratelli Russo e interpretato da Chris Hemsworth, protagonista di un film d’azione il cui maggiore punto di forza, complice il passato da stuntman e stunt coordinator del regista Sam Hargrave (collaboratore dei Russo su tre dei loro quattro film Marvel), erano proprio le macrosequenze, precise e brutali. Non sorprende, quindi, che Netflix abbia commissionato un sequel, che nelle intenzioni dei produttori dovrebbe essere solo il primo tassello in una graduale espansione del mondo in cui si muove Rake. Nel frattempo, concentriamoci su questo ritorno in scena del mercenario, oggetto della nostra recensione di Tyler Rake 2.
La trama: scendere di nuovo in campo
Avevamo lasciato Tyler Rake in condizioni pietose, praticamente in fin di vita, ed è così che lo ritroviamo all’inizio del secondo capitolo, dove viene mandato in Austria per riprendersi e stare il più rilassato possibile. Ma anche una casa nel bosco in mezzo all’Europa si rivela fallimentare quando c’è chi vuole assolutamente rintracciarlo, e un misterioso committente (identificato nei titoli di coda, ma non nel film stesso, con il nome Alcott) afferma di aver bisogno dei servigi di Rake su richiesta di una conoscenza comune. La missione: liberare da una prigione georgiana la sorella dell’ex-moglie del mercenario, e i figli. Peccato che la donna sia anche la moglie di un noto gangster locale, la cui organizzazione non vede di buon occhio l’interferenza di terzi nei loro affari…
Il cast: questione di famiglia
Chris Hemsworth è di nuovo in pista nei panni di Rake, ruolo scritto su misura per lui e che indossa con grande sicurezza, libero anche di potersi esprimere, nella versione originale, con il suo accento australiano di tutti i giorni. Tornano al suo fianco l’iraniana Golshifteh Farahani e il tunisino Adam Bessa, mentre Olga Kurylenko si unisce al cast storico nel ruolo della precedentemente non vista Mia, ex-compagna del protagonista. Idris Elba, già collaboratore di Hemsworth nel franchise Marvel, sfrutta l’affiatamento con il collega per aggiungere un po’ di pepe e humour nei panni di Alcott, che in questa sede è una presenza minore in vista di (palesi) piani per apparizioni future in quello che nelle intenzioni degli autori sarà uno dei grandi franchise di Netflix.
Combattimenti ininterrotti
Come nel primo film, l’attrazione principale è costituita dalle scene action, ancora una volta girate per lo più in piano-sequenza per mettere in evidenza il talento dei professionisti coinvolti e sottolineare la brutalità del mondo di Rake. Un tasso adrenalinico e spettacolare altissimo, che fa rimpiangere in parte la decisione di non concedere al lungometraggio nemmeno un’uscita tecnica nelle sale, dove non avrebbe avuto nulla da invidiare a colleghi molto più ipertrofici come l’ormai stanco franchise di Fast & Furious, di cui riprende l’uso della famiglia come espediente drammaturgico ed emotivo (anche se nel secondo caso l’impatto non è particolarmente potente, dato che la trama è completamente secondaria alle scazzottate e l’approccio più personale alla storia di Rake e dei suoi alleati è molto superficiale anche per gli standard di genere). Ma anche nel suo piccolo, riuscendo a emergere dal mucchio netflixiano per il marchio ormai consolidato dei Russo e di Hemsworth, riesce a regalare il divertimento ignorante di cui lo spettatore medio può sentire bisogno per distrarsi una sera, senza particolare impegno – in entrambe le direzioni, da parte di chi ha fatto il film e chi lo guarda – a parte quei momenti forti dove si va oltre il minimo indispensabile. Se non è esattamente il John Wick della piattaforma, la strada è però quella giusta in ottica di evoluzioni future.
La recensione in breve
Tyler Rake ritorna per un secondo capitolo ancora più viscerale, con sequenze spettacolari che danno al film un'identità action piuttosto pregevole, al netto di trama e personaggi scolpiti con l'accetta.
- Voto CinemaSerieTV