Il film: Un uomo tranquillo, 2019. Regia: Hans Petter Moland. Cast: Liam Neeson. Laura Dern, Tom Bateman, Emmy Rossum. Genere: Thriller, Commedia. Durata: 118 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Netflix.
Trama: Nels Coxman è un tranquillo padre di famiglia che vive in una località turistica sulle Montagne Rocciose assieme a sua moglie e a suo figlio. Ogni giorno svolge con diligenza il suo lavoro di spazzaneve sulle strade più impervie e per questo motivo è stato eletto cittadino dell’anno dalla sua comunità. Tutto però cambia quando suo figlio viene ucciso da un potente signore della droga; da quel momento Nels decide di intraprendere una strada di vendetta che lo costringerà a mettere in moto una catena di sanguinosi eventi.
Un uomo tranquillo è il remake del film norvegese del 2014 In ordine di sparizione, sempre diretto da Hans Petter Moland e su sceneggiatura originale di Kim Fupz Aakeson; se nel lungometraggio scandinavo il ruolo del ruvido protagonista era affidato alla glaciale star Stellan Skarsgard, qui Moland debutta con la sua prima pellicola in terra statunitense affidando il ruolo del quieto Nelson Coxman ad un’altra star che negli ultimi anni si è reinventata come grande volto cinematografico di film d’azione: il candidato all’Oscar Liam Neeson.
Nella nostra recensione di Un uomo tranquillo vi spiegheremo quanto il debutto in lingua inglese di Moland sia un dignitosissimo tentativo di esportare il proprio lungometraggio originale vestendolo di citazioni e suggestioni cinematografiche a cavallo tra autorialità weird e action movie di vendetta puro e duro.
La trama: misterioso omicidio sulle Montagne Rocciose
Ci troviamo in un villaggio del Colorado, alle pendici delle glaciali ed innevate Montagne Rocciose; in questa cittadina turistica ma allo stesso tempo sonnolenta, il mite Nelson Coxman (Liam Neeson) conduce una vita tranquilla e modesta assieme alla moglie Grace (Laura Dern) e suo figlio Ryan, lontano dal brusio della vita quotidiana. Grazie al suo lavoro di spazzaneve, Nelson riesce a ripristinare il passaggio degli automezzi che entrano ed escono dalla cittadina senza troppi problemi, e per questo viene insignito del premio come “cittadino dell’anno”. Un riconoscimento per una vita dimessa e di gran lavoratore che viene però messa a soqquadro quando il figlio viene ucciso da una banda di trafficanti di droga; per scoprire la verità e trovare il responsabile dietro all’uccisione del suo primogenito, Nels Coxman elabora un piano di vendetta glaciale e sanguinoso allo stesso tempo: assassinare uno per uno i responsabili della morte di Ryan risalendo la catena gerarchica fino a Trevor Calcote detto “Il Vichingo” (Tom Bateman), un potente signore della droga senza alcuno scrupolo.
Questo è l’incipit di Un uomo tranquillo di Hans Petter Moland, rifacimento in salsa americana del film In ordine di sparizione, che nel 2014 aveva reso celebre il regista norvegese in tutto il mondo con un thriller gelido come il suo setting e ironico e come nella miglior tradizione della black comedy. Il remake statunitense del 2019 non è da meno.
Un protagonista come Liam Neeson
Ciò che fa veramente funzionare Un uomo tranquillo è la scelta del suo casting, in primis quella di Liam Neeson: l’attore britannico si è recentemente reinventato come protagonista di innumerevoli film d’azione di successo commerciale, imponendolo come uno dei volti action più riveriti e riconoscibili degli ultimi decenni. Un vero e proprio trademark, quello di Neeson, che nel film di Moland funziona alla grande; l’interprete inglese gioca letteralmente con il suo status attuale di action movie star prendendo parte ad un remake a cavallo tra il thriller adrenalinico e la commedia nera.
In Un uomo tranquillo, tutta la vicenda (e le sue conseguenze) vengono sviluppate e risolte al limite del parossismo e dell’inverosimilità, a partire dai grotteschi dialoghi adattati dallo sceneggiatore Frank Baldwin fino al commento musicale squisitamente legato ai toni e gli stili della commedia cinematografica. In questo contesto curioso e weird si muove l’attore britannico, che esce dalla sua comfort zone del cinema d’azione contemporaneo e che qui dà quindi sfoggio delle sue capacità recitative e della sua innegabile presenza scenica.
Un commedia nera…glaciale!
Il risultato è una vera e propria black comedy dai toni glaciali; vuoi per il setting allestito in un innevato Colorado alle pendici delle impervie Montagne Rocciose, vuoi per la trama che si districa tra omicidi, vendette e ricatti ai limiti del grottesco, Un uomo tranquillo si presenta al suo spettatore come come uno dei più insoliti mix cinematografici degli ultimi anni. Certo, non tutto è farina nel sacco della sceneggiatura adattata di Frank Baldwin, eppure l’eredità del norvegese In ordine di sparizione si percepisce in ogni fotogramma del lungometraggio Usa con Liam Neeson e Laura Dern.
Nel film tra l’altro, c’è anche il tempo di riflettere causticamete sul tema del razzismo in terra americana; grazie alla presenza di alcuni personaggi secondari di chiara appartenenza ad antiche tribù di nativi, si gioca sul rapporto tra la società occidentale bianca e wasp che caratterizza da secoli il progressista Nord America e il pregiudizio legato alla tradizione e la cultura dei nativi e dei loro discendenti. Nel film, in maniera del tutto coerente ed appropriata con il tono della pellicola di Moland, sono dei sicari senza scrupoli al soldo di Nelson che contribuiranno in maniera imprevedibile alla scia di sangue iniziata dal protagonista.
Un remake tra Fargo e Io vi troverò
In definitiva, Un uomo tranquillo opera a livello cinematografico e citazionistico tra elementi tipici di alcuni titoli action come Io vi troverò di Pierre Morel (sempre con Neeson) e la cruda e spiazzante ironia nera del Fargo dei fratelli Coen. Un mix senza dubbio stimolante e gustoso che rende il remake americano di Hans Petter Moland un esperimento destinato al grande schermo più che riuscito e che farà felice un potenziale pubblico di spettatori insospettabilmente trasversale: dall’appassionato di film d’azione e di sanguinosi revenge movie fino al più smaliziato, in cerca di un thriller sofisticato ed imprevedibile.
La recensione in breve
Un uomo tranquillo è il remake americano dell'ottimo film norvegese In ordine di sparizione; diretto dallo stesso Hans Petter Moland, coniuga con grande senso dell'equilibrio narrativo commedia nera e thriller puro e duro. Un mix curioso tra atmosfere alla Fargo e una trama che sembra uscita da Io vi troverò con Liam Neeson. Qui guarda caso scelto come protagonista.
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Voto CinemaSerieTV