Il film: Una notte violenta e silenziosa (Violent Night), 2022. Regia: Tommy Wirkola. Cast: David Harbour, John Leguizamo, Beverly D’Angelo, Alex Hassell, Cam Gigandet, Edi Patterson, Brendan Fletcher, Alexis Louder, Leah Brady, André Eriksen. Genere: Azione, commedia. Durata: 101 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema, in anteprima stampa, in lingua originale.
Trama: Babbo Natale, ubriaco e disilluso, deve ricredersi in fretta quando rimane bloccato in una casa i cui occupanti sono stati presi in ostaggio da dei ladri.
Dopo il grande successo internazionale con l’horror Dead Snow, il regista norvegese Tommy Wirkola è diventato uno dei talenti nordici più richiesti in ambito hollywoodiano, e la tradizione continua con il nuovo film “festivo” della Universal, di cui vi parliamo nella nostra recensione di Una notte violenta e silenziosa.
La trama: Babbo, mi hanno invaso la casa!
Un uomo vestito da Babbo Natale si concede una pausa in un pub inglese, lamentandosi di come la mentalità consumistica di oggi abbia avvelenato lo spirito dei bambini. E non si tratta di un semplice uomo assunto per incontrare pargoli nei supermercati; lui è il vero Babbo Natale, ormai disilluso e pronto ad appendere il sacco dei doni al chiodo. Solo che mentre sta svogliatamente consegnando regali in una lussuosa dimora nel Connecticut, dei ladri fanno irruzione e spaventano le renne, lasciando il nostro chiuso nella casa di una ricca famiglia americana. Per caso entra in contatto con la piccola Trudy, la quale le chiede se può aiutare. E lui, che non è sempre stato uno stinco di santo, ritrova la grinta di un tempo quando scopre che i ladri sono tutti sulla lista dei cattivi…
Il cast: comitiva natalizia
Nei panni di questo Babbo Natale un po’ trasandato c’è David Harbour, ormai a suo agio con personaggi che hanno atteggiamenti antieroici e un debole per l’alcool. La matriarca della famiglia presa in ostaggio è Beverly D’Angelo, evidente rimando a National Lampoon’s Christmas Vacation, mentre tra i figli e i generi spuntano fuori Alex Hassell, noto per la sua breve apparizione nella serie The Boys, e Cam Gigandet. Il villain principale, che si fa chiamare Scrooge come il personaggio dickensiano, ha le fattezze di John Leguizamo, e nella sua banda, come da tradizione nei film di Wirkola, c’è una presenza scandinava, il caratterista norvegese André Eriksen, noto anche come rapper.
“Bah humbug, motherfucker!”
Non è la prima volta che il cinema americano cerca di reinventare in chiave un po’ più dark le tradizioni natalizie (il titolo originale, Violent Night, rimanda inevitabilmente all’horror Silent Night, Deadly Night, in italiano Natale di sangue), e non è nemmeno la prima volta per la Universal, che qualche anno fa ha distribuito Krampus (a cui questo film allude tramite il nome in codice di uno degli antagonisti). La differenza, a questo giro, la fa Tommy Wirkola che, come il collega finlandese Jalmari Helander con Rare Exports, sa bene a cosa ispirarsi per rendere autenticamente controcorrente un Babbo Natale che di riconoscibile ha quasi solo il costume, e non esita a sporcarsi le mani laddove il medesimo progetto in mano a un cineasta americano sarebbe forse un po’ più timido (al netto della presenza di David Leitch, uno dei due registi del primo John Wick, come produttore).
Divertimento irriverente e sincero
Dove il film rischia di scivolare un po’ è quando tira in ballo esplicitamente uno dei suoi modelli, il franchise di Mamma, ho perso l’aereo (già rielaborato in chiave horror nel divertente Better Watch Out, passato per il Torino Film Festival nel 2016). Una sottolineatura non necessaria, poiché sono evidenti i prototipi a cui Wirkola si rifà (ci sono anche Trappola di cristallo e il già citato John Wick), senza però scimmiottarli gratuitamente: la rilettura è autenticamente irriverente, e comunque intrisa di quella sincerità che accompagna lo spirito natalizio, facendo sì che l’operazione non sia né particolarmente sdolcinata né troppo parossistica. Sta comodamente nel mezzo sotto l’albero, come un pacco regalo che ha l’estetica consolidata ma al suo interno cela una gradita sorpresa.
La recensione in breve
Tommy Wirkola firma il più riuscito dei suoi film in lingua inglese con questa irriverente e a tratti molto brutale rilettura delle tradizioni legate a Babbo Natale, con un grandissimo David Harbour nei panni dell'icona festiva.
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Voto CinemaSerieTV