Il film: Uno splendido disastro, 2023. Regia di: Roger Kumble. Cast: Dylan Sprouse, Ginny Gardner. Genere: Commedia romantica. Durata: 96 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Prime Video.
Trama: Abby e Travis non potrebbero essere più diversi: lei brava ragazza, lui bad boy che si paga gli studi con combattimenti clandestini. Tra i due nascerà però qualcosa che cambierà radicalmente le loro vite…
Tratto dal romanzo New Adult omonimo, Uno splendido disastro è la classica storia d’amore tra il bad boy e la brava ragazza, un po’ troppo infarcita dei cliché del genere e forse difficile da digerire per chi ha superato il target per cui è pensata. Bisogna però rendere atto a sceneggiatori e regista, Roger Kumble, di aver cercato di distanziarsi leggermente dal materiale originale negli elementi più tossici della relazione tra Travis e Abby, la coppia di protagonisti: come vedremo in questa recensione di Uno splendido disastro, il film vira più verso i toni della commedia piuttosto che su quelli del dramma, e il suo protagonista, interpretato da un Dylan Sprouse che incarna al meglio il cambiamento del personaggio rispetto alla sua controparte letteraria, diventa più autoironico e goffo (anche nei momenti di intimità con Abby), mettendo da parte l’eccessiva possessività (e i grugniti animaleschi).
La trama: La scommessa tra Abby e Travis
Gli opposti si attraggono, è questo lo spunto da cui prende il via questa commedia romantica: fin dal suo primo giorno al college Abby (Ginny Gardner) rimane particolarmente colpita da Travis, coinquilino del ragazzo della sua migliore amica. Lei è bella, tranquilla e studiosa, lui è sfrontato e affascinante, e si paga gli studi vincendo incontri clandestini di lotta. Anche lei però ha un lato oscuro, è infatti in fuga dal suo passato e da un padre inaffidabile. Se Abby non vorrebbe avere nulla a che fare con Travis – la ragazza capisce che l’attrazione che prova per lui potrebbe minare la nuova vita che si sta costruendo -, lui è deciso a conquistarla a tutti i costi.
A ribaltare le carte in tavola sarà una scommessa vinta da lui e persa da lei: Abby dovrà trasferirsi da lui per un mese, e dormire nel suo letto. La vicinanza forzata farà sì che i due scoprano di provare qualcosa di più rispetto all’attrazione, dall’amicizia il loro rapporto si evolverà infatti in qualcosa di sempre più vicino all’amore.
Quando però il passato di lei tornerà a chiedere il conto, Travis capirà che è disposto a fare di tutto per aiutarla, anche a mettere in pericolo la sua stessa vita…
Le differenze con il romanzo
Come vi anticipavamo in apertura, degno di nota è il tentativo da parte del film di stemperare alcuni elementi del romanzo, dall’estrema possessività di Travis, all’eccessiva drammaticità di certe situazioni. La relazione tra Abby e Travis si fa più leggera, giocosa, e alcuni momenti si spostano volontariamente verso il comico e il grottesco. Il tentativo di rendere meno “tossico” l’amore tra i due protagonisti è decisamente apprezzabile e il personaggio di Travis si fa più vulnerabile e autoironico, specialmente nei momenti di intimità con Abby.
I personaggi: gli opposti che si attraggono
Non possiamo non notare una certa frettolosità nello sviluppo dei personaggi (i secondari vengono solo superficialmente abbozzati) e delle situazioni in cui questi si trovano, che a volte rasentano davvero l’inverosimile: Uno splendido disastro è però consapevole della propria natura di prodotto di intrattenimento, di “guilty pleasure” pensato per un pubblico giovane, e forse non sarebbe giusto giudicarlo con le lenti destinate ad altro tipo di opere.
I due protagonisti funzionano nei ruoli, in particolare Dylan Sprouse in quello di un Travis Maddox decisamente meno “scimmione” dell’originale (esclusa una scena del combattimento in cui si lascia andare a versi e grugniti). Pur rendendo meno credibile il timore reverenziale che tutti gli riservano (Sprouse non ha nemmeno il fisico dell’imbattibile lottatore), dobbiamo ammettere che la scelta di stemperare certi lati del suo personaggio ce lo ha reso più simpatico e a suo modo affascinante.
La recensione in breve
Il film diretto da Roger Kumble ha il pregio di distanziarsi dagli elementi più tossici del romanzo da cui è tratto. Dialoghi, sceneggiatura e caratterizzazione dei personaggi risultano a dir poco frettolosi, e Uno splendido disastro non si eleva a nulla più che un guity pleasure pensato per un pubblico giovane.
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