Il film: V for Vengeance, 2022. Regia: Kelly Halihan. Cast: Jocelyn Hudon · Grace Van Dien · Pauline Dyer · Alix Villaret · Graham Greene · Michael P. Northey. Genere: Horror, Azione. Durata: 85 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Dopo aver appreso che la loro sorella minore è sfuggita a un precedente tentativo di rapimento che ha visto morire anche i loro genitori, due sorelle allontanate devono unire le forze per salvarla da un gruppo di vampiri assetati di sangue. In cerca di vendetta e del controllo di un vaccino contro il vampirismo, Thorn e la sua banda di non-morti si accorgono presto di essersi messi contro la famiglia sbagliata.
V for Vengeance, diretto da Kelly Halihan e scritto da Peter Moore Smith, che ha appena debuttato nel catalogo Netflix, offre una miscela di cliché dei generi horror e vendetta nella sua trama incentrata sui vampiri. Nonostante l’atmosfera da B-movie e volutamente trash, il film avrebbe potuto essere divertente e offrire una ventata di freschezza al genere delle horror comedy, ma la mancanza di originalità nella trama e l’uso eccessivo di cliché del genere pesano molto sulla valutazione finale. È certamente un’opzione per chi cerca un intrattenimento leggero, ma non offre innovazioni significative per il pubblico dei generi horror, vampiri o vendetta. Non è escluso che, se vi piace un buon film di serie B, possiate scusare questi difetti e godervi comunque il film ma, come vedremo in questa recensione di V for Vengeance, è un vero peccato perchè avrebbe avuto così tanto potenziale per diventare una sorta di divertente classico di culto.
Sorelle vampiriche in un contesto ultra prevedibile
Le nostre eroine sono Emma (Hudon) e Scarlett (Van Dien), sorelle rapite dai loro genitori adottivi e trasformate in vampiri dal malvagio Thorn. Alla fine, si sono liberate dal suo controllo e hanno appena saputo che la loro terza sorella, Kate (Dyer), non è morta come si pensava. Infatti, è appena riuscita a inventare un vaccino in grado di “annullare” il vampirismo; si basa sulle ricerche della madre, un raro gruppo sanguigno che è il motivo per cui il trio è stato adottato. Con l’aiuto di un cacciatore di taglie di nome Marcus (Russell), si mettono in viaggio per ricongiungersi con Kate, senza sapere che Thorn ha progetti simili su di lei, anche se per motivi completamente diversi. C’è anche l’agenzia federale per il controllo dei vampiri, che sarebbe più che felice di vedere Thorn e/o Emma e Scarlett fuori gioco.
La trama di V for Vengeance è ricca di elementi familiari del genere – qui potete trovare la nostra classifica dei migliori film sui vampiri – come i vampiri “buoni” e “cattivi”, una guerra tra loro, un vaccino anti-vampiro e sorelle allontanate. La prevedibilità è evidente in tutto il film, soprattutto quando le due sorelle si fidano di un cacciatore di taglie apparentemente affascinante, Marcus (Christopher Russell), nonostante le sue ripetute bugie. Questa decisione porta al rapimento della terza sorella, una svolta – indovinate – assolutamente prevedibile. Ancora più implausibile è il modo in cui Kate, che si suppone stia lavorando a un vaccino rivoluzionario, condivida liberamente informazioni riservate con uno sconosciuto, per poi pentirsene. È sconcertante vedere tre personaggi presumibilmente intelligenti che si lasciano facilmente influenzare semplicemente dal fascino di una figura maschile.
Una vendetta inconsistente
V for Vengeance è un film che vive di cliché: la regista Kelly Halihan e i suoi sceneggiatori non lasciano nulla di intentato nel gettare nella mischia ogni tropo dell’horror vampiresco e sanguinolento. Mentre seguiamo le vite delle sorelle vampire Emma (Jocelyn Hudon), Scarlett (Grace Van Dien) e della loro sorella adottiva Kate (Pauline Dyer), diventa chiaro che questa altro non è che una triste scusa per aggiunge sesso, sangue e gore a un racconto davvero debole. Ci sono alcuni momenti di solida azione e il ritmo complessivo non è difficile da digerire, ma non è abbastanza da riscattare la futilità della sua sceneggiatura. Mancano le sottotrame che avrebbero potuto arricchire la storia principale e l’assenza di un qualsiasi tipo di convinzione narrativa e stilistica e di una recitazione forte ne pregiudica ulteriormente l’attrattiva.
È un vero peccato che questo piccolo film parta così forte per poi scadere completamente nella banalità. La prima metà di V for Vengeance ci potrebbe far credere di essere di fronte a unn film di vampiri di bassa lega, scritto in modo intelligente e sorprendentemente spiritoso. Tuttavia, non appena entriamo nel vivo della trama, la sua energia e stile caratteristico vengono risucchiati completamente via (gioco di parole) e il film diventa l’esatto tipo di film di serie B direct-to-video che si pensava fosse dalla locandina e dal titolo derivativo.
La recensione in breve
Vivendo puramente di cliché e senza sforzarsi di proporre al pubblico almeno qualche risvolto inedito, V for Vengeance risulta, purtroppo, una copia mal riuscita di tanti film del genere, penalizzata ulteriormente da scelte di trama semplicemente implausibili.
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Voto CinemaSerieTv