Il film: Wicked, 2024. Diretto da: John M. Chu. Genere: Fantasy, Musical. Cast: Cynthia Erivo, Ariana Grande, Jeff Goldblum, Michelle Yeoh. Durata: 160 minuti. Dove l’abbiamo visto: In anteprima stampa, in lingua originale con sottotitoli.
Trama: La storia di Elphaba, una giovane donna incompresa a causa della sua insolita pelle verde, ancora ignara del suo vero potere. Accanto a lei Glinda, una giovane donna popolare, adornata dal privilegio e dall’ambizione, ancora alla ricerca della sua vera essenza.
A chi è consigliato? Wicked è il film perfetto per tutti coloro che da decenni sono appassionati del musical originale di Broadway, per chi ha già letto il romanzo originario pubblicato da Gregory Maguire, per chi ama il mondo di Oz creato da L. Frank Baum, ed infine a chi ha voglia di assistere sul grande schermo ad uno degli eventi del cinema fantasy più attesi degli ultimi anni.
Il musical dei record è anche tra i più amati degli ultimi venti anni. Wicked arriva a Broadway nel 2003 ricevendo il plauso unanime del pubblico e degli affezionati delle vicende de Il mago di Oz, ma la critca di settore fu implacabile; con il passare degli anni, il musical teatrale su libretto di Winnie Holzman e le musiche e i testi del premio Oscar Stephen Schwartz (Pocahontas, Il principe d’Egitto) divenne però progressivamente un successo travolgente, tanto che la canzone eponima “Defying Gravity” ancora oggi è tra le melodie teatrali americane più influenti e riconoscobili. Liberamente ispirato al romanzo “Wicked. Vita ed opere della Perfida Strega dell’Ovest” di Gregory Maguire, racconta le vicende che hanno preceduto l’arrivo di Dorothy nel fatato regno di Oz, ancor prima che la protagonista eponima ne divenisse il personaggio più temibile.
Diretto da John M. Chu (il regista di Crazy Rich Asians, che si cimentò non troppo tempo fa già con il musical grazie a In The Heights ma senza dimenticare le spettcilari coreografie di Step Up 2 e il successivo capitolo), Wicked arriva nelle sale italiane a partire da giovedì 21 novembre con la distribuzione di Universal Pictures. Dopo dodici anni di tentativi di pre-produzione cinematografica, il sogno degli appassionati dello show teatrale di Broadway diventa realtà e si trasforma in uno spettacolo cinematografico unico e fantasioso, che ha il sapore del grande evento sul grande schermo. Con due protagoniste semplicemente perfette ed incarnate da Cynthia Erivo e Ariana Grande. Nella nostra recensione di Wicked vi racconteremo le origini del racconto “prequel”, l’epicità dell’adattamento cinematografico operato dietro la macchina da presa da John M. Chu e perché l’atteso musical ispirato ai personaggi creati dallo scrittore americano L. Frank Baum ai primi del Novecento potrebbe divenire fenomeno di costume transgenerazionale anche in Italia. In attesa della seconda (ed ultima) parte già fissata per novembre 2025.
Di cosa parla Wicked?
Molto prima dell’arrivo di Dorothy Gale nel Regno di Oz, Elphaba (Cynthia Erivo), una giovane donna nata con la pelle verde smeraldo, incontra Glinda (Ariana Grande), una giovane donna bionda, vivace ed estremamente popolare. Sebbene tutto si opponga a loro, le due faranno amicizia quando entrambe frequentano la prestigiosa Università di Shiz per imparare i segreti della stregoneria. Ma tra le rivalità e il governo corrotto del Mago di Oz (Jeff Goldblum) la loro relazione prenderà rapidamente un’altra svolta che darà rapidamente il via agli eventi che trasformeranno la protagonista nella Perfida Strega dell’Ovest, tra gli arcinemici più celebri e riconoscibili non solo della letteratura per ragazzi ma anche dell’immaginario pop grazie al suo eccellente “predecessore” Il Mago di Oz di Victor Fleming.
Tutto nasce nel 1995, quando lo scrittore americano Gregory Maguire pubblica il romanzo fantasy di chiaro stampo young adult “Strega. Cronache del mondo di Oz in rivolta”, racconto solo liberamente ispirato ai personaggi e ai luoghi del celeberrimo “Il meraviglioso mago di Oz” di L. Frank Baum del 1900. Maguire opera una rilettura in chiave adulta e socialmente progressista della famosissima fiaba americana che aveva ispirato il capolavoro cinematografico di Flemig del 1939, restituendo alla Perfida Strega dell’Ovest spessore, rotondità psicologica e un arco narrativo di tutto rispetto. Otto anni dopo, Boradway si occupa di adattare (ma solo liberamente e a grandi linee narrative) il romanzo di Gregory Maguire sottoforma di un musical per tutta la famiglia, dal successo di pubblico strepitoso. Dopo dodici anni di tentativi di messa in cantiere di un adattamento per il grande schermo, Wicked sbarca finalmente nelle nostre sale a partire da giovedì 21 novembre con Universal Pictures. Ed è soltanto la prima parte di un dittico cinematografico che si compirà a novembre 2025 con il secondo (ed ultimo) capitolo.
Dalla pagina al palcoscenico, dal palcoscenico al grande schermo
Dal romanzo di Gregory Maguire allo show di Broadway ideato da Stephen Schwartz e Winnie Holzman, fino all’affidamento della regia del film a John M. Chu da parte di Universal Pictures. Un percorso multimediale lungo, stimolante e travagliato quello di Wicked, ma ricco di soddisfazioni. Non è di certo un caso che il testo teatrale del 2003 è divenuto nel tempo uno dei musical più longevi ed applauditi di sempre; pregno di tale responsabilità di non poter e dover scontentare le migliaia e migliaia di schiere di appassionati ed aficionados del musical di Schwartz e Holzman, John M. Chu sceglie di dirigere la versione cinematografica con rispetto verso il (tanto) materiale d’origine e suddividendo la pellicola in due parti, di cui la seconda e conclusiva arriverà nelle sale statunitensi il prossimo 25 novembre 2025, nel remunerativo weekend del Ringraziamento.
Conscio del suo passato di abilissimo regista di musicale e lungometraggi musicali (suoi i capitoli secondo e terzo della coreografica saga di Step Up, ad esempio), Chu si affida al potere delle irresistibili musiche composte dal premio Oscar Stephen Schwartz per arricchire un mondo fantastico appuntato già agli inizi del Novecento dalla seminale saga letteraria di L. Frank Baum, senza però dimenticarsi di porgere distinti saluti al romanzo prequel di Gregory Maguire.
Ariana Grande, che sorpresa!
E proprio dal libro bestseller del 1995 il film con Cynthia Erivo e Ariana Grande prende il volo, smussando di certo gli elementi più adulti e controversi, ma favoreggiando al contempo un adattamento democratico e stimolante, rivolto ad un pubblico trasversale che non dimentica di puntare il dito verso i temi e i contenuti più pressanti del romanzo originario. Impreziosito da una cura maniacale ed impressionante nella costruzione di mirabolanti scenografie e costumi da sogno, Wicked dovrà molto del suo successo nelle sale (in Usa pare che al suo primo weekend al botteghino punti a superare gli oltre 100 milioni di dollari di incasso, ben oltre Barbie) alla chimica tra le due protagoniste. Se Cynthia Erivo è una Elphaba granitica, tenera e vulnerabile, la Glinda interpretata dalla popstar Ariana Grande supera ogni più rosea aspettativa.
Dotata di tempistica comica di grande spessore, la performer statunitense convince tutti e si candida a divenire (almeno sulla carta) una delle contender più agguerrite per un posto nella cinquina delle migliori interpreti di supporto agli Oscar 2025. Senza dimenticare che, oltre alle splendide attrici che donano cuore ed anima a Wicked, il cast è tuttavia impreziosito da interpreti di supporto di tutto rispetto, tra cui spiccano Jeff Goldblum nei panni del truffaldino Mago di Oz, Michelle Yeoh in quelli della rigida e volitiva direttrice dell’Università di Shiz, e l’affascinante Jonathan Bailey in quelli del Principe Fiyero, sempre più lanciato nello stardom contemporaneo davanti la macchina da presa.
Wicked è già pietra miliare del musical cinematografico
Certo forse la regia di Chu, troppo preoccupata di non poter scontentare le orde di seguaci del musical di origine, appare in fine dei conti meno raffinata di quanto non ci si potesse aspettare, la durata della prima parte nelle sale dal 21 novembre (ben 160 minuti) si prende spesso e volentieri la libertà di perdere qua e la ritmo narrativo e compattezza, ma nonostate tutto Wicked è gioia per gli occhi e per le orecchie. Raro modello contemporaneo di blockbuster musicale capace di catturare, commuovere e rapire lo spettatore di ogni età, il film con Erivo e Grande si appresta a divenire una pietra miliare del genere cinematografico canterino, accanto a modelli del Nuovo Millennio di grande spessore quali ad esempio il Chicago di Rob Marshall e Les Misérables di Tom Hooper.
In conclusione, il musical diretto da John M. Chu e tratto dal celebre show di Broadway è tutto ciò che i fan più sfegatati si sarebbero potuti aspettare, ed anche oltre. Solidissimo intrattenimento per tutta la famiglia, Wicked è tuttavia sorretto dalle straordinarie performance (canore e recitative) delle sue due splendide protagoniste, incarnate da Cynthia Erivo e Ariana Grande e meritevoli di ogni riconoscimento che potrebbe arrivare da qui ai prossimi mesi per il film tutto.
La recensione in breve
Il musical diretto da John M. Chu e tratto dal celebre show di Broadway è tutto ciò che i fan più sfegatati si sarebbero potuti aspettare. Solido intrattenimento per tutta la famiglia, Wicked è tuttavia sorretto dalle performance (canore e recitative) delle sue due splendide protagoniste Cynthia Erivo e Ariana Grande, meritevoli di ogni riconoscimento che potrebbe arrivare da qui ai prossimi mesi.
Pro:
- Il talento canoro delle due protagoniste
- Cynthia Erivo è una conferma, Ariana Grande è una sorpresa
- Scenografie e costumi sono da urlo
Contro:
- La regia di Chu è rispettosa, ma forse troppo indulgente e scolastica
- Qualche problema di ritmo narrativo qua e là che rende il film meno compatto del previsto
- Voto CinemaSerieTV