Il film Regression di Alejandro Amenábar (2015) oltre ad essere un film davvero singolare nel suo genere, presenta una caratteristica che, dal punto di vista di un clinico, mi ha colpito molto. Nella trama, accompagniamo il detective Bruce Kenner (Ethan Hawke) nell’indagine di un presunto caso di abuso su minore: la giovane Angela Gray (Emma Watson). Il padre, ammette di essere stato lui, precisando che però non ricorda nulla dell’accaduto. Viene chiamato in aiuto il professor Raines (David Thewlis) esperto di ipnosi regressiva per far luce sul caso.
Ma in cosa è l’ipnosi regressiva? L’ipnosi è stata una tecnica usata dallo psicoterapeuta e psichiatra Milton Erickson (1901-1980) che nei sui anni di lavoro, la utilizzava con i pazienti per creare una “torcia” in grado di attraversare i ricordi rimasti nell’inconscio della persona e non accessibili allo stato di coscienza. Spesso questi ricordi erano spariti in seguito, appunto, ad un’esperienza traumatica molto forte. L’ipnosi regressiva, messa in dubbio anche dallo stesso Erickson, può essere utilizzata ed ha una vera validità soltanto se presa con le pinze: il paziente può sì tornare indietro a pescare un ricordo lontano, ma mai, come prevista da questa particolare forma di ipnosi, arrivare a ricordi di vite precedenti.
È quindi una tecnica valida e funzionante? Assolutamente sì, ma purché adoperata da esperti. Oltre a Regression di Alejandro Amenabar, un altro film dove abbiamo un esempio, non a fin di bene, dell’utilizzo dell’ipnosi è nel film Get Out (2017) di Jordan Peele: la dottoressa che la utilizza ne fa uno strumento pericoloso per il controllo della mente delle persone di colore per poter rubare in seguito i loro corpi in favore di gente bianca facoltosa ma malata. Un altro esempio assolutamente positivo è invece quello del film Amore a prima svista, ( Shallow Hal, 2001) diretto dai fratelli Farrelly. Il protagonista Harold (Jack Black) è superficiale con le donne e le tratta bene solo in base alla loro bellezza. Ad un evento incontrerà un ipnotista che farà in modo che lui da quel momento veda solo le donne per come sono dentro. Si innamorerà infatti di Rosemary (Gwyneth Paltrow), una ragazza pesantemente obesa che però nasconde una personalità bellissima e un animo gentile che soltanto Harold riuscirà a vedere.
Fiction a parte, l’ipnosi può essere uno strumento di persuasione e controllo molto pericoloso se usato dalle persone sbagliate. E ora, avrete un desiderio profondo, incredibile, di mettere like all’articolo.
(Francesco Marzano è psicologo, psicoterapeuta e psicodrammatista, si occupa di rapporti tra psicologia e cinema e dell’impatto sugli spettatori.)