Il film Spaccapietre è stato girato interamente in Puglia per cinque settimane, precisamente tra Bari, Spinazzola, Pulsano e Taranto. La regione Puglia ha fatto da sfondo alle drammatiche vicende raccontate nel lungometraggio uscito nel 2020, con protagonisti Salvatore Esposito, Antonella Carone e Samuele Carrino. Ai tempi delle riprese, Esposito.
Nelle interviste, il produttore ha ricordato che la baraccopoli che si vede nel film non è reale, ma è stata ricostruita, e questo “un lavoro immenso”. I registi invece hanno voluto ricordare la scena girata per ultima, quella nella cava: “c’è stato un abbraccio cumulativo, eravamo pieni di polvere, e sembravamo clown che piangevano dalla gioia”
Il film vede protagonista Salvatore Esposito nei panni di Giuseppe, uno spaccapietre che perde un occhio a causa di un incidente sul lavoro. A causa di questo episodio, la moglie Angela decide di iniziare a lavorare nei campi come bracciante stagionale, ma le condizioni inumane che è costretta a sostenere le provocano la morte. Giuseppe, rimasto solo con il figlio Antò, per consolarlo, gli promette che un giorno sarà in grado di riportare Angela in vita. Una pellicola cruda e dolorosa, che affronta il delicato tema del lavoro sui campi.
I due registi, Massimiliano e Gianluca di Serio, hanno rivelato che la trama del film è ispirata in parte ad una storia vera. “Spaccapietre prende spunto da un fatto di cronaca di qualche estate fa, la morte sul lavoro della bracciante pugliese Paola Clemente, e dall’assurda coincidenza con la morte di nostra nonna, deceduta lavorando negli stessi campi nel 1958. Anche nostro nonno, prima di partire per Torino negli anni ‘60, faceva lo “spaccapietre”. Il film è il tentativo di riappropriarci di un’anima, quella di nostra nonna, attraverso la storia e il corpo di un’altra donna”.
Spaccapietre è tato prodotto da Alessandro Borrelli per La Sarraz Pictures con Rai Cinema, in coproduzione con la francese Shellac Sud, con il contributo del MiBAC e con il contributo di Apulia Film Fund della Regione Puglia.