Riguardo Spencer, molti si sono chiesti cosa c’è di vero nel film su Lady Diana uscito nel 2021, soprattutto dopo le dichiarazioni del regista Pablo Larraín, che ha sottolineato come le vicende raccontate nella pellicola corrispondano a ciò che pensava fosse successo, più che a una ricostruzione fedele della realtà storica. Non si tratta quindi di un film strettamente biografico, quanto piuttosto della rappresentazione su schermo dell’idea di Larraín sulla sfortunata Diana Spencer. Tuttavia ci sono svariati dettagli che corrispondo al vero, come alcune usanze portate aventi dalla famiglia reale in occasione di eventi familiari.
Ad esempio, la scena in cui gli ospiti vengono pesati all’ingresso con un paio di bilance antiche è realistico e corrisponde a un antico rito ancora praticato in occasione del ritrovo familiare per le feste natalizie. Nel film, la giovane Principessa del Galles, che a quel tempo soffriva già di disturbi alimentari, si sottopone con estremo disagio alla pratica. Inoltre, il protocollo reale richiede davvero un dress code per ogni occasione, dalla cena della vigilia alla funzione religiosa di Natale. Anche qui, il regista si sofferma sulla malcelata insofferenza di Diana verso la rigida etichetta di corte.
La notte di Capodanno del 1990, come riportato nel film, a seguito di una violenta lite col marito, la principessa si recò da sola su una spiaggia del Norfolk, evento che trova conferma nel Daily Mirror, che teneva gli esponenti della famiglia reale costantemente sotto le lenti dei propri obbiettivi.
Anche la bulimia di Diana corrisponde a verità. La principessa ne parlò apertamente al suo biografo Andrew Morton, contribuendo a smantellare lo stigma verso i disturbi alimentari e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento. Diana aveva disturbi della salute mentale e del resto anche suo figlio Harry, come ha raccontato nell’intervista su Real Time, ha sofferto di altri disturbi. (E nella stessa intervista, il Principe parlò anche dell’incidente di Diana)
Nonostante i fatti riportati sopra, il disclaimer posto a inizio film, “Una favola tratta da una vera tragedia”, lascia pochi dubbi sulle intenzioni del regista cileno. E infatti, ben lungi da essere un biopic classico che attraversa le tappe salienti della vita della principessa, il film preferisce concentrarsi su un periodo molto breve della vita di Lady Diana, quello del fine settimana durante le vacanze natalizie del 1991 a Sandringham, quando la principessa maturò la scelta di porre fine al suo matrimonio con Carlo, segnando così il suo definitivo distacco dalla Corona.