Tre uomini e una gamba è il memorabile esordio cinematografico di Aldo, Giovanni e Giacomo, che hanno scritto e diretto il film del 1997 assieme a Massimo Venier. Neanche a dirlo, alcune frasi del film sono entrate nel linguaggio comune. Ecco allora quelle più belle ed esilaranti.
“A volte dorme di più lo sveglio che il dormiente!”
“Ma vai! Ma vieni! Ma chi sono? Eh, pirletti, dimmi, chi sono? Altro che la tua ruota!”
“Mattone polacco minimalista di scrittore morto suicida giovanissimo! Copie vendute: due.”
“Anche il capitano del Titanic lo diceva: Ma no, ma no, è solo un rumorino! Da niente!”.
“Una rondine non vola solo e sempre a primavera”.
“Ma perché? Era il cane più bello del mondo. Era meglio di Rin tin tin”.
“Dottore, lì Brambilla! Venga si accomodi pure, si serva. Prenda pure una cadrega. Una cadrega non si rifiuta a nessuno eh”.
“Adesso non posso né scendere né salire. Né scendere né salire. Né scendere e né salire, rimango qua!!!”.
“Un latte macchiato tiepido, senza schiuma e con poco caffè… tiepido, eh, non freddo! Poi gli chiedi le cose… Freddo, lo sapevo io!”.
“Scusate, 170 milioni per sta merdina qua? Ma dai, ma è una follia!”
“Ma che follia, che follia? Ma lo sai che questo è un Garpez? Uno dei più grandi scultori viventi?”
“Ma scultore che cosa? Ma guarda che il mio falegname con 30.000 lire la fa meglio eh?!”
“Allora, secondo Platone l’uomo una volta era così, come questa mela: perfetto, bastava sé stesso ed era felice. Non c’erano distinzioni fra uomini e donne, c’erano soltanto questi individui perfetti e felici. Solo che un giorno Zeus, che era geloso della loro perfezione…e da quel giorno l’uomo ha incominciato a cercare disperatamente la sua metà, perché senza di lei si sentiva incompleto, infelice. Solo che per quanti tentativi facesse non riusciva mai a trovare la sua metà esatta. E non ce la fa tuttora…no, perché è praticamente impossibile trovare la propria metà e riconoscerla… ci vorrebbe un miracolo”.
“Ma lascialo andare! Ma che ti costa? Mi’ quanto è odioso, bastardo dentro…”
“Ma bastardo che cosa? Allora fomentiamo la delinquenza!”.
“E così domani ti sposi”.
“Sì ma…niente di serio!”
“Dai, metti il piede là, dove c’è quella sporgenza”
“Dove?”
“Quella sporgenza lì, a forma di zoccolo di gnu!”
“Non conosco lo gnu, conosco lo zoccolo di gnu?”
“L’altro mettilo là nella rientranza in basso”.
“Quale rientranza?”
“Quella rientranza lì, a forma di vertebra di moffetta, dai!”.
“Be’ il rischio c’è. Del resto se non rischi… Tu non hai mai rischiato?”
Una volta. Una volta ho messo 2 fisso a Inter-Cagliari”.
“Ma sei deficiente!?”
“Eh, mi credevo che galleggiava…”
“Ma se solo il cerchione pesa trenta chili!”
“Ora me lo immagino tutto spappolato con le mosche che gli girano intorno. L’amore dà, l’amore toglie”.
“Allora, mi lasci parlare o no?! Hai capito?! E non ne posso più di ascoltarti, stai parlando solo tu! E mi hai proprio rotto i coglioni, mi hai rotto i coglioni, hai capito?! Perché non sono un automa, sono una persona, e a un certo punto te lo devo proprio dire: vaffanculo! Vaf-fan-cu-lo!! V, A, F, F, ‘ncuuuulo!!! Tu, il tuo negozio, la tua villa di merda, mi fai schifo, strooonzoo!!…Era occupato”.
“Se lei è ignorante non è colpa di nessuno, va bene?”
“Ignorante glielo dice a sua sorella, va bene?”
“Ignorante nel senso che ignora che quello è un biglietto singolo”.
“Allora lei è un imbecille nel senso che imbelle!”
“Generalità, nome e cognome, va bene? Ecco, allora come si chiama?”
“Ajeje”
“Ajeje?”.
“Fino a quando si ostina a schierare la squadra a zona, è chiaro che si perde. Va che il Marocco è forte fisicamente, non puoi mettere la difesa alta, quelli lì ti infilano in contropiede, daaai!”
“Comunque, l’attore che fa il vecchio è bravissimo, è due spanne sopra gli altri”
“Non sono attori professionisti. Son presi dalla strada”.
“Sì, però, anche tu… ti sembra il caso di dormire con la maglietta di Sforza?”
“Eh, quella di Ronaldo era finita!”