Alberto Angela ha paragonato Nerone ai Maneskin durante la presentazione del suo libro dedicato all’imperatore romano. Secondo il divulgatore scientifico, i concerti di Nerone, duravano più di quelli del gruppo rock vincitore a Sanremo, tanto che, le sue esibizioni, possono essere considerati i primi rave della storia.
Nerone. La rinascita di Roma e il tramonto di un imperatore, è il libro che conclude la trilogia di Alberto Angela dedicata all’imperatore romano, in precedenza erano usciti L’ultimo giorno di Roma. Viaggio nella città di Nerone poco prima del grande incendio e L’inferno su Roma. Il grande incendio che distrusse la città di Nerone. Il divulgatore scientifico oggi è stato ospite a Più libri più liberi, la fiera della piccola e media editoria.
A margine della fiera, come riporta Repubblica, Alberto Angela, ha parlato della natura ‘rock’, dell’ultimo imperatore della dinastia giulio-claudia. “Nerone, l’imperatore, era un ragazzo. È andato al potere a 16 anni, è morto a trenta e aveva tutte le pulsioni, le passioni e la voglia di vita di una persona giovane. Amava la musica”, ha raccontato Angela
Alberto, che a Natale vedremo su Rai 1 con lo speciale Stanotte a Milano, ha paragonato Nerone al gruppo italiano più rock del momento: “Nerone saliva con uno strumento musicale su un palco e faceva, non per ore come i Måneskin, ma per giorni un concerto. È stato un anticipatore dei rave party“.
Oltre a parlare di Nerone, il divulgatore scientifico ha ricordato anche il padre Piero Angela, Alberto Angela lo aveva già fatto alcuni giorni fa a Che Tempo che Fa. Oggi ha detto: “Andava al di là del legame genetico. Eravamo uniti da questa passione per la scienza, dall’amore dello scoprire le cose. Anche dall’umorismo. Tutti i collaboratori lo possono dire, non lo ho mai chiamato papà, ma Piero. Con lui ho fatto tanti viaggi, soprattutto con la mente, con l’intelletto ed era tanto bello chiacchierare e sapere che avresti sempre avuto una risposta alle tue domande. Lui era una persona, e non lo dico solo io, che aveva una visione rara e stimolante per qualunque mente curiosa o che volesse conoscere il mondo nel quale vive“, ha concluso Alberto Angela.