Alessandro Borghi, un anno fa, nel dicembre del 2021, ha rivelato di soffrire della sindrome di Tourette, una malattia neuropsichiatrica comunemente nota come “la malattia dei mille tic”. Nonostante questo, l’attore si è affermato come uno degli artisti più apprezzati del panorama cinematografico italiano. La sindrome, come ha rivelato lo stesso Alessandro, sparisce quando inizia a recitare.
L’attore ha raccontato la sua storia durante un’intervista al Corriere della Sera per la presentazione del film Supereroi. Parlando dei suoi difetti, Alessandro Borghi ha detto al giornalista del quotidiano milanese: “A lungo ho pensato di avere dei tic, invece era Sindrome di Tourette. Sente che ogni tanto ho un respiro strano? Sono spasmi. È una sindrome neurologica, con vari sintomi: io ho gli spasmi o mi soffio sulle dita. Dopo la diagnosi ho smesso di considerarlo un problema, perché almeno adesso so che cosa ho”. “Durante la recitazione mi passa – ha aggiunto l’attore – Mi sono dato una spiegazione “poetica”: il mio lavoro è mettermi nei panni di un altro; l’altro la Tourette non ce l’ha e quindi, in quel momento, neanch’io“.
La sindrome di Tourette esordisce nell’infanzia scomparendo spesso durante l’adolescenza, caratterizzata dalla presenza di tic motori la cui gravità può variare da estremamente lievi a invalidanti. La Sindrome, nei due terzi dei pazienti, si attenua una volta raggiunti i 16 anni, Nel rimanente terzo, i disturbi restano ma diventano sempre più controllabili. I dati del ministero della Sanità dimostrano che una persona su 100 ha la sindrome di Tourette, l’incidenza è maggiore nei maschi.
I sintomi compaiono nei bambini tra 5 e 10 anni e consistono in tic motori che riguardano l’area della testa e del collo. Si tratta di movimenti o spasmi improvvisi. La sindrome di Tourette si manifesta anche con suoni che il soggetto emette ripetitivamente, senza poterli controllare.
Nonostante i numerosi studi, ancora oggi le cause della Sindrome di Tourette non sono note. Gli studiosi ritengono che ci possa essere una predisposizione genetica. Alcuni studi suggeriscono che fattori ambientali, infettivi o psicosociali, pur non potendo causare la sindrome, possano influenzare la gravità del disturbo, ad esempio studi su gemelli hanno messo in luce che il gemello con peso inferiore alla nascita tende a sviluppare sintomi più gravi. Altre cause, come lo stress materno, il tabagismo della madre e complicanze durante il parto, possono aggravare i tic.
Non esiste una cura che permette la guarigione definitiva, ma esistono trattamenti in grado di gestire i tic e migliorare così la qualità di vita. In genere il paziente affetto da Sindrome di Tourette viene sottoposto a terapia comportamentale con la guida di uno psicologo o a farmaci psicoattivi ed antidepressivi. Nell’ultimo decennio, sono emerse evidenze scientifiche a favore dell’impiego della cannabis per la cura di questa patologia.
Pochi mesi dopo la rivelazione di Alessandro Borghi, nel giugno di quest’anno Billie Eilish, in un’intervista a David Letterman ha confessato di avere la sindrome di Tourette dicendo: “La gente pensa che io faccia mosse buffe e ride“.