Angela Lansbury nel 2010 ha rilasciato un’intervista al New York Times con la richiesta che fosse pubblicata post-mortem. Nelle ultime ore, il quotidiano statunitense ha rispettato la volontà dell’attrice scomparsa lo scorso 11 ottobre. La protagonista de La signora in giallo ha raccontato, parlando al passato, la sua carriera e del suo legame con il personaggio di Jessica Fletcher.
La video intervista al New York Times è stata realizzata ben dodici anni fa, Jessica Fletcher con il giornalista del quotidiano si è aperta a 360 gradi, parlando sia della sua carriera di artista televisiva e cinematografica che di quella teatrale, meno nota nel nostro paese. La Lansbury non ha tralasciato alcuni aspetti della sua vita privata. “Ero, in tutta onestà, veramente brava come attrice, ero principalmente un’attrice e non un bel viso“, dice all’inizio del video, e poi su Jessica Fletcher: “Lei non è simile a me, ma è più vicina al tipo di donna che avrei potuto essere se non fossi diventata un’attrice“.
Angela Lansbury racconta gli inizi della sua carriera, quando improvvisamente, a 17 anni, si trovò davanti al regista George Cukor per il film Angoscia, quello con cui ha debuttato sul grande schermo. “Non sapevo proprio quel che facevo. Se riguardo quel film ora mi chiedo ‘come diavolo facevo ad avere l’esperienza?“, afferma “Non avevo mai avuto un fidanzato, non sapevo nulla, avevo solo 17 anni. E vedi questa ragazza che si comporta come se la sapesse lunga, diciamo che sapevo recitare come se sapessi tutto“.
L’attrice si sposò nel 1945 con l’attore Richard Cromwell, dal quale divorziò l’anno seguente, quando lui lerivelò di essere gay. “Non sarebbe mai dovuto succedere, lui aveva provato a crederci, ma non era possibile perché era gay e quindi se ne andò“. Angela ricorda lo shock di quei giorni e la sensazione che la sua vita amorosa fosse finita, finché non incontrò l’amore della sua vita, l’attore e produttore Peter Shaw, i due si conobbero “nel corso di un appuntamento al buio“.
All’inizio ella sua carriera Angela Lansbury è stata candidata per due volte all’Oscar, per il film Angoscia e per Il ritratto di Dorian Gray, le sue candidature non si materializzarono con la statuetta “Possedere un Academy Award troppo presto è un deterrente perché non sai cosa fare dopo“, confessa la Lansbury, sottolineando che in fondo, non aver vinto può averla aiutata.
Tra i personaggi che ha portato sullo schermo, il suo preferito è la signora Iselin in The Manchurian Candidate “Sarò per sempre grata per aver avuto la possibilità di interpretarla“. Tornado a La signora in Giallo, ha rivelato che si è sempre opposta all’idea che Jessica Fletche potesse innamorarsi. Quello che le piaceva della ‘signora in giallo’ era la sua capacità di accorgersi delle cose: “Aveva la capacità di cogliere piccoli particolari che le permettevano di risolvere un crimine”
Riparlando della sua vita privata, l’attrice ha raccontato come, negli anni Sessanta, i due figli Anthony e Deirdre abbiano avuti problemi con la droga. Deirdre era finita anche nel giro della Family di Charles Manson e Angela Lansbury la salvò in tempo. “Non sapevamo che fare, trovai questa casa in Irlanda con un piccolo terreno e ci trasferimmo“. La famiglia fortunatamente ritrovò la stabilità, anche se per Deidre ci volle più tempo.
Angela Lansbury di sé stessa dice di essere stata soprattutto una caratterista e, al termine dell’intervista confessa di voler essere ricordata come un’attrice che, attraverso il proprio lavoro “Ha permesso alle persone di evadere dalle loro vite e poter essere trasportate in altri mondi che altrimenti non avrebbero potuto mai conoscere“.