Un malore improvviso e Brooke Shields si è svegliata accanto a Bradley Cooper, che le teneva la mano all’interno di un’ambulanza: è successo qualche tempo fa, ma solo di recente l’attrice ha deciso di raccontare questo contrattempo che lei stessa ha definito “surreale”. In un’intervista pubblicata mercoledì scorso sul giornale Glamour, Shields ha rivelato che Cooper si è preso cura di lei a settembre, dopo una convulsione causata dall’eccessiva assunzione d’acqua.
Al momento dell’incidente Brooke Shields si trovava al ristorante L’Artusi di New York, al termine delle prove per il suo spettacolo teatrale Previously Owned by Brooke Shields. Mentre l’attrice stava parlando con il sommelier, si è sentita male. Le mani sono scivolate e ha sbattuto con la testa sul muro. Sono stati attimi di paura anche perché Brooke Shields, che aveva la bava alla bocca, rischiava di soffocare con la sua lingua.
Da quel momento in poi la donna non ricorda più nulla se non la presenza di Cooper nell’ambulanza al suo fianco, mentre i paramedici le mettevano la maschera per l’ossigeno. “Mi sono detta, ecco la morte deve essere proprio così. Ti svegli con Bradley Cooper che ti dice ‘vengo in ospedale con te, Brooke’ e ti stringe la mano. Poi lo vedo, mano nella mano con me e dico… è folle, surreale!”.
Cooper si trovava nelle vicinanze del ristorante e quando ha assistito alla scena si è subito prodigato, anche perché l’assistente della signora Shields non era stato in grado di contattare il marito, Chris Henchy. Brooke Shields non è mai stata in pericolo di vita. L’evento è da correlare a un abbassamento del livello di sodio nel sangue a causa dell’iperidratazione dovuta alle temperature alte di quei giorni. Per scongiurare un nuovo rischio, però, il medico le ha prescritto di mangiare patatine tutti i giorni.
All’inizio dell’anno Brooke Shields ha raccontato anche episodi meno edificanti, come lo stupro subito a vent’anni e il fatto di essere stata oggetto sessuale già in giovanissima età, quando era una baby star. L’attrice ne ha parlato in occasione del lancio del documentario Pretty Baby, incentrato su di lei e presentato a Sundance.