Carlo Verdone ha raccontato di aver passato una serata veramente da incubo alla Stazione di Milano Centrale, quando è stato inseguito da un uomo armato con un coccio di bottiglia. L’attore e regista ne ha parlato al dinner talk A cena da Maria Latella, andato in onda ieri 10 novembre su Sky Tg24, in una puntata dedicata alle difficoltà e alla vita nelle città italiane.
“Alla stazione di Milano mi sono messo paura, più che a Roma, che è tutto dire! Ho preso l’ultimo treno per Roma, c’erano due che si stavano massacrando a bottigliate e che avevano delle ferite addosso, erano intorno alle 8 di sera – ha spiegato ai microfoni di SkyTg24 – ma poi c’era uno che improvvisamente, biascicando delle parole che non so nemmeno io, si è presentato con il collo di una bottiglia e mi urlava cose in una lingua che non capivo. Ho dovuto correre per le scale e andare velocemente al treno perché questo era mezzo ubriaco e mi correva dietro”. L’artista italiano ha poi aggiunto, con profonda amarezza: “Non lo so che sta succedendo, è molto difficile – ha concluso – ogni città ha i problemi suoi.”
Un episodio davvero drammatico quello che ha subito l’attore a Milano. Non è la prima volta che Verdone a che si espone sulle problematiche di alcune città, in particolare la sua amata Roma, di cui è diventato quasi sindaco (ma solo per finzione) nel suo ultimo lavoro, la serie tv Vita da Carlo. Questa volta però, ha voluto raccontare una brutta esperienza che ha vissuto in prima persona nella capitale lombarda.
Di recente si è parlato di Carlo Verdone quando ha lanciato un appello a Natasha Hovey, una delle sue attrici nei film anni ’80, molto amata anche dal pubblico italiano, a giudicare dalla partecipazione che ha sollevato il suo post su Facebook. Natasha Hovey, che oggi vive a Miami, gli ha risposto dopo qualche giorno e gli ha promesso che andrà a trovarlo.