Ciro Di Maio, nato a Napoli il 2 maggio 1975, è un attore e conduttore televisivo noto al pubblico soprattutto per le diverse apparizioni in fiction di successo e per i programmi sul canale Marco Polo. Di lui però si è parlato anche per i guai giudiziari: nel 2021 è stato arrestato e condannato per possesso e traffico di Gbl (gamma-butirrolattone), la cosiddetta “droga dello stupro” e due anni dopo, nel 2023, è stato trovato nuovamente in possesso di Gbl, che si era fatto spedire dalla Cina, e di altri stupefacenti.
Di Maio muove i primi passi nel mondo dello spettacolo accanto all’indimenticabile Raffaella Carrà. È il 1998, infatti, quando diventa uno dei boys in Carramba! Che fortuna. Con il tempo, poi, è entrato a far parte di progetti particolarmente popolari. Tra tutti Un posto al sole, la nona stagione di Un medico in famiglia e Le tre rose di Eva. La vera riconoscibilità, però, la raggiunge come conduttore e autore della trasmissione Diario di viaggio sul canale Marco Polo. Grazie a questa esperienza ha scritto numerose recensioni di viaggio ed è stato inviato più volte per Raiuno e Sky.
Attualmente il suo nome è legato ad una serie di accuse che lo coinvolgono a livello legale. Il 24 agosto 2021, infatti, viene arrestato e poi condannato ad un anno e 4 mesi, pena commutata in una multa di 3.800 euro, per essersi fatto spedire dall’Olanda presso la sua casa a Milano 1 litri di Gbl. Si tratta di un liquido incolore conosciuto anche come droga dello stupro. Come precisato dal pm Leonardo Lesti, non si tratta di un acquisto effettuato per uso personale, come sostenuto dallo stesso Di Maio al momento dell’arresto. A dimostrarlo sono degli acquisti avvenuti in precedenza e delle chat che lo attesterebbero.
I guai giudiziari, però, non sono finiti qua. A ottobre 2023, infatti, Di Maio è stato nuovamente arrestato per una spedizione arrivata alla Cargo City dell’aeroporto di Malpensa proveniente dalla Cina. Questa viaggiava all’interno di anonimi flaconi ed è stata acquistata in bitcoin. I finanzieri del Gruppo di Malpensa hanno eseguito una consegna controllata per avere altre prove e riuscire ad individuare i responsabili del traffico. Un’informazione che sono riusciti ad avere seguendo a distanza la spedizione fino al momento della consegna avvenuta a Milano. In questa occasione sono stati sequestrati ben tre litri di Gbl e altri stupefacenti, come cocaina e mefedrone. Per questo motivo Il sostituto procuratore di Milano, Baj Macario, ha chiesto per Ciro Di Maio il giudizio immediato. In entrambe le occasioni, Di Maio ha rilasciato una dichiarazione spontanea attraverso la quale ha detto che si trattava di stupefacenti destinati ad uso personale, che non sono mai stati ceduti ad altre persone. Come riporta l’ANSA infatti, nel 2021, Di Maio aveva dichiarato: “Non sono uno spacciatore, la sostanza non era destinata a feste o altro, era per me, ne sono dipendente da molti anni ormai e sto cercando di seguire un programma terapeutico che prevede di scalare riducendo mano a mano il consumo”. Un’affermazione che era stata caldeggiata dal suo legale, il quale spiegò che il conduttore era seguito da un medico che lo stava aiutando a curarsi.