Gabriele Paolini è nato a Milano il 12 ottobre 1974 ma ha vissuto prevalentemente a Roma. Pur non avendo una professionalità specifica è riuscito a diventare noto al pubblico televisivo grazie alla sua attività di disturbatore. Dal 1995, infatti, il volto di Paolini comincia ad apparire dietro giornalisti, dirette televisive e collegamenti in diversi programmi di attualità. Il suo scopo è quello di sostenere una personale campagna di sensibilizzazione a favore dei profilattici. Un interesse che sembra aver sviluppato in seguito alla morte di un amico proprio per AIDS. Inoltre sappiamo che i suoi genitori erano Gaetano Paolini, un generale dell’esercito, e Beatrice Bochicchio.
Il suo stile, però, è abbastanza discutibile e volto a colpire attraverso l’esposizione di cartelli con messaggi provocatori, gesti scurrili ed insulti rivolti a personaggi pubblici o politici. Più di una volta la sua presenza ha portato ad interrompere immediatamente il collegamento esterno o l’intervento. Tra le sue incursioni più celebri si deve ricordare quella durante il Campionato mondiale di calcio del 1998. In quell’occasione il giornalista Paolo Frajese, inviato del TG1, lo prese letteralmente a calci in diretta da Marsiglia. Per tutti questi motivi, dunque, lo stesso Paolini si è definito come inquinatore televisivo, aggiudicandosi addirittura una voce sull’enciclopedia dedicata alla televisione della Garzanti. Nello specifico viene definito come “l’uomo che ha fatto dell’apparizione catodica uno scopo primario dell’esistenza”.
Oltre alla televisione, poi, Paolini ha anche utilizzato internet per pubblicare del materiale pornografico nel quale fa mostra di se stesso in modo piuttosto esplicito. Per poi arrivare, nel 2012, a girare il film porno Storie di un italiano vero diretto da Max Bellocchio. Tutte attività che, inevitabilmente, gli sono costate diversi procedimenti giudiziari. Nel 2006, infatti, una sentenza della Corte di Cassazione gli ha riconosciuto il reato di molestie e stalking per un’azione disturbante durante un collegamento televisivo Rai in diretta da palazzo Chigi. In quel caso Paolini è apparso alle spalle di un giornalista con un cartello offensivo nei confronti del presentatore Pippo Baudo. Sempre nello stesso anno, poi, è intervenuta anche la Polizia postale. In questo caso ad essere messi sotto osservazione sono i suoi canali internet dove veniva pubblicata pornografia e dichiarazioni diffamatorie ai danni del critico cinematografico Robert Bernocchi.
“Stiamo in un Paese in cui io sto pagando il fatto di aver avuto un rapporto sessuale con Ratzinger. Quando fu eletto Papa, io feci irruzione durante su Rai1, anche in audio, e urlai che avevo fatto sesso con Ratzinger.”
Nel 2012 interviene anche il Tribunale di Roma condannandolo a 6 mesi di carcere e ad un risarcimento di 30.000 euro per molestie nei confronti di tre giornalisti di Mediaset. Ma non è certo finita qui. Nel 2017 viene condannato a 5 anni di reclusione per produzione di materiale pedopornografico e tentata violenza sessuale su minore. L’anno seguente il tribunale di sorveglianza lo affida in prova ai servizi sociali per scontare la pena di 2 anni, 5 mesi e 15 giorni per via delle condanne che ha accumulato nel tempo. Il 17 dicembre 2021, poi, in carcere per scontare la sua condanna, tenta il suicidio ingerendo degli psicofarmaci. Viene salvato in extremis dal personale penitenziario.
Nonostante abbia fatto dell’apparire un elemento essenziale della sua vita, per quanto rigarda la sfera privata si conosce molto poco. Sembrerebbe, comunque, che nel 2021 si sia fidanzato ufficialmente con la compagna Michela Dezi, anche se, sempre secondo sue dichiarazioni, avrebbe avuto all’attivo relazioni con diversi personaggi politici come Bettino Craxi e Francesco Rutelli.