Mariangela Eboli, nata a Bari, è la compagna di vita di Checco Zalone da più di 15 anni e attualmente si occupa della parte amministrativa e burocratica della Mzl, l’azienda del suo partner, con un patrimonio di 5 milioni di euro. Nonostante insieme abbiano dato alla luce due figlie, Gaia, nata nel 2013, e Greta del 2017, i due non sono ancora convolati a nozze. Il comico pugliese ha incontrato per la prima volta la sua futura partner nel 2006, quando lei era una cantante di pianobar e lui un musicista di matrimoni. Dopo una breve frequentazione, i due si sono innamorati e oggi fanno coppia fissa.
Quando Checco Zalone era soltanto un musicista di matrimoni e Mariangela Eboli una cantante di piano bar, era il lontano 2006; il comico pugliese non era ancora diventato famoso grazie ai suoi sketch televisivi a Zelig, né aveva preso parte a progetti cinematografici di successo. I due si incontrano casualmente in una pizzeria, mentre lei era sul palco: “Lei cantava in una pizzeria. Mi sono presentato: ‘Sono un musicista matrimonialista e avrei bisogno di una che canta nei matrimoni’. Ma, sfigato come sono, non mi capitarono più matrimoni.”, ha raccontato Zalone. Si sa poco della vita privata di Mariangela, se non che è nata in provincia di Bari e che, prima di incontrare l’amore della sua vita, era per l’appunto una cantante.
Da quando si sono conosciuti però, non si sono mai lasciati. Ora Mariangela e Luca Medici (il vero nome di Checco Zalone) stanno insieme da oltre 15 anni, nel 2013 hanno dato alla luce Gaia, e nel 2017 la sorellina Greta. La partner di Zalone gestisce assieme a lui la società Mzl fondata dallo stesso Luca Medici, e che attualmente ha un parìtrimonio che ammonta a 5 milioni di euro.
Nonostante oltre 15 anni di convivenza e la creazione di una famiglia, Checco e Mariangela non hanno mai sentito la necessità di convolare a nozze, tanto che a tal proposito il comico pugliese ha sempre risposto con l’ironia (poco) sottile che lo contraddistingue da sempre: “Di sposarmi mi sono scordato. Mariangela si è anche rivolta alla Corte Europea dei diritti dell’uomo… ma la verità è che stiamo bene così!”