Mioara Bascoveanu, 43 anni, è una donna di origine romena che oggi sta scontando la pena a 24 anni di reclusione per l’omicidio dell’ex compagno, l’avvocato Giuseppe Cardoselli, ucciso ad Anzio con 17 coltellate il 28 ottobre 2019, perché lei temeva di perdere l’affidamento delle due figlie. La donna si trova attualmente in una struttura protetta di Verona e non in carcere, poiché il regime carcerario è incompatibile con le sue condizioni di salute. Il processo a Bascoveanu è al centro di una puntata di Un giorno in pretura.
Bascoveanu era vedova da un precedente matrimonio quando si è legata a Cardoselli, apprezzato avvocato civilista di Anzio, una cittadina sul litorale a pochi chilometri da Roma, a sua volta separato e padre di un figlio. Nei 10 anni di relazione la coppia ha avuto due bambine che al momento della morte del padre, avevano 3 e 5 anni.
Proprio l’affidamento delle figlie è stato all’origine delle dispute tra Mioara e l’ex. L’uomo aveva più volte denunciato la donna per ingiurie e calunnia. Dalle pagine del suo profilo Facebook, infatti, Bascoveanu aveva pubblicato post contro Cardoselli, di vario tenore.
Nel settembre del 2019, per esempio, la donna aveva condiviso numerosi post sul caso di Bibbiano. E una serie di frasi dedicate implicitamente all’ex come: “Inutile che porti l’orologio se poi il tuo ritardo è mentale“. Oppure, “Non si sceglie di avere una persona accanto per peggiorare la propria vita ma per migliorarla. E se l’amore non porta a questo o non è amore o è un amore malato“.
Bascoveanu e Cardoselli si erano separati per le liti e soprattutto per una diversa visione sull’educazione delle figlie, affidate agli zii paterni. Le piccole erano addirittura in macchina ad aspettare, quando la madre è entrata nello studio di Cardoselli, per chiedergli di tornare insieme, come faceva spesso. Bascoveanu aveva con sé un coltello a lama lunga che ha usato contro l’uomo al culmine dell’ennesimo litigio. A uccidere Cardoselli il fendente al collo. La stessa Mioara poi ha chiamato i carabinieri per auto denunciarsi.