Juliette Mayniel, nata il 22 gennaio 1936 a Saint-Hippolyte in Francia e morta il 21 luglio 2023 a San Miguel de Allende, in Messico, dove viveva, è stata un’attrice che, la cronaca rosa dei tempi, rese celebre come compagna di Vittorio Gassmann e madre di Alessandro Gassmann, anche lui attore. Prima della relazione con Gassman, era stata sposata con Robert Auboyneau. Naturalmente Mayniel è anche la nonna del cantante Leo Gassman.
Prima di diventare un volto noto del grande schermo, però, Juliette ha avuto una vita semplice. Le sue origini, infatti, sono da rintracciare nella Francia rurale. I genitori sono dei semplici contadini e lei cresce in un piccolo villaggio lontano anni luce dalla vita roboante di Parigi e dal clamore del cinema. Come può, dunque, una ragazza così, arrivare ad essere un volto conosciuto del grande schermo? A scoprirla pare sia stato niente meno che Claude Chabrol. A ricordarlo è lo stesso regista che, in una sua biografia, ammette di averla vista per la prima volta in uno spot pubblicitario per una soap opera.
Grazie a questa piccola occasione, dunque, Juliette Mayniel fa fa il suo debutto cinematografico con il film I cugini, diretta proprio da Chabrol. Fanno seguito altre esperienze importanti come Occhi senza volto, La guerra di Troia ed Ofelia. La sua, inoltre, è una carriera che ha ricevuto anche il riconoscimento di un grande premio. Durante il Festival di Berlino del 1960, infatti, le viene attribuito l’Orso d’Argento come miglior attrice per la sua interpretazione in Storia di un disertore.
Nel 1964, poi, conosce Vittorio Gassmann. Con lui inizia una relazione mai sfociata nel matrimonio e durata fino al 1968. Dalla loro unione nasce il figlio Alessandro. Prima dell’incontro con Gassmann, però, la Mayniel aveva già un matrimonio concluso alle spalle con Robert Auboyneau.
Dopo essere diventata pittrice e restauratrice, l’attrice ha deciso di lasciare il cinema per trasferirsi a vivere in Messico. Qui, precisamente a San Miguel de Allende, è vissuta fino al giorno della sua morte dedicandosi principalmente alla produzione artistica. Di lei il figlio Alessandro ricorda lunghe chiacchierate via mail metà in francese e metà in italiano. Il telefono non lo amava a causa di problemi di udito che non le permettevano di avere una normale conversazione.
“Non ho mai occasione di parlare di mia madre, mi chiedono sempre di mio padre” – aveva detto Alessandro – “Era di una bellezza fuori dal comune, uno dei volti della Nouvelle Vague, aveva vinto l’Orso d’oro alla Berlinale. Attrice cult ancora oggi, quando metto una sua foto sui social, spopola”