Michela Murgia aveva quattro figli, cioè Raphael Luis, il più piccolo, Francesco Leone nato nel 1994, cantante lirico, Michele Anghileri nato nel 1998, attivista, e Alessandro Giammei, nato nel 1988, docente di italianistica a Yale. Va specificato che non sono figli naturali della scrittrice e intellettuale, ma ragazzi che lei ha sempre considerato figli dell’anima, individui che ha accudito e seguito come una mamma, entrati in diversi momenti della sua vita e che oggi fanno parte della Queer Family di Murgia. La scrittrice ha anche aggiunto che col tempo i rapporti con i suoi figli sono cambiati, e che i ragazzi non hanno mai troncato i rapporti con i loro genitori naturali. “Ti chiedono loro, ti dicono fammi stare. Stiamo. La questione di essere famiglia ha a che fare con lo stare. Stai nella mia vita. Il modo? Lo si trova.”
Raphael Luis, è il più piccolo dei figli d’anima di Michela Murgia, vive a Vicenza e la sua mamma naturale si chiama Claudia, ed è arrivato nella vita di Murgia un po’ per caso, come ebbe da raccontare la nota scrittrice: “A nove anni, Raphael mi ha preso la mano nella stessa sera in cui l’ho visto per la prima volta e mi ha detto: non voglio che te ne vai mai più. Non c’era alcuna ragione per dargli retta, a me i bambini nemmeno piacciono, ma ho vacillato e ho guardato Claudia, anche lei conosciuta la sera stessa. La decisione presa in quello scambio di sguardi non l’ho mai rimpianta”
Su Raphael Luis, a Vanity Fair, Murgia disse, per fare un esempio sul concetto di famiglia da lei avallato: “Io, Claudia, suo marito e il padre di mio figlio Raphael siamo quattro ed esercitiamo una co-genitorialità diversa, mutevole, perché negli anni abbiamo dovuto cambiare. Noi cambiamo, perché non devono cambiare i modelli di riferimento? Cosa vuol dire che c’è una famiglia migliore e una peggiore? È la norma applicata alle relazioni che non regge. E genera dolore. Tutto quello che sfugge a questi legami viene considerato atipico ma è molto più tipico di quanto non lo sia”. Il rapporto con la mamma di Raphael, spiegò Murgià “è difficile da spiegare, perché noi ci amiamo profondamente, e questa cosa le persone la romanticizzano e la sessualizzano, infatti molti giornali a riguardo hanno titolato “Michela Murgia fa coming out, rivela la compagna”. Noi abbiamo riso, sono stata anche con donne nella vita, ma tra queste non c’è stata Claudia. Abbiamo condiviso il figlio come due donne che si passano una responsabilità. L’altro giorno piangendo lei mi ha detto: io sono stata una madre migliore perché c’eri anche tu. E io le ho risposto: io sono stata una madre perché tu me lo hai consentito.”
Riguardo Raphael Luis, Michela Murgia raccontò quale fu la sua reazione alla sua malattia, un carcinoma renale al quarto stadio e spiegò che la decisione di vivere tutti insieme, per le ultime settimane di vita della Murgia, è stata una sua idea: “Quando io e mio marito Lorenzo siamo partiti per l’Orient Express, la sera prima siamo andati da mio figlio Raphael. Raphael ha cucinato per noi e durante la cena gli ho detto: questa è la situazione, io ho le metastasi già al cervello, farò una radioterapia, ma significa che sono in uno stadio per cui è meglio predisporsi al peggio. Nel tempo che rimane, che cosa vuoi fare con me? Troviamo uno spazio per costruire dei ricordi? E lui mi ha fatto un discorso adulto serissimo. Ha detto: “Io sono il più piccolo, non faccio lavori artistici come voi e geograficamente ed economicamente non sono così libero di spostarmi. Ho paura che se tu muori io sarò il più orfano di tutti. Io ti chiedo, quando ti trasferirai nella nuova casa, trova il tempo, può essere anche questa estate, in cui stiamo tutti e quattro con te per tre settimane. Non abbiamo mai avuto tempo di stare così tanto insieme, dammi modo di conoscerti meglio, così che quando non ci sarai più io avrò ancora relazioni con la tua eredità”. Questa cosa è stata molto toccante. Infatti a luglio starò con lui.”
Francesco Leone, nato nel 1994 a Cagliari, è un cantante lirico molto noto nel suo ambiente. Lui e Michela si sono conosciuti quando il ragazzo aveva 18 anni. Come spiega il sito del Teatro Lirico di Cagliari, ha dedicato tutta la vita, sin da giovanissimo, allo studio della musica, fino ad approdare ai primi ruoli sul palcoscenico, nelle opere più famose, dalla Boheme al Trovatore. Nel 2022 ha interpretato il Dottore ne La Traviata all’Arena di Verona. Francesco, sul suo profilo Instagram, ha salutato Michela con più post, tra cui l’ultimo, che condividiamo.
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Alessandro Giammei è nato nel 1988 a Roma e oggi insegna all’Università americana di Yale, sappiamo che sua madre naturale è un insegnante. Michela Murgia ha raccontato di aver conosciuto Alessandro su una community di GDR, quando il ragazzo aveva 16 anni, nel 2004 e di essere rimasto colpito dalla sua intelligenza e cultura. “Quando ho conosciuto Alessandro era uno studente liceale straordinario, di quelle intelligenze fulminanti che tu dici questo ne nasce uno su un milione. E io non posso non vederlo fiorire. Ci siamo conosciuti online su una community di gioco di ruolo. Elfi, nani, un po’ tolkieniana. Si giocava con le parole, nelle chat. Non c’erano avatar. Scrivevamo e basta. È stata la mia scuola di scrittura. E anche la sua. Abbiamo giocato insieme per molti mesi e non sapevo chi c’era dall’altra parte. Io mi aspettavo un adulto molto colto. Quando ho scoperto che c’era un ragazzino, mi sono detta: se fa tali ragionamenti a 16 anni, che margini di crescita ci sono? Io devo vedere questa aurora! E quando abbiamo iniziato a scambiarci i libri ho capito che aveva letto più di me. A 18 anni ha fatto l’editor del mio libro Accabadora. E ora, a 35, insegna italianistica a Yale. E oggi, poi, Alessandro che cos’è? Mio figlio? Uno che mi consiglia i libri? Uno che curerà i miei diritti? Uno che conosce nel profondo tutti i mutamenti della mia vita? Io non so più se chiamarlo figlio. Oggi è un amico. Ma per molti versi un maestro. I rapporti cambiano e si invertono. Dentro questa famiglia tutto è cambiato, i ruoli ruotano. Nella famiglia tradizionale questo non avviene, perché è il sangue che li determina. Un padre è un padre sempre. E a volte questa cosa è un ergastolo. Sia per il padre che per i figli”
Giammei si presenta spiegando: “Dopo un perfezionamento in letteratura alla Scuola Normale Superiore di Pisa ho vinto una Cotsen Postdoctoral Fellowship alla Society of Fellows dell’università di Princeton, dove insegno presso il dipartimento di French and Italian. Ho anche insegnato italiano alla New York University e letteratura inglese nel carcere Garden State (Trenton, New Jersey). Mi occupo di poesia contemporanea, del rapporto tra letteratura e visualità, e dei revival della cultura rinascimentale nella modernità”
Michele Anghileri è nato nel 1998 a Covo, in provincia di Bergamo, ed è un attivista, che da anni segue costantemente progetti umanitari nei luoghi di destinazione, come il Malawi, che conosce bene. In un’intervista a Orizzonti Internazionali, Michele spiegò: “Quando sono partito la prima volta, io credevo davvero di poter cambiare il mondo. In realtà, ho poi capito che da soli non siamo in grado di cambiare proprio nulla, se non cercare di modificare la percezione che le persone hanno del mondo in cui vivono, trasmettergli l’idea che ci possa essere anche altro, che ci possa essere davvero la possibilità di avere cibo e acqua tutti i giorni. La cosa più bella che possiamo augurarci è che le persone siano in grado di muoversi con le loro gambe, che possano in modo autonomo procurarsi ciò di cui necessitano ogni volta che ne hanno bisogno. Io mi auguro davvero che ci sia una possibilità di cambiamento, anche se la strada è ancora davvero lunga e in salita.”
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Negli ultimi mesi Michela Murgia ha parlato spesso dei suoi figli d’anima e della sua Queer Family, di cui fanno parte, insieme ad altre persone – tra cui Chiara Valerio e Lorenzo Terenzi, l’uomo che la scrittrice ha sposato in articulo mortis, a luglio 2023.