L’attore Michele Riondino ha due fratelli Fabio e Valerio, che hanno equamente scelto la loro carriera professionale, dividendosi tra i due settori d’elezione della famiglia: lavoro in fabbrica e sul palcoscenico. Fabio infatti lavora in acciaieria all’Ilva di Taranto, mentre Valerio, nato nel 1992, è un attore come Michele.
Cominciamo da Fabio Riondino che ha seguito le orme del padre Franco, lavorando come operaio presso l’acciaieria Ilva di Taranto. Un mestiere massacrante, di cui lo stesso Michele Riondino ha parlato nel libro Senza padroni. “A me alle superiori hanno insegnato il ciclo dell’acciaio perché il mio futuro era destinato alla fabbrica. Mio padre è un pensionato Ilva, mio fratello ci lavora, come molti miei amici. Molti compagni del comitato sono stati fra i primi cacciati da ArcelorMittal” si legge in uno dei passi dell’intervista condotta da Piero Ferrante e poi pubblicata per Edizioni Gruppo Abele.
Non si hanno molte altre notizie su Fabio Riondino, a parte il fatto che sia molto legato al fratello Michele, che da sempre è impegnato in prima persona a raccontare i mille problemi della sua città Taranto e dell’Ilva, la fabbrica che con le sue esalazioni ha messo a rischio la salute di migliaia di cittadini.
Valerio Riondino, invece, fa l’attore. Nato a Roma nel luglio del 1992, ha studiato recitazione alla scuola Fondamenta dal 2011 al 2014, lavorando anche a vari laboratori di teatro danza.
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Non ha ancora trovato il ruolo della vita, quello che lo renderà famoso al grande pubblico, ma dal suo profilo Instagram, che conta 436 followers, si evince una certa attitudine alla danza e più in generale al movimento. Appare tra i testimonial di BO.A.T. – Bottega Anonima Teatro, una serie di Masterclass sul teatro dedicato a giovani attrici e attori.