Christian De Sica è pronto a tornare con un film sulle festività, sarà infatti da lunedì disponibile su Netflix il film Natale a tutti i costi. Già frutto di polemiche legate a una battuta sul vino abruzzese il film però non vede la presenza al suo fianco del compagno di mille battaglie Massimo Boldi. Quando gli chiedono dei cinepanettoni l’attore romano quasi si commuove e non chiude la porta per possibili collaborazioni future.
In una lunga intervista a Il Corriere della Sera l’artista spiega: “Non rinnego i cinepanettoni, ma proprio per niente. Ne ho fatti una trentina, mi hanno dato successo ed è il motivo per cui 40 anni dopo sono ancora qui. Il più bello è il primo Vacanze di Natale, perché raccontava la borghesia degli anni ottanta. Il più brutto è Tifosi, ma uscì poco prima di Natale. Ho postato la locandina di questo film (Natale a tutti i costi ndr) e ho ricevuto quasi duemila messaggi, la maggior parte mi chiedeva se rifarei un cinepanettone. Io rispondo che lo farei subito, ma non me ne hanno più offerti”.
Si interroga anche sulla sua età: “Oggi ho 71 anni, pensate ad Alberto Sordi che fa tutta la vita Un americano a Roma o Carlo Verdone Un sacco bello. Se rifacessi Yuppies con Massimo Boldi la gente ci sputerebbe. Avremmo anche continuato, ma i produttori hanno paura degli incassi”. Torna poi sulla polemica legata al vino abruzzese nel suo ultimo film e ci tiene a precisare: “È una sciocchezza, la battuta era nel trailer. Nel prosieguo del dialogo dico che è un vino corposo, buono. Prima di giudicare potevano anche pazientare e guardarsi il film”.