Enrico Fermi è morto il 28 novembre 1954 a causa di un tumore allo stomaco, all’età di 53 anni. Il fisico italano si trovava a Chicago, nella sua abitazione. Il collega Eugene Wigner scrisse subito dopo il decesso: “Dieci giorni prima che morisse mi disse che sperava non sarebbe durato molto. Si è riconciliato perfettamente con il suo destino”. Fermi fu sepolto all’Oak Woods Cemetery. a Chicago.
In occasione della sua morte, il New York Times scrisse che il 9 ottobre 1954, poco prima di morire, Fermi era stato sottoposto ad un “intervento chirurgico esplorativo” che rivelò un cancro inoperabile. Nei mesi precedenti era tornato in Italia, per l’ultima volta, per una serie di lezioni a Varenna, sul Lago di Como. Sembra che Fermi avesse una salute eccellente, almeno fino all’insorgere della malattia, e che amasse praticare sport all’aria aperta, e si suppone che la causa principale del tumore allo stomaco fu la continua esposizione alle radiazioni.
Il tumore allo stomaco è una neoplasia che va a svilupparsi sul rivestimento di quest’organo. I primi sintomi che riguardano questa patologia sono sensazione di bruciore di stomaco, dolore all’addome, nausea e pesante perdita dell’appetito. I sintomi che invece si sviluppano successivamente possono essere ittero, perdita di peso, vomito, sangue nelle feci e difficoltà a deglutire. Sicuramente si rischia di morire a causa di questa patologia, ma non è da escludere che una cura tempestiva ed efficiente possa portare a salvare il paziente. Certo è che quasi settant’anni fa l’approccio a questa malattia era ancora meno efficace e sopravvivere era una cosa altamente improbabile.
Tredici anni dopo la morte di Enrico Fermi, fu annunciata la morte di Robert Oppenheimer, che aveva condiviso con lui il Progetto Manhattan.