Fernandel è morto il 26 febbraio 1971 a causa di un carcinoma di origine epatica che gli era stato diagnosticato l’anno precedente e che portò a drammatiche evoluzioni con tanto di metastasi a un polmone e al cuore. L’attore di Don Camillo morì a Parigi, nel suo appartamento. Aveva 67 anni e l’anno precedente aveva accusato problemi di salute sul set del suo ultimo film, ma non sapeva di essere malato di tumore, cosa di cui invece i suoi familiari erano a conoscenza.
Nel 1970 l’artista – il cui vero nome era Fernand-Joseph-Désiré Contandin – girò il suo ultimo film, Don Camillo e i giovani d’oggi. Le riprese si tennero nel mese di luglio e sotto il sole estivo Fernandel fu colpito da diversi mancamenti a causa della spossatezza e accusò gravi difficoltà respiratorie e preoccupanti dolori al torace. Addirittura il 5 agosto, per una scena del film, l’attore avrebbe dovuto portare un braccio un attrice, Graziella Granata. Nonostante lei fosse esile, Fernandel accusò uno sforzo tale che fu costretto a lasciare il set per essere ricoverato in ospedale a Parma. Successivamente decise di tornare a Marsiglia per sottoporsi a diversi esami clinici con la promessa di tornare presto per completare il film.
In un’intervista concessa all’epoca e diffusa anni dopo, Fernandel spiegò: “Mi sentivo un po’ stanco, pensavo che avrei dovuto farmi vedere da un dottore. Il dottore mi ha detto: “Sa cosa ha? Lei ha una pleurite, deve fermarsi subito”. Per questo ho avvisato produttore e regista del film. Il dottor Charpin si è preso immediatamente cura di me”
A quel punto però le condizioni di Fernandel erano già critiche, da mesi gli era stato diagnosticato un carcinoma di origine epatica dopo un intervento per la rimozione di un’escrescenza sotto il pettorale destro. Ma la famiglia decise di tenere l’artista all’oscuro delle sue condizioni di salute e anche il regista del film Christian Jaque non fu informato dell’entità della sua malattia, quando scritturò Fernandel per il film. La produzione propose di andare avanti senza Fernandel, trovando la ferma opposizione di Gino Cervi e Jaque. Arrivati a gennaio del 1971 Fernandel chiamò Jaque per confermargli che stava migliorando, ma morì poco dopo nella sua casa di Parigi lasciando un vuoto incolmabile e il film rimase incompiuto. Il compagno di tante avventure cinematografiche, Gino Cervi, morì tre anni dopo.