Franca Rampi, protagonista di una delle pagine più drammatichei ed emozionanti della storia italiana, oggi è ancora in vita, così come suo marito Fernando Rampi, al quale è legatissima.. La madre di Alfredino Rampi, il bambino che precipitò in un pozzo artesiano, a Vermicino, nel 1981, ha dovuto affrontare un altro lutto recente, con la morte del suo secondo figlio, Riccardo, nel 2015. In tutti questi anni Franca ha mantenuto il più stretto riserbo sulla sua vita privata e le poche volte che ha rilasciato dichiarazioni pubbliche lo ha fatto per parlare del Centro Alfredo Rampi, da lei fondato subito dopo la tragedia, e in generale, di temi che le stanno a cuore, come la sicurezza pubblica.
Franca Bizzarri, questo il nome da nubile della madre di Alfredino, non parla della sua vita privata, che ai tempi della tragedia fu già abbastanza eviscerata e giudicata da certa stampa bigotta e da una parte dell’opinione pubblica più gretta. Come abbiamo accennato, nel 2015 ha perso un altro figlio, Riccardo, il fratello minore di Alfredo, a soli 36 anni. Come scrisse Repubblica, Riccardo Rampi era cardiopatico come suo fratello ed è morto a causa di un infarto, durante una festa in un locale. Aveva una moglie e due figlie piccole. A questo grande dolore, per Franca, come riporta il Corriere, se n’è aggiunto un altro, nel 2022, quando la tomba in cui i fratelli Rampi riposano insieme alla nonna Vejia, fu ricoperta di scritte ingiuriose e svastiche.
Nel 2021, la storia del bambino caduto nel pozzo è stata raccontata nella fiction in due puntate Alfredino – una storia italiana, nella quale il ruolo di Franca Rampi è interpretato da Anna Foglietta, la quale – stando a quanto riporta Tv Sorrisi e Canzoni – spiegò che non aveva incontrato la mamma di Alfredo, per costruire il suo ruolo, e confermò che la signora, più che del suo dolore privato, preferisce parlare del Centro Alfredo Rampi, da lei istituito dopo la tragedia e attivo ancora oggi, una onlus che “promuove attività di informazione, formazione e addestramento per la preparazione ai grandi rischi del territorio” ma organizza anche corsi sulla sicurezza, anche in ambito quotidiano e molte altre attività e progetti su sicurezza e prevenzione. Per Franca Rampi il Centro è stato lo scopo di una vita, un modo per veicolare in modo costruttivo il suo dolore e impedire il più possibile che ad altri bambini potesse succedere quel che è accaduto ad Alfredo.
Come è risaputo inoltre, Franca ha dato un contributo importante anche alla nascita della Protezione Civile, voluta dalll’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, che le fu accanto nelle tragiche ore concitate del salvataggio di Alfredo, a Vermicino. Quando il bambino fu dichiarato morto infatti, Franca Rampi si sfogò proprio con Pertini, sottolineando che era mancata l’organizzazione sul salvataggio e che furono commessi errori clamorosi.
Ricordiamo che il figlio di Franca e Nando Rampi, Alfredo, di sei anni, la sera del 10 giugno 1981, cadde in un pozzo artesiano a Selvotta, una frazione di Frascati che si trova nei pressi di Vermicino. In quei giorni i Rampi si trovavano in vacanza nella loro seconda casa, che dopo la tragedia hanno venduto. Con loro c’erano anche Riccardo, che aveva due anni, e la nonna materna, che ai tempi somigliava moltissimo a Franca come è oggi. Nei tre giorni che seguirono all’incidente, furono fatti diversi tentativi per salvare Alfredo, tutti falliti. Furono coinvolte molte persone, che provarono a calarsi nel pozzo, per recuperare il bambino, senza alcun successo. Furono tre giorni che cambiarono l’Italia e il modo di fare e vivere la tv, nel bene e nel male. Giorni di grande solidarietà, ma anche giorni di confusione, di critiche nei confronti di Franca, giudicata per aver mangiata un ghiacciolo durante i soccorsi, e di momenti concitati che tennero il nostro Paese col fiato sospeso. Chi scrive c’era, e anche se per questioni di età ricorda ben poco, non ha mai dimenticato l’apprensione e la partecipazione collettiva che coinvolsero tutti e tennero gli italiani incollati alla tv.