Francesco Pannofino è stato testimone del sequestro di Aldo Moro. L’attore si trovava a Via Fani quella mattina del 16 marzo 1978, quando un commando delle Brigate rosse prelevò il presidente della Democrazia Cristiana. L’attore, senza saperlo, stava assistendo ad una delle pagine più importanti della storia della Repubblica Italiana.
A dodici anni dalla terza stagione, ed a undici dal film, Francesco Pannofino è tornato a vestire i panni di Renè Ferretti, l’iconico personaggio della serie di cui abbiamo parlato nella recensione di Boris. L’attore è il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24.
Nella puntata in onda giovedì 27 ottobre alle 21, Francesco Pannofino parlerà di cinema e, ovviamente di Boris, ma racconterà alcuni aspetti inediti della sua vita privata, alcuni veramente sorprendenti. Il padre di Francesco era carabiniere e la famiglia lo ha seguito nei sui spostamenti. L’attore e il fratello sono nati a Pieve di Teco, in Liguria, poi si sono spostati ad Imperia, infine a Roma. Qui l’attore si è diplomato e ha iniziato a frequentare l’Università, proprio in questo periodo Pannofino è stato testimone della strage di Via Fani.
“Abitavo in via Mario Fani, dove abita ancora mia madre. Quella mattina stavo andando a prendere l’autobus per andare all’università perché c’era la lezione di algebra che sarebbe stato il primo esame che avrei dovuto dare“, ha raccontato l’attore. Francesco Pannofino, senza saperlo, ha attraversato l’incrocio, dove proprio in quel momento erano appostati i brigatisti rossi pronti ad assalire la scorta di Aldo Moro. “Sono passato lì all’incrocio dove è successo il fatto. Dopo venti metri mi sono fermato all”edicola e ho comprato il giornale. Stavo guardando la prima pagina e sono partite le raffiche. Io sono scappato dalla parte opposta, poi sono tornato. Ho visto la strage di via Fani“.
“Erano tempi veramente difficili“, è stata la riflessione finale di Francesco Pannofino. L’assalto di Via Fani si concluse con il rapimento di Aldo Moro e l’omicidio dei cinque agenti che componevano la scorta, 2 carabinieri e 3 agenti della Polizia. Il presidente della Democrazia Cristiana fu ucciso dopo 55 giorni di prigionia, il suo corpo fu fatto trovare dai brigatisti all’interno di una Renault 4 rossa in via Michelangelo Caetani, una strada vicina alle sedi nazionali del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana.
Proprio quest’anno, l’evento storico rievocato da Pannofino è stato raccontato anche in Esterno Notte, uno dei migliori film su Aldo Moro.