Franco Gatti de I Ricchi e Poveri, morto oggi all’età di 80 anni, non si è mai ripreso dalla morte del figlio Alessio, causa principale del suo ritiro della musica. L’artista abbandonò i Ricchi e Poveri spiegando che, dalla morte del ragazzo, non provava più nessuna gioia a salire sul palco.
Franco Gatti è morto oggi, 18 ottobre, a 80 anni nella sua Genova, la città in cui era nato il 4 ottobre 1942. Il cantante dei Ricchi e Poveri, quello conosciuto con il nomignolo di ‘Baffo’, da circa dieci anni portava una ferita nel cuore che non sì è mai sanata. Nel 2013, Fabio Fazio invitò i Ricchi e Poveri come ospiti d’onore alla 63ª edizione del Festival di Sanremo. La sera della loro esibizione, il 13 febbraio, il gruppo non salì sul palco. Fazio avvisò gli spettatori che i Ricchi e Poveri erano stati colpiti da un grave lutto. Quella notte infatti, il corpo senza vita di Alessio, il figlio di Franco, fu trovato nella sua abitazione.
Il giovane, quella sera, era solo in casa e fu trovato sul pavimento del soggiorno. Sul tavolo c’erano psicofarmaci, alcol ed eroina. Un mix risultato fatale, anche se il ragazzo non era un tossicodipendente, come aveva detto a più riprese suo padre. L’autopsia stabilì che quell’eroina trovata sul tavolo non rientrava nelle abitudini del giovane Gatt: il rapporto infatti parlò di “prima assunzione“. “Ero certo che non avremmo scoperto nostro figlio tossicodipendente. Non c’è niente che mi consoli, se non che in tanti ci sono rimasti vicini per mesi senza trarre conclusioni affrettate“, disse Franco quando seppe il risultato della perizia.
“Mio figlio beveva, beveva e beveva. Ed è stata anche un po’ la sua disgrazia. Ha fatto una cazzata, la prima della sua vita con gli stupefacenti e in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così. Credo che ci rincontreremo, lo spero. Io mio figlio lo sento vicino. Era incredibile, dotato di una grande genialità. Io ho sempre giocato nei titoli borsistici, gli feci vedere come facevo, dopo sei mesi era migliore di me. Di studiare non se ne parlava, però era un tipo così“, raccontò in televisione.
Il 4 maggio 2016, Franco Gatti lasciò la musica ed i Ricchi e Poveri, dopo 48 anni di attività insieme, per dedicarsi appieno alla sua famiglia. A Storie Italiane, intervistato da Eleonora Daniele, disse: “I miei colleghi e amici continuano a lavorare. Io mi sono fermato perché non salivo più sul palco con gioia“. Rispondendo alla giornalista, raccontò che la morte di Alessio aveva cambiato ogni cosa: “Penso che lui sia il mio angelo, che mi venga dietro e mi aiuti. Credo che ci rincontreremo“.
Al settimanale DiPiù, Franco Gatti raccontò così il suo dolore. “È contro natura che un figlio di 22 anni sia morto quando un padre di 70, pieno di acciacchi, è ancora vivo. Cerco di tener dentro il mio dolore, ma sono disperato, disperato. Lo so, lo spettacolo deve andare avanti anche con la morte nel cuore, ma ditemi voi: come faccio? “.
Franco Gatti è tornato a cantare con I Ricchi e Poveri nella storica reunion organizzata dal manager Danilo Mancuso nel gennaio del 2020. Angela Brambati, Franco Gatti, Marina Occhiena e Angelo Sotgiu, il 5 febbraio 2020 salirono sul palco dell’Ariston come ospiti della seconda serata del Festival di Sanremo. Anche in quel caso Gatti spiegò che avrebbe preso parte al tour imminente, ma solo per poche date.