Giancarlo Siani e Alessandro Siani non sono parenti, ma va detto che il comico napoletano – il cui vero nome è Alessandro Esposito – ha preso il cognome di Siani facendone così il suo nome d’arte in omaggio al giornalista napoletano assassinato dalla camorra. Lo stesso Alessandro Siani ha spiegato anche di aver voluto distinguere il suo vero nome dal nome d’arte. Durante un’intervista, ospite da Fabio Fazio ha rivelato: “In realtà io mi chiamo Esposito. Ma Esposito è un cognome troppo comune. Da giovane mi trovai a fare uno spettacolo e sul cartellone eravamo tutti Esposito, praticamente era nu stato ‘e famiglia. Per cui decisi di cambiarlo con una scelta importante”.
In un’altra occasione, il comico ha presenziato durante il Premio giornalistico Biagio Agnes dove ha ricordato Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra: “Il mio ricordo va ad un giornalista, Giancarlo Siani. Il 23 settembre 1985 è accaduto qualcosa che non sarebbe mai dovuto mai accadere. Mi piace ricordare un suo pensiero, ovvero che si può cadere mille volte, in tanti modi, e però se hai un pensiero libero nel cuore, nell’animo, non cadrai mai in ginocchio ma sempre in piedi”.
La vita di Giancarlo Siani ha preso vita nel film Fortapasc di Marco Risi. La pellicola del 2009 ha messo in evidenza la breve vita del giornalista napoletano che si è battuto per la verità a tutti i costi. All’età di 26 anni è stato assassinato sotto casa della fidanzata in seguito ad alcune inchieste per cui aveva già ricevuto minacce. Ha smascherato la collaborazione tra polizia e criminalità organizzata e per questo nel 1985 è stato assassinato dalla camorra.