In perfetto ossequio al suo personaggio di donna ‘dura’ e senza compromessi, Gianna Nannini non ha mai arretrato, ogni qual volta si è trattato di parlare di sesso, e soprattutto del proprio orientamento sessuale in tal senso. Da sempre ritenuta da molti, quasi con sprezzo, una semplice “lesbica”, Nannini negli anni, attraverso varie dichiarazioni, ha sempre cercato di dare un’immagine molto più composita e meno stereotipata di sé, ammettendo però di aver amato uomini e donne, indifferentemente.
Questo già a partire dal 1995, quando parlare di bisessualità, non era certamente comune. Ma se questa prima ‘autoetichetta’ rimaneva nei confini ben protetti delimitati dal pubblico di riferimento della rivista ‘Babilonia’ su cui quell’intervista venne pubblicata, nel 2002 Nannini decise di rivelarsi al mondo, in un’intervista al portale Gay.it: “Sono bisessuale, battagliera e contro guerre e sessismi. L’amore per un uomo o una donna è l’incontro tra libertà. Invito ad abbandonare ogni paura“.
Dopo la nascita della figlia Penelope, avuta, insieme alla storica compagna Carla, nel 2010 tramite inseminazione artificiale, la rocker torna sull’argomento e nel 2017, a Il Corriere, dichiara: “Ho amato uomini e donne, sono pansessuale. Per me l’amore è consonanza di spirito, che è molto più importante del sesso. Di solito l’amore è possessivo; io credo nell’Amore gigante, come il titolo di un altro disco, che non lo è“.
Passano gli anni, e la prospettiva si allarga; in un’intervista a Vanity Fair del 2019, Nannini torna di nuovo sull’argomento, non lasciando spazio a equivoci, ma rivendicando l’uso di un linguaggio meno costrittivo e definitorio: “Ami gli uomini? Ami le donne? Sempre le stesse domande, davanti alle quali uno vorrebbe dire soltanto: “Ma te li fai i cazzi tuoi? Eppure sarebbe semplice: a me le divisioni, a partire da quelle di genere, non mi hanno mai interessato granché: ho sempre amato uomini e donne e soprattutto non ho mai avuto freni nel sentire e seguire quello che volevo. Le ho sempre rifiutate, le definizioni. Al termine “coming out”, che ghettizza, ho sempre preferito la parola libertà“.
Ora, alla vigilia dell’uscita del suo nuovo disco, “Sei nel l’anima”, Gianna ha deciso ancora una volta di scioccare il suo pubblico con l’ennesima dichiarazione forte e senza freni, rilasciata, ancora una volta al Corriere: “Quando nel brano ‘1983’, canto “Sono nata senza genere”, mi riferisco al genere sessuale: non appartengo a una categoria. Quando sei bambino non capisci le differenze — bianco-nero, uomo-donna — che la società amplifica per creare divari. Nell’adolescenza ho vissuto altre difficoltà, non mi sono mai identificata“.
Riguardo alla lunga relazione con Carla, Nannini aveva detto anche, parlando del trasferimento in Gran Bretagna: “Sono anarchica, non credo al matrimonio. Ma conosco Carla da quarant’anni, e ho in lei totale fiducia. Se non ci fosse Penelope, mia figlia, non avrei mai fatto questo passo. Ma se mi succede qualcosa, Penelope per la legge italiana non avrebbe nessuno. In Inghilterra Carla la può adottare“.