Le dichiarazioni di Gianni Minà su Diego Armando Maradona sono tra le più belle della storia del grande numero 10. La loro è stata un’amicizia sincera e leale che è durata per tanti anni. E che ha legato il giornalista e il calciatore argentino anche nei momenti più difficili, non solo in quelli dei trionfi personali del Pibe de Oro. Come quando Maradona volle Minà accanto a sé anche dallo psicologo, per filmare gli incontri in video.
Considerato da Minà il più grande giocatore di tutti i tempi. Persino più forte di Pelé, perché ha fatto gli stessi prodigi del brasiliano, ma a velocità doppia. Molte volte i due si sono incontrati professionalmente. Con un tacito patto a cui hanno sempre onorato. Minà avrebbe sempre rispettato il campione, il genio del pallone e anche l’uomo. Di contro Maradona avrebbe rispettato il cronista, accettando anche le domande più difficili.
Uno dei momenti più evocativi, da questo punto di vista, fu l’incontro al termine della semifinale dei Mondiali del 1990 tra Argentina e Italia. Un match, giocato a Napoli, che è stato vinto dai sudamericani nell’atmosfera irreale dello stadio San Paolo. Dove metà stadio tifava per gli azzurri di Vicini e l’altra supportava, silenziosamente, la nazionale del loro idolo.
Gianni Minà ha rivelato in una recente intervista che Maradona gli promise che avrebbe parlato con lui, e solo con lui, a fine partita, qualsiasi risultato ci fosse stato. Così, il Diez mantenne la parola e raggiunse il giornalista a fine gara. E quando altri reporter argentini si fecero sotto con i loro microfoni, Maradona li rispedì tutti al mittente. Quella sarebbe stata un’intervista solo con il suo amico Gianni Minà.
L’aneddoto la dice lunga sul rapporto tra i due, che Gianni Minà aveva sempre valorizzato. Anche quando Diego Armando Maradona venne risucchiato in una spirale autodistruttiva che gli sarebbe valsa le prime pagine dei giornali per diversi anni.
La fiducia di Maradona nei confronti di Gianni Minà era talmente grande da spingere il calciatore a voler presente il giornalista durante le sue sedute di psicoterapia. Fu lo stesso Minà a raccontare la storia. “Io e mia moglie Loredana abbiamo deciso di distruggere parte del materiale video riguardante le sue sedute dallo psicologo che mi aveva fatto filmare a forza” spiegò al Corriere della Sera. Aggiungendo poi che lì non c’era alcuna notizia e che quelle immagini avrebbero solo aumentato la morbosità attorno a un uomo che stava solo cercando di guarire dalla tossicodipendenza.