Goldie Hawn ha rivelato di avere avuto dei contatti ravvicinati con due o tre extraterrestri quando aveva più o meno vent’anni e che grazie ad una successiva seduta di ipnosi regressiva, ha scoperto di essere stata anche toccata da questi esseri color argento. L’attrice ha raccontato questo particolare evento durante l’ultimo episodio di Time To Walk, il podcast presente su Apple Fitness+.
Ma cosa è successo nello specifico? Sempre stando a quanto detto dalla Hawn, il contatto è avvenuto mentre lavorava come ballerina ad Anaheim in California. In quegli anni aveva preso piede una vera e propria ossessione riguardo tutte le tematiche aliene amplificate da una serie di presunti avvistamenti UFO. Così, incuriosita da tutto questo, anche Goldie ha iniziato a desiderare un contatto.
“Lo ricordo così chiaramente. Sono uscita dalla mia porta, mi sono seduta su una piccola sporgenza e ho guardato il cielo scuro. E ho visto tutte queste stelle. E tutto quello che potevo pensare era: quanto siamo lontani e piccoli? Siamo l’unico pianeta nell’intero vasto universo che ospita la vita? Spinta da queste riflessioni ho detto: ‘So che sei là fuori, so che non siamo soli e mi piacerebbe incontrarti un giorno.”
Dopo tre o quattro mesi da quella notte, la Hawn si trova a West Covina, in California, località molto vicina al deserto, per un lavoro sempre come ballerina. Dopo delle prove abbastanza intense, decide di andare a riposare nella macchina di un suo amico. Una volta al suo interno, però, l’attrice sente uno strano rumore. Un suono acuto, quasi ad alte frequenze. Così, guardando fuori dal finestrino, vede qualche cosa di inaspettato.
“C’erano queste due o tre teste a forma triangolare. Erano di colore argento, un taglio per bocca, un nasino minuscolo, senza orecchie. Stavano indicando me, indicandomi in macchina come se stessero discutendo di me, come se fossi un argomento. E stavano parlando a voce bassa.”
Mentre accade tutto questo la Hawn si sente come paralizzata, incapace di muoversi e senza capire se si tratti di realtà o di un sogno. Dopo poco, comunque, riesce ad uscire da questo stato di paralisi e riprende contatto con l’esterno. All’inizio, comunque, pensa di aver semplicemente sognato e di essersi fatta suggestionare. Almeno fino a quando non iniziano ad uscire dei libri sulle esperienze avute con gli UFO. Qui i diretti interessati raccontano tutti di aver ascoltato un suono intenso e di essersi sentiti paralizzati.
Una descrizione che convince la Hawn di aver avuto anche lei un contatto extraterrestre. Un’idea rafforzata anni dopo dall’incontro con un astrofisico all’Università dell’Illinois. Grazie ad una sorta di terapia di regressione con lui l’attrice è riuscita a ricordare dei particolari di quel momento come, ad esempio, l’essere stata toccata sul viso da loro e di aver provato un sentimenti di pace e benevolenza.