La famiglia reale inglese – di cui fanno parte il Principe Harry e Meghan Markle, recentemente al centro di una serie Netflix – fa parlare di sé da anni: dalla morte di Diana alla compianta Regina Elisabetta scomparsa da poco. I media tengono l’occhio puntato sulle loro vicende per carpire segreti, intrighi e altro ancora. Ma ultimamente, il colpaccio grosso l’hanno fatto proprio i duchi di Sussex, dei quali, di seguito, tracciamo un profilo psicologico, sia individuale che di coppia. Da una parte abbiamo un sentimento di rivalsa cresciuto in ambito familiare, dall’altra una personalità narcisistica e accentratrice. Ma andiamo con ordine.
Per il Principe Harry, il secondogenito di casa Windsor, i problemi non sono iniziati con la morte della madre (che porta con sé un trauma di abbandono molto forte), ma dalla nascita. Crescere con la consapevolezza di non poter mai (o difficilmente) essere Re del proprio Paese può aver creato, come per tutti i secondogeniti, una sorte di atteggiamento di rivalsa, sia nei confronti del fratello William, sia nei confronti dell’intera famiglia. Va tenuto presente che il padre Carlo, ha rischiato di fare la stessa fine del figlio: con la longevità della madre Elisabetta, avrebbe potuto morire prima di lei. E in quel caso, sarebbe stato ancora peggio per Harry: la sua identificazione nel padre “fallimentare” lo avrebbe costretto ad una vita ben più triste.
Situazione ben diversa per Meghan Markle. La ragazza nasce e cresce a Los Angeles. È americana e come tale ha una visione molto più hollywoodiana della vita. Ha una carriera come attrice a cui rinuncia per il fidanzamento con Harry. Si capisce che vuole subito far parlare di sé: la coppia rinuncia ai privilegi della famiglia reale vivendo negli Stati Uniti e lì fa nascere due figli: alla seconda figlia darà il nome “Diana”. Si comprende fin da subito che, essendo abituata ai riflettori, Meghan ha lasciato solo apparentemente le scene. Ogni occasione è buona per far parlare di sé: ad esempio, non parteciperà ai funerali del nonno del marito perché in gravidanza. Ha una personalità forte, narcisistica e decisamente assertiva: in un modo o nell’altro si finirà a parlare di lei.
Cosa accade quando due personalità così si incontrano? Da un punto di vista relazionale entrambi guadagnano dall’aiuto dell’altro: la grande visibilità creata dalle decisioni anticonvenzionali (non prendiamoci in giro) di Meghan riguardo la coppia, permettono ad Harry di avere per una volta i riflettori addosso, togliendo spazi a suo fratello e alla sua perfetta consorte Kate.
Tutto questo mi ricorda il film Macbeth (2015) Justin Kurzel, una delle mie versioni preferite di questa tragedia di Shakespeare. Lady Macbeth, così come la Markle, usa il marito e la sua posizione per avere sempre più controllo e potere. C’è una differenza però: rispetto a Lady Macbeth, Meghan Markle non agisce nell’ombra ma parla a nome di entrambi, essendo presente in prima persona.
In conclusione, è chiaro che la coppia vuole continuare a far parlare di sé ma in maniera estrosa, all’americana: comportamenti anticonvenzionali che esulano dall’etichetta che esige la Corona Inglese, ma che permette alla coppia di essere al centro dell’attenzione continuamente. Si potrebbe dire che si tratta in ogni caso di una coppia disfunzionale dal punto di vista dell’immagine, ma quando non viene fatta una domanda sul cambiamento di rotta, perché intromettersi?
(Francesco Marzano è psicologo, psicoterapeuta e psicodrammatista, si occupa di rapporti tra psicologia e cinema e dell’impatto sugli spettatori.)