Classe 1959, Toni Servillo è attualmente considerato come uno dei più grandi interpreti cinematografici italiani. Il suo talento e la sua passione nascono sin da quando l’attore campano era giovane e muoveva i suoi primi passi nel mondo del teatro; e proprio dai palcoscenici della sua regione Servillo si è fatto strada come grande talento, per poi approdare alle prime partecipazioni cinematografiche grazie al suo amico e collega Mario Martone.
Da lì il successo è stato in ascesa; con il sodale Paolo Sorrentino ha dato vita ai suoi ruoli migliori davanti la macchina da presa, vincendo moltissimi premi e diventando in pochi anni tra i più grandi attori del cinema italiano contemporaneo. Per celebrare il suo innato istrionismo e l’uscita nelle sale del film “La stranezza” in cui interpreta Luigi Pirandello, vi consigliamo i 10 migliori film con Toni Servillo, quei lungometraggi che ad oggi possono essere considerati dei modelli da seguire perché arricchiti dalla performance indelebile che regala Toni Servillo, un attore da applausi a scena aperta che sta rendendo il nostro cinema sempre più memorabile!
1. Il divo (2008)
Il podio di questa nostra classifica dedicata a Toni Servillo non poteva non iniziare con il suo ruolo più trasformista in assoluto. Per il regista premio Oscar Paolo Sorrentino, l’attore campano nel 2008 veste gli ingombranti e complessi panni di Giulio Andreotti, tra i più longevi politici italiani e figura chiave ed enigmatica della storia della Democrazia Cristiana. Il film di Paolo Sorrentino racconta l’enigma Andreotti tracciandone un ritratto tra pubblico e privato che restituisce allo spettatore l’immagine di una delle personalità più perspicaci, intelligenti, furbe ed emblematiche nella storia repubblicana d’Italia.
Ovviamente, Toni Servillo nei panni del politico della DC si cala perfettamente nella parte. Non solo coadiuvato da un trucco prostetico vistoso ed efficace, l’attore feticcio di Sorrentino cessa allegoricamente di esistere per come lo conosciamo, lasciando piede ad un ritratto di Giulio Andreotti forse a tratti parodistico, ma assolutamente umano, affascinante ed irresistibile.
2. L’uomo in più (2001)
Se Toni Servillo aveva debuttato sul grande schermo con il suo grande amico di teatro Mario Martone (quest’ultimo lo ritroveremo più avanti in questa classifica), il primo grande ruolo cinematografico glielo regala l’esordio del regista napoletano Paolo Sorrentino. Con l’ottimo L’uomo in più, Sorrentino dà inizio alla sua gloriosa carriera dietro la macchina da presa e Servillo si impone già come uno degli interpreti più interessanti nel panorama contemporaneo.
In L’uomo in più, Toni Servillo veste i panni di Tony Pisapia, un cantante di musica leggera in lento declino; il suo destino si intreccerà con quello di Antonio Pisapia, un suo omonimo giocatore di calcio; sullo sfondo, le glorie e le miserie della Napoli degli anni ’80. In questo ruolo strabordante, Toni Servillo mostra già tutta la sua duttilità recitativa, tra canzoni eseguite con la sua stessa voce e un monologo finale da antologia.
3. La grande bellezza (2013)
Ovviamente, sul podio di questa classifica tutta dedicata a Toni Servillo non poteva mancare il suo ruolo forse più iconico a livello internazionale. Alla sua quarta collaborazione con Paolo Sorrentino, l’attore campano presta il volto a Jep Gambardella, dolente e ironico protagonista de La grande bellezza. Questo film celeberrimo del 2013 venne presentato a Cannes con grande successo di pubblico e critica e ricevette l’Oscar come miglior film internazionale l’anno dopo.
Nelle vesti del mondano Jep Gambardella, Servillo incarna alla perfezione la doppia anima del film di Paolo Sorrentino: dalla bellezza immortale e senza tempo delle antichità artistiche della capitale a quella “cafona” e sfacciata dei trenini notturni sulla terrazza del protagonista, Jep è qui una srtoa di alter ego dello stesso regista napoletano che, arrivato a Roma, rimane folgorato dal suo fascino unico e indescrivibile. Qui Servillo dona charme e aplomb al suo pubblico, consegnandosi una volta per tutte nella storia del cinema italiano.
4. Le conseguenze dell’amore (2004)
Ancora una straordinaria collaborazione tra Servillo e il regista premio Oscar. Siamo nel 2004 e Paolo Sorrentino trionfa all’edizione dei David di Donatello di quell’anno con l’intenso e sorprendente Le conseguenze dell’amore. Il film racconta del misterioso Titta Di Girolamo, un uomo del Sud che da anni vive all’interno di una stanza d’albergo a Lugano, una città della Svizzera. La sua vita è scandita da abitudini precise e che non prevedono una frequente vita sociale, fino a quando però non incontra Sofia, la nuova barista dell’albergo. Il sentimento che proverà per lei risveglierà il passato oscuro di Titta.
Per questo straordinario e ambivalente ruolo, Toni Servillo si è definitivamente imposto nel panorama attoriale italiano vincendo anche il suo primo David di Donatello come attore protagonista. In un certo senso, Titta Di Girolamo è il ruolo che ha cambiato per sempre la carriera dell’attore campano.
5. Viva la libertà (2013)
Quando il mondo era impegnato a celebrare e incensare le lodi de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, nel 2013 usciva anche Viva la libertà, ottimo film diretto da Roberto Andò (autore che ritroveremo più avanti in questa classifica) e ispirato al libro “Il trono vuoto” pubblicato dallo stesso cineasta. Nel film come nel romanzo, si racconta di Enrico Olivieri, dirigente del principale partito di centrosinistra italiano in rapida discesa; preso dal panico nel vedere tutta la sua vita pubblica sgretolarsi, fugge senza farsi trovare e parte per Parigi. Quando i suoi colleghi di partito vengono a sapere della sua scomparsa improvvisa, mostrano smarrimento, fino a quando arriva l’idea geniale: sostituire Olivieri con Giovanni Ernani, il fratello gemello.
In un doppio ruolo, Toni Servillo ci regala una delle performance più complete della sua carriera: passare con grande talento e nonchalance professionale dalla rigidità di Enrico Olivieri alla lucida follia di Giovanni Ernani è un colpo da maestri per pochi. Film imperdibile e molto attuale.
6. Qui rido io (2021)
Nel 2021 Mario Martone dirige Toni Servillo in una delle sue interpretazioni più riuscite degli ultimi anni. Nell’acclamato Qui Rido Io, l’attore veste gli ingombranti panni di Eduardo Scarpetta, padre dei fratelli De Filippo e decano assoluto del teatro comico napoletano. Martone dipinge un affresco dettagliato e commovente a Scarpetta, ai suoi successi sul palcoscenico e alla sua travagliata vita famigliare. Una vita apparentemente perfetta che inizia sgretolarsi quando il grande Gabriele D’Annunzio cita in tribunale il commediografo per aver fatto la parodia del suo La figlia di Iorio.
Presentato con grandissimo successo alla 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, Qui Rido Io è uno dei migliori titoli della pur lunga carriera dietro la macchina da presa di Mario Martone ed una delle interpretazioni più soprendenti e vivaci di Servillo.
7. Loro (2018)
Per Paolo Sorrentino l’attore campano ha vestito tantissimi ruoli, non ultimo quello di Silvio Berlusconi. Nel discusso e fin troppo vituperato Loro, il regista premio Oscar sorprende tutti e realizza un ritratto del Cavaliere della politica italiana in uno dei suoi momenti più fragili, quello del 2006 dove “esiliato” nella sua villa in Sardegna progetta di tornare al governo comprandosi i voti necessari per ottenere i numeri in Parlamento. Nel frattempo, la moglie Veronica Lario gli chiede il divorzio e a L’Aquila ha luogo uno dei terremoti più devastanti nella storia del Paese.
Nel ruolo di Silvio Berlusconi, Toni Servillo si supera ancora una volta, dando nuova vita ad uno dei più amati, odiati, vituperati e parodiati politici nella storia del nostro Paese in una veste inedita e tutta nuova, che soltanto una coppia artistica come quella formata da Sorrentino e Servillo poteva regalare al cinema italiano.
8. La ragazza del lago (2007)
Forse molti non ricordano questo film, eppure nel 2007 l’ottimo La ragazza del lago di Andrea Molaioli sbancò ai David di Donatello con ben dieci statuette. Ispirato al romanzo della scrittrice norvegese Karin Fossum e dal titolo “Lo sguardo di uno sconosciuto”, mette in scena un caso investigativo di omicidio in un villaggio montano nel Friuli Venezia Giulia. Ad indagare sul cadavere di una ragazza del paese ritrovato sulle sponde del Lago di Fusine, ci pensa l’ispettore Giovanni Sanzio; i risultati della sua indagine però, avranno delle conseguenze scioccanti.
Il pregio del film di Molaioli è quello di aver adattato un thriller letterario tipicamente scandinavo ed avergli donato un’atmosfera e dei personaggi nostrani assolutamente credibili e realistici. Il Giovanni Sanzio interpretato da un sempre eccellente e misurato Toni Servillo gli vale il secondo David come attore protagonista.
9. 5 è il numero perfetto (2019)
Anche Servillo ha partecipato ad un cinefumetto. Per quanto questa frase possa suonare curiosa, nasconde un fondo di verità. Nel 2019 il fumettista Igort diventa regista cinematografico ed adatta la sua stessa serie di graphic novel nostrane scegliendo come suo protagonista l’inedito Toni Servillo. Destreggiandosi con un personaggio fuori dagli schemi ed assolutamente differente da quello che l’interprete italiano aveva affrontato in precedenza, in 5 è il numero perfetto veste i panni di Peppino Lo Cicero, un ex-camorrista in pensione che però si vede costretto a tornare all’azione quando un agguato uccide suo figlio Nino.
Con un naso prostetico evidente e una grande maestria nel saper usare pistole e fucili davanti la macchina da presa, Toni Servillo sorprende tutti, anche i suoi più appassionati seguaci ed estimatori, e regala agli spettatori uno dei suoi ruoli più singolari e memorabili, ulteriore segno della sua straordinaria duttilità sul grande schermo.
10. La stranezza (2022)
Chiudiamo questa classifica con La stranezza, film diretto da Roberto Andò e nelle sale italiane a partire da giovedì 27 ottobre con Medusa Film. Presentato in anteprima alla 17° Festa del Cinema di Roma con ottimo riscontro di pubblico e critica, La stranezza racconta di un inedito Luigi Pirandello (Toni Servillo) che, quando fa la conoscenza di una coppia di becchini con la passione per il teatro, si unisce al loro progetto ed inizia a covare l’idea per uno dei più grandi capolavori dell’autore siciliano: Sei personaggi in cerca d’autore.
Anche in questo caso, Toni Servillo stupisce e convince nei panni di uno dei più grandi autori della storia della letteratura italiana, confermando una volta per tutte il talento smisurato di uno degli interpreti più dotati, versatili e camaleontici della storia del nostro cinema, presente e passato.