La recente approvazione di una legge sui “crimini d’odio” in Scozia ha scatenato un acceso dibattito nel Regno Unito. E tra le fila dei suoi più fervidi critici non poteva non esserci J.K Rowling, che su sul suo profilo X ha lanciato il guanto di sfida, affermando che la nuova legislazione scozzese potrebbe intaccare i diritti delle donne e incitando – provocatoriamente – la polizia ad arrestarla per le sue posizioni e per aver misgenderizzato le donne trans.
La Hate Crime and Public Order Act, promulgata dal governo di Edimburgo nel 2021 ma entrata in vigore solo questo 1° aprile, ha lo scopo di consolidare le leggi esistenti sui crimini d’odio, dando vita anche un nuovo reato di “comportamento minaccioso o offensivo con lo scopo di fomentare l’odio” sulla base dell’età, della disabilità, della religione, dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Queste disposizioni si aggiungono ai reati di lunga data relativi all’istigazione all’odio razziale, in vigore in tutto il Regno Unito dal 1986. Una legge che, secondo i suoi oppositori, metterebbe seriamente a rischio la libertà di parola.
No. pic.twitter.com/YhoHfKdeat
— J.K. Rowling (@jk_rowling) October 17, 2023
L’autrice di Harry Potter, nota per le sue posizioni critiche nei confronti delle politiche di riconoscimento del genere, in un lungo post su X ha ribadito la sua convinzione secondo la quale, i noti personaggi transgender da lei precedentemente citati (tra cui India Willoughby, che l’aveva denunciata per transfobia), non sono donne ma uomini, per poi affermare:
“Con l’approvazione dell’atto scozzese contro i crimini d’odio, i legislatori scozzesi sembrano aver attribuito un valore più elevato ai sentimenti degli uomini che interpretano la propria idea di femminilità, anche se in modo misogino o opportunista, rispetto ai diritti e alle libertà delle vere donne e ragazze. La nuova legislazione è completamente aperta agli abusi da parte di attivisti che desiderano silenziare coloro di noi che parlano dei pericoli dell’eliminazione degli spazi separati per donne e ragazze, del ridicolo fatto dei dati sui crimini se le aggressioni violente e sessuali commesse dagli uomini vengono registrate come crimini femminili, dell’ingiustizia mostruosa nel permettere ai maschi di competere nello sport femminile, dell’ingiustizia nel vedere lavori, onorificenze e opportunità delle donne essere prese da uomini che si identificano come trans e della realtà e immutabilità del sesso biologico.”
La Rowling ha poi continuato: “Al momento sono fuori dal paese, ma se quello che ho scritto qui si qualifica come un reato secondo i termini della nuova legge, non vedo l’ora di essere arrestata quando tornerò nel luogo di nascita dell’Illuminismo scozzese“. Sotto il post, ha aggiunto l’hashtag “#ArrestMe”.
A sostegno delle idee della celebre scrittrice si è schierato anche il Primo ministro britannico Rishi Sunak, il quale rilasciato una dichiarazione al Daily Telegraph: “Le persone non dovrebbero essere criminalizzate per aver affermato semplici fatti sulla biologia. Crediamo nella libertà di parola in questo paese e i conservatori la proteggeranno sempre“.