Jacob Elordi è riuscito, in pochissimo tempo, a passare da attore sconosciuto a star assoluta del teen cult Euphoria prodotta dalla HBO. Non tutti sanno, però, che stava per perdere il ruolo di Nate Jacobs a causa di un provino disastroso. Appena entrato, infatti, ha iniziato a confondere completamente le sue battute rischiando di rovinare completamente le sorti di un’occasione importante. Fortunatamente per lui, però, il regista Sam Levinson deve aver compreso la situazione o aver intuito del potenziale in Elordi. Per questo motivo gli ha dato la possibilità di ricominciare e leggere con lui la parte due volte.
Una distrazione che, come ha spiegato l’attore in un’intervista a GQ Uk è stata causata dalle condizioni non ottimali della sua quotidianità. In quel periodo, infatti, viveva nella sua macchina in un parcheggio di Mulholland Drive e sul suo conto aveva solamente 400 o, al massimo, 800 dollari.
Il provino per Euphoria, dunque, era l’ultima occasione prima di prendere la decisione inevitabile di tornare a casa per rimettersi in sesto. Oltre a questo momento che, evidentemente, ha cambiato le sorti della carriera e della sua vita, Elordi ha ricordato anche un’altra opportunità che, questa volta, ha rifiutato in modo del tutto consapevole e coraggioso.
Si tratta dell’audizione per vestire i panni di Superman. In quell’occasione Jacob Elordi ha immediatamente rinunciato alla possibilità considerando il personaggio troppo dark per lui e, quindi, poco nelle corde della sua personalità. Per finire, poi, Jacob ha ricordato anche gli inizi nella recitazione in Australia. La sua passione per il teatro, infatti, gli ha procurato non pochi guai con i compagni di scuola.
“Fin da quando ho partecipato ad una recita scolastica a scuola hanno cominciato a dire che ero poco mascolino. Per fortuna avevo così tanta autostima da fare entrambe le cose: me la cavavo bene negli sport e discretamente anche a teatro. Ad un certo però mi sentivo quasi superiore a tutto questo, mi sembrava di essere diventato più vecchio o più saggio, ma non mi sono più preoccupato di quello che pensavano i miei compagni. Intanto preparavo spettacoli teatrali con le ragazze e trascorrevo i weekend con le studentesse più belle della scuola accanto, leggendo versi romanticissimi”